Passo Sella
Tra il gruppo del Sella e il Sassolungo, dove le Dolomiti ti accompagnano passo dopo passo
- Sellaronda Skitour
- Ferrata delle Mesules
- Giro del Sassolungo
Passo Sella è uno di quei luoghi di montagna che conosci anche prima di esserci stato. Se ami camminare, pedalare, sciare o semplicemente guidare lungo una strada di alta quota, Passo Sella prima o poi entra nei tuoi pensieri.
Il valico collega Selva di Val Gardena a Canazei in Val di Fassa, a oltre duemila metri, tra le pareti del gruppo del Sella e le forme verticali del Sassolungo.
Panoramica
Passo Sella si trova a circa 2.240 metri di quota, sul confine tra le province di Trento e Bolzano. La strada statale 242 risale da Selva di Val Gardena e da Canazei con una sequenza di tornanti che negli anni ha segnato le imprese di ciclisti, motociclisti e viaggiatori di montagna. Il passo è uno dei quattro valichi del giro del Sella, insieme a Pordoi, Campolongo e Gardena.
La presenza dei primi insediamenti in zona risale alla preistoria, poi la costruzione della strada a fine Ottocento e dei primi rifugi ha trasformato il valico in luogo di incontro per viandanti e alpinisti. Oggi Passo Sella mantiene una doppia identità: porta d’accesso a itinerari alpinistici e escursionistici e terrazza affacciata su cime come le Torri del Sella, il Sassolungo, il Sassopiatto e, in lontananza, la Marmolada.
In inverno la neve ridisegna tutto: il passo diventa nodo del grande comprensorio sciistico collegato al Sellaronda. In estate i prati, i massi della Città dei Sassi, i sentieri e le vie ferrate richiamano chi cerca una montagna vissuta camminando. Il traffico veicolare, soprattutto in alta stagione, è un tema delicato: negli ultimi anni si sono sperimentate forme di regolazione degli accessi, proprio per invitare chi arriva a considerare il passo non come sfondo per una foto veloce, ma come luogo da vivere con tempo e attenzione.
Cosa vedere
Città dei Sassi
Ai piedi del Sassolungo, sul versante di Passo Sella verso la Val Gardena, si estende la Città dei Sassi, un’area disseminata di grandi massi staccatisi in passato dalla montagna. Ne nasce una sorta di labirinto di rocce e piccoli boschi, dove trovi angoli silenziosi e spazi aperti. È una zona molto frequentata da chi pratica arrampicata boulder e da famiglie che cercano una passeggiata non lunga ma ricca di spunti.
Un sentiero ben segnalato attraversa la Città dei Sassi collegando il passo ad alcuni rifugi della zona, tra cui il Rifugio Emilio Comici. Lungo il percorso puoi osservare da vicino le forme delle rocce dolomitiche, i licheni, i pini cembri che crescono tra i blocchi. È un luogo che invita a muoverti con calma, a scegliere una pietra su cui sederti e a guardare il Sassolungo da angolazioni diverse, quasi fosse ogni volta una montagna nuova.
Forcella del Sassolungo e Rifugio Toni Demetz
La Forcella del Sassolungo è la stretta insellatura che separa il Sassolungo dal Sassopiatto. Dal versante di Passo Sella puoi raggiungerla con un impianto storico, spesso chiamato bidonvia, che porta al Rifugio Toni Demetz, costruito negli anni Cinquanta. Qui ti trovi in mezzo alle pareti, circondato dalle torri rocciose, in un ambiente di alta quota che ti fa sentire davvero dentro la montagna.
Dalla forcella partono alcune vie ferrate e itinerari alpinistici tra i più noti della zona, come la via normale al Sassolungo e la ferrata Oskar Schuster verso il Sassopiatto. Anche se non affronti percorsi impegnativi, salire al rifugio permette di cogliere la differenza tra la dimensione stradale del passo e quella più raccolta di un valico sospeso tra due valli, dove la roccia, il vento e i suoni sono diversi.
Gruppo del Sella e Ferrata delle Mèsules
Sul lato opposto rispetto al Sassolungo si alza il gruppo del Sella, un altopiano roccioso che dall’esterno appare come una grande fortezza. Le sue pareti ospitano numerose vie di arrampicata e alcune ferrate storiche. Tra queste, la Ferrata delle Mèsules, accessibile a partire dall’area del passo: un itinerario lungo e impegnativo, consigliato solo a chi ha buona esperienza.
Salendo lungo questo itinerario o anche soltanto avvicinandoti all’attacco, puoi leggere sulla roccia la storia dell’alpinismo in Dolomiti: chiodi, vecchie soste, nomi incisi. Dalla sommità del Sella lo sguardo corre verso altre valli e altri passi. È in questi punti che comprendi come Passo Sella non sia solo una strada, ma un punto su una rete più ampia di percorsi che collegano vallate, rifugi e cime.
Rifugi, malghe e terrazze panoramiche
Attorno al valico trovi diversi rifugi storici e strutture ricettive. Il Rifugio Passo Sella – Carlo Valentini, risalente a fine Ottocento, sorge poco sotto il valico e rappresenta una delle presenze più antiche. Altri rifugi come Salei, Friedrich August, Sandro Pertini, così come malghe e baite lungo i sentieri, scandiscono il percorso con punti di sosta.
Da questi luoghi puoi osservare il mutare della luce sulle pareti, seguire l’ombra del Sassolungo che si sposta sui prati, riconoscere la linea della Marmolada in lontananza. Fermarti in rifugio non è solo una pausa pratica: è un modo per restare un po’ di più e dare al paesaggio il tempo di cambiare davanti a te.
Attività da fare
Passo Sella offre attività diverse durante l’anno, adatte a chi cerca sport, ma anche a chi preferisce ritmi lenti.
In estate puoi dedicarti a escursioni di varie difficoltà. Ci sono itinerari brevi, adatti anche a famiglie, come il giro nella Città dei Sassi o i percorsi che collegano il passo ai rifugi Salei, Valentini e Friedrich August. Per chi ha più allenamento, il giro del Sassolungo e del Sassopiatto rappresenta una delle esperienze più note: un anello che circonda l’intero massiccio offrendo scorci sempre diversi sulle pareti e sui pendii erbosi.
Gli appassionati di vie ferrate trovano percorsi di ogni livello, dalla ferrata Col Rodella, più adatta a chi è alle prime esperienze, fino alle linee più lunghe e impegnative come la Mesules e gli itinerari che dalla Forcella del Sassolungo salgono verso le vette. In questi casi è importante valutare con attenzione la propria preparazione, l’attrezzatura e le condizioni meteo, oppure affidarsi a una guida alpina.
Per chi pedala, Passo Sella è legato sia al Giro d’Italia sia al Sellaronda Bike Day, la giornata in cui i quattro passi attorno al gruppo del Sella vengono chiusi al traffico motorizzato. In quell’occasione la strada appartiene solo a chi è in bici, creando un clima di condivisione tra cicliste e ciclisti di età e livelli diversi. Oltre alle bici da strada, i sentieri attorno al Sella permettono di percorrere il Sellaronda MTB Tour, combinando impianti di risalita e tratti in sella.
In inverno, il passo diventa parte di una grande area sciistica collegata. Da qui puoi entrare nel Sellaronda con gli sci ai piedi, spostandoti tra Col Rodella, Belvedere e gli altri versanti. Le piste offrono tracciati per diversi livelli di esperienza, e molte strutture ricettive si trovano direttamente a bordo pista. Esistono anche itinerari per ciaspole e percorsi a piedi per chi desidera vivere il paesaggio innevato senza sciare.
Anche chi ama la moto trova nel Passo Sella un luogo di riferimento. Le curve, la pendenza moderata e il collegamento con altri passi dolomitici creano itinerari circolari di una giornata. Qui però diventa ancora più importante scegliere orari meno affollati e una guida attenta, per rispettare sia la strada sia chi la percorre in modo diverso.
Come arrivare
Raggiungere Passo Sella è possibile con diversi mezzi, con tempi e modalità che cambiano in base alla stagione.
In auto si sale sia dal versante della Val di Fassa sia da quello della Val Gardena. Da Canazei segui la strada statale 242 per circa 12 chilometri, con un tempo di percorrenza di circa un quarto d’ora in condizioni di traffico regolare. Da Selva di Val Gardena, sempre lungo la 242, la salita è simile per lunghezza e pendenza. Dall’A22 puoi uscire a Ora/Egna o Bolzano Nord per il versante fassano, oppure a Chiusa o Bolzano Nord per la Val Gardena, seguendo poi le indicazioni di valle. In inverno è fondamentale verificare lo stato della strada, l’eventuale obbligo di catene o pneumatici invernali e possibili chiusure temporanee.
Se preferisci muoverti con i mezzi pubblici, in particolare nei mesi estivi, puoi contare su collegamenti autobus che uniscono i paesi di fondovalle al passo. Dalla Val Gardena partono linee che salgono fino a Plan de Gralba e proseguono verso il valico, con frequenza maggiore nelle ore di punta. Informazioni aggiornate su orari e coincidenze sono disponibili presso gli uffici turistici locali e sui siti delle compagnie di trasporto.
Chi ama camminare può considerare il passo come meta di un’escursione. Da Selva, Plan de Gralba o da alcune località della Val di Fassa partono sentieri che portano al valico con salite di durata variabile. In molti casi puoi combinare funivie e cabinovie, come Ciampinoi, Piz Seteur o gli impianti verso la Città dei Sassi, riducendo il dislivello a piedi e costruendo percorsi ad anello.
Anche la bicicletta è un mezzo sempre più usato per arrivare al passo. In Val Gardena e Val di Fassa trovi punti di noleggio di bici tradizionali ed e-bike. Le salite richiedono impegno, ma la possibilità di ricaricare le bici elettriche presso vari rifugi ti permette di pianificare pause regolari lungo il percorso.
Altre informazioni pratiche
Il clima di Passo Sella è quello di un ambiente di alta quota: le temperature possono essere fresche anche in piena estate, soprattutto al mattino e alla sera, e cambiare rapidamente durante la giornata. È utile avere sempre con te strati di abbigliamento sovrapponibili, una giacca impermeabile e protezione per sole e vento.
La zona offre servizi turistici diffusi: strutture ricettive di varie categorie, ristoranti, bar, scuole di sci in inverno, noleggi di attrezzatura per sport estivi e invernali. In estate alcuni rifugi sono raggiungibili solo a piedi o con impianti, quindi conviene informarsi sugli orari di apertura e chiusura delle strutture e degli impianti di risalita, che possono variare in base alla stagione e alle condizioni meteo.
Per quanto riguarda l’accessibilità, la strada del passo ha carreggiata asfaltata e pendenza moderata, ma con tornanti frequenti. Nei mesi di maggior afflusso si possono creare rallentamenti, soprattutto nelle ore centrali della giornata. Alcuni rifugi vicini alla strada dispongono di parcheggi e accessi relativamente agevoli, mentre i percorsi su sentiero richiedono calzature adeguate e una buona stabilità.
Negli ultimi anni si è discusso spesso di come gestire l’elevato numero di visitatori, con iniziative come giornate a traffico limitato o inviti a privilegiare mezzi collettivi. Scegliere di usare l’autobus, la bicicletta o di muoverti a piedi è un modo concreto per alleggerire il carico sulla strada e vivere il passo con un ritmo più vicino ai luoghi che attraversi.