ITINERARI CULTURALI TRA I COLORI DELL’AUTUNNO

Passeggiando nel centro di Trento sosta obbligata nella iconica piazza Duomo, ideale partenza per la scoperta della città dal Buonconsiglio al Muse. A Rovereto per il Festival di danza Oriente Occidente e le nuove mostre temporanee al Mart

ITINERARI CULTURALI TRA I COLORI DELL’AUTUNNO  #1
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ITINERARI CULTURALI TRA I COLORI DELL’AUTUNNO  #2
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ITINERARI CULTURALI TRA I COLORI DELL’AUTUNNO  #3
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ITINERARI CULTURALI TRA I COLORI DELL’AUTUNNO  #4
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ITINERARI CULTURALI TRA I COLORI DELL’AUTUNNO  #5
ITINERARI CULTURALI TRA I COLORI DELL’AUTUNNO #5

Vicine eppure diverse

Trento e Rovereto sono mete ideali per un weekend di autunno. Da luoghi iconici come la Piazza Duomo a Trento o la grande cupola del Mart a Rovereto, si può partire per il proprio itinerario di visita. Per toccare gli angoli più caratteristici di queste città ricche di storia, cultura, tesori artistici, per seguire gli appuntamenti dei vari festival proposti in questo periodo dell’anno, o ricercare angoli di natura a pochi minuti da case affrescate rinascimentali, palazzi barocchi o dalle chiese testimoni del Concilio Tridentino. Interessi da incrociare sempre con la giusta curiosità per poi abbandonarsi ad un'esperienza autenticamente "local" tra locali tipici, wine bar, botteghe storiche e gastronomie.

L'APT di Trento ha ideato anche 15 Trekking Urbani tematici, itinerari a piedi nel centro storico o tra la città e i sobborghi, alla scoperta di luoghi legati alla storia e alla cultura: l'epoca romana, il Concilio tridentino, la città rinascimentale, la Grande Guerra.

La città medioevale-rinascimentale ruota attorno alla centrale Piazza Duomo. Qui l’effetto scenografico è sorprendente: case affrescate di epoca rinascimentale, case torre e una successione di palazzi dal delicato cromatismo, il Palazzo pretorio, con la svettante Torre civica. Nel mezzo la fontana barocca del Nettuno e alle spalle la cattedrale dedicata a San Vigilio, esempio magistrale di stile romanico – lombardo. Bastano pochi minuti a piedi lungo uno dei quattro assi cardinali per andare incontro a ulteriori scoperte: via Belenzani e Palazzo Geremia a nord, le mura medioevali a sud, il quartiere delle Albere con il Muse a ovest, il monumentale Castello del Buonconsiglio che insieme alla Piazza Duomo è il simbolo della città a est.

Al Castello del Buonconsiglio a Trento, nelle belle sale trasformate in spazio espositivo, fino al 3 novembre una mostra racconta la storia dei tessuti sacri tra Quattro e Cinquecento in Italia e nell’Europa del Nord: “Fili d'oro e dipinti di seta. Velluti e ricami tra Gotico e Rinascimento”. In mostra piviali in luminoso velluto, pianete scintillanti di oro e d’argento, rare dalmatiche con ricami in fili di seta variopinta, oltre ad alcuni importanti dipinti sacri di Altobello Melone, Michele Giambono, Francesco Torbido, Rocco Marconi, e i due magnifici dipinti del misterioso Maestro di Hoogstraeten, per raccontare l’affascinante storia di preziosi manufatti tessili eseguiti tra la seconda metà del XV secolo e primi decenni del XVI secolo.

Il cuore della vita cittadina gravita sul "giro al sas", un antico quartiere abbattuto negli anni '30 per fare posto alla Piazza Cesare Battisti, sotto la cui pavimentazione si può visitare la città più antica, la romana "Tridentum". Il quadrilatero di vie che lo circondava sono oggi il luogo tradizionale del passeggio dei trentini e dello shopping nel segno del tipico lifestyle italiano. Piazze e vicoli del centro si animano nel tardo pomeriggio per i riti che annunciano la serata. Momenti da accompagnare con un calice di TrentoDoc, un bicchiere di vino o una birra artigianale. Chi cerca qualcosa di più originale può invece salire in funivia a Sardagna (al ponte San Lorenzo, a pochi minuti dal centro storico) per ammirare lo spettacolo del tramonto sulla città e le montagne attorno.

Dal 10 al 13 ottobre Trento sarà di nuovo capitale sportiva internazionale grazie al Festival dello Sport organizzato da La Gazzetta dello Sport e da Trentino Marketing. Il tema della seconda edizione è “Il Fenomeno, i Fenomeni”. Tantissimi gli eventi in programma - tutti gratuiti – con protagonisti i “fenomeni” dello sport: atleti e atlete, olimpici e paralimpici, allenatori, coach, esperti che animeranno gli incontri, e i dibattiti.

Nel cuore di Rovereto, percorrendo Corso Bettini, la prospettiva oggi non è poi così diversa da quella che osservò il giovane Wolfgang Amadeus Mozart (e un decennio dopo Johann Wolfgang Goethe) giungendo dalla "Via Imperiale". Oggi come allora impreziosita dalla successione di palazzi settecenteschi: Casa Piomarta, Casa Alberti, Palazzo dell'Annona e lo storico Teatro Zandonai, il più antico del Trentino. Tra questi edifici, si apre la cupola in acciaio e cristallo del Mart, il Museo di arte moderna di Rovereto e Trento, disegnato da Mario Botta. Simile ad un'astronave sospesa sopra i palazzi barocchi, sintetizza l'immagine attuale della città, agganciata alla sua storia e ad una lunga tradizione di cultura, ma più che mai proiettata in una realtà fatta di innovazione, ricerca avanzata, nei due hub del Polo Meccatronica e della Green Innovation Factory, incubatori di decine di startup. Dal 12 ottobre 2019 e fino al 2 febbraio 2020 il Mart, grazie alla collaborazione con il Guggenheim Museum Bilbao, porta in Italia le opere di Richard Artschwager. Comprensione dello spazio, degli oggetti quotidiani e della percezione: sono queste le basi della poetica dell’artista americano, considerato uno dei più interessanti esponenti del minimalismo.

Dal Mart in pochi minuti a piedi si raggiunge il centro storico cittadino. Da Piazza Rosmini a Piazza Battisti, fino a Piazza del Podestà, si cammina tra vicoli e stretti campielli dove si affacciano numerose le botteghe storiche. Alzando lo sguardo si riconoscono le commistioni architettoniche e le influenze veneziane sulle facciate di chiese e palazzi, eredità del potere della Serenissima sulla città. Simbolo di questo periodo è il castello che domina l'accesso alla Vallarsa oggi sede del Museo italiano della Grande Guerra.

In direzione del castello si incontra la chiesa barocca di San Marco - dove un giovanissimo Mozart nel 1769 tenne il suo primo concerto pubblico in Italia - e la Casa d'Arte Futurista Depero, unico museo al mondo fondato da un artista futurista. Sono solo alcune delle 15 tappe del tour cittadino tra arte, storia cultura e alcune soste golose. Come il Museo del Caffè, un'esposizione unica di circa 300 strumenti utilizzati per la produzione e la lavorazione www.visitrovereto.it.

Dal 29 agosto al’8 settembre Rovereto ospita la 39° edizione di Oriente Occidente Dance Festival dedicata alla Cina e ai suoi scambi sulla Via della Seta, all’Europa dell’Est e al rapporto tra creatività e libertà. Un programma completato da un'ampia proposta di conferenze e incontri nella sezione Linguaggi, su temi tra i più discussi della contemporaneità, come i cambiamenti climatici e i flussi migratori, mentre negli spazi cittadini, en plen air, la danza incontrerà l’acrobazia, il nuovo circo e il parkour.

Dal 14 al 22 settembre invece è in programma la Settimana mozartiana, cinque giorni di festa per chi ama la musica classica internazionale.

Trento e Rovereto: tutta la cultura (e molto altro) con una card

Per vivere e scoprire l'offerta culturale di Trento, Rovereto e dintorni c'è la Museum Pass. La card si acquista al prezzo di 22 euro in tutti i musei, presso le Aziende per il Turismo delle due città, oppure online su www.museumpass.it. Oltre all’accesso prioritario nei musei, nei castelli e nei siti archeologici, consente di utilizzare gratuitamente per 48 ore autobus urbani ed extraurbani e treni regionali sulle tratte provinciali.

Mostre e collezioni nei castelli del Trentino

Entrare nei saloni arredati da mobili antichi, armature e pregiate stufe di maiolica, un tempo dimora dei potenti Principi Vescovi trentini; passeggiare nelle logge e nei cortili dove venivano accolti i delegati del Sacro Romano Impero e del papato; sedersi sul prato della lizza, teatro di tornei e disfide fra cavalieri, esplorare torri di guardia, segrete e cunicoli. Oltre i massicci portoni di un castello, in Trentino, che ne conta più di 200, ci attendono mille avventure tra storia e leggenda. Quelli più monumentali, impreziositi da collezioni e opere d’arte, sono oggi accessibili al pubblico.

Ed anche nei mesi dell’autunno, nelle atmosfere e nelle esplosioni dei colori mentre anche diversi borghi castellani celebrano le feste del raccolto e della vendemmia, i principali e più scenografici castelli del Trentino offrono nuovi motivi per essere visitati, grazie ad una serie di mostre temporanee di grande valore artistico.

Fino al 3 novembre a Castel Caldes si possono ammirare i capolavori della Collezione Cavallini Sgarbi: una settantina di opere tra dipinti e sculture che vanno dal Quattrocento a metà Ottocento con capolavori di Guercino, Lotto, Artemisia Gentileschi, Cagnacci. La mostra, organizzata in collaborazione con l’Apt Val di Sole, il Comune di Caldes e Il Servizio Attività culturali della Pat, racconta la storia della vera e propria impresa culturale della famiglia ferrarese Cavallini Sgarbi che ha dedicato all’arte tutta una vita. A Castel Thun, fino al 27 ottobre, è ospitata la mostra A la mode française. Stile, modelli e modiste per le contesse Thun curata da Emanuela Rollandini. É dedicata alle riviste di moda illustrate del XIX secolo provenienti dalla Biblioteca Thun. Strumenti di grande successo per la diffusione e divulgazione del gusto, offrivano un dettagliato e articolato panorama dell’eleganza femminile, che guardava a Parigi come centro dell’haute couture. Fra le loro pagine è rimasta fino ad ora celata una ricca collezione di figurini acquerellati, affascinante documentazione che ripercorre l’evolvere dello stile. Fino al 29 settembre Castel Stenico, nelle Giudicarie, ospita una mostra sulle carte marmorizzate: “Colori fluttuanti. La carta marmorizzata tra Oriente e Occidente” a cura di Lorenzo Pontalti.