Castel Belfort
Le rovine di Castel Belfort sovrastate dalla possente torre, una visione di fascino.
![Castel Belfort #1 Castel Belfort #1](/assets-database/32000-32999/32300-32399/983370/image-thumb__983370__contentgallery/val-di-non---castel-belfort_32315.jpg)
![Castel Belfort #2 Castel Belfort #2](/2019/cultura-apt/2020930/image-thumb__2020930__contentgallery/castel-belfort_ph.-storytravelers.jpg)
![Castel Belfort #3 Castel Belfort #3](/assets-database/32000-32999/32300-32399/983368/image-thumb__983368__contentgallery/val-di-non---castel-belfort_32313.jpg)
Castel Belfort, anche se in parte diroccato, è ancora imponente e chiaramente visibile. Presenta l'antica torre merlata, circondata dalle vaste mura perimetrali di forma rettangolare. Mentre piani e soffitti sono purtroppo ormai da tempo crollati. Il castello risale al 1311, quando Enrico conte di Tirolo concesse l'autorizzazione ad erigere una torre con edifici adiacenti a Tissone, figlio di Geremia I ed eredi, con concessione in feudo perpetuo.
Una caratteristica che contraddistingue Castel Belfort, e che ne ha influenzato la storia, è il fatto che esso sorga vicino a Spormaggiore, nella giurisdizione del preesistente castello di Sporo-Rovina, come rocca per il distretto di Andalo e Molveno. Questo spiega perchè nel corso dei secoli abbia subito tanti cambi di proprietà, dovuti ad accordi e scambi politici.
L'edificio non ha caratteristiche medievali, assomiglia più ad una fortezza moderna: un’anomalia dovuta alla ricostruzione effettuata dai Conti Saracini dopo l'incendio che nel 1670 devastò il castello originale. L’occupazione napoleonica e i successivi passaggi di proprietà contribuirono al suo declino.
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