Percorsi culturali nell’autunno trentino: tra mostre, castelli e memoria

Mostre fotografiche d’autore, anniversari storici, installazioni immersive, arte contemporanea e borghi intrisi di storia: l’autunno in Trentino si accende di cultura. Dai ghiacciai immortalati da Sebastião Salgado alle celebrazioni dei 100 anni della Campana dei Caduti, fino alle esposizioni nei castelli e nei musei, il territorio offre un ricchissimo itinerario culturale diffuso tra città, valli e montagne. Un invito a scoprire la bellezza attraverso la lente dell’arte, della memoria e della natura.

Percorsi culturali nell’autunno trentino: tra mostre, castelli e memoria #1
Percorsi culturali nell’autunno trentino: tra mostre, castelli e memoria #1
Percorsi culturali nell’autunno trentino: tra mostre, castelli e memoria #2
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Percorsi culturali nell’autunno trentino: tra mostre, castelli e memoria #3
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Percorsi culturali nell’autunno trentino: tra mostre, castelli e memoria #4
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Percorsi culturali nell’autunno trentino: tra mostre, castelli e memoria #5
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Percorsi culturali nell’autunno trentino: tra mostre, castelli e memoria #6
Percorsi culturali nell’autunno trentino: tra mostre, castelli e memoria #6

L’autunno bussa alle porte in Trentino accompagnata non solo dai colori, ma anche dalla frescura dei ghiacciai. Sono loro i protagonisti grazie agli scatti di un grande maestro che purtroppo ci ha lasciato, Sebastião Salgado, le cui foto rimangono esposte per tutta l’estate al Mart di Rovereto (21settembre) e al MUSE di Trento (11 gennaio 2026). 60 scatti in grande e grandissimo formato, il cuore della mostra “Ghiacciai”, una mostra diffusa, un vero testamento spirituale e monito all’umanità affidato alle immagini del grande maestro. Per il Mart di Rovereto Salgado ha scelto oltre 50 fotografie in grande e grandissimo formato di ghiacciai di tutto il mondo, un viaggio in bianco e nero nei luoghi più freddi del pianeta, dalla Penisola Antartica al Canada, dalla Patagonia all’Himalaya, dalla Georgia del Sud alla Russia. Per il MUSE ha progettato una grande installazione site specific negli spazi del “Grande Vuoto” che l’architetto Renzo Piano ha immaginato come cuore pulsante del museo. Scattate tutte in Canada, nel Kluane Park, le fotografie esposte a Trento costituiscono un unico grande nucleo. www.mart.tn.it - www.muse.it
Anche gli scatti raccolti nel volume fotografico Trentino Unexpected diventano una grande mostra visitabile fino al 9 novembre. Nato dalla collaborazione tra Trentino Marketing e Gribaudo, alla cui chiamata ha risposto con entusiasmo il Mart di Rovereto, Trentino Unexpected è un grande progetto culturale. Tra i volumi più prestigiosi pubblicati da Gribaudo Editore, è oggi una mostra con fotografie in grande e grandissimo formato che descrivono il Trentino nelle sue numerose sfaccettature. Dai boschi ai castelli, dai ghiacciai ai vigneti, il Trentino contiene paesaggi e storie, natura e attività produttive, panorami e relazioni. Per raccontare questa complessità, sono stati invitati sei noti professionisti della fotografia, dall’arte al reportage, passando per il fotogiornalismo: Simone Bramante, Francesco Jodice, Gabriele Micalizzi, Roselena Ramistella, Massimo Sestini, Newsha Tavakolian. Il loro compito, restituire, con libertà e attraverso la propria cifra stilistica, il proprio punto di vista sul Trentino. Il percorso espositivo si snoda attraverso 86 fotografie, suddivise in 6 sezioni, una per autore. E per sottolineare l’originalità del lavoro di ciascuno, ogni sezione è diversa: si passa dai medi formati alle gigantografie, attraverso quadrerie, dittici, display tradizionali o più innovativi. Nel riconoscimento di punti di vista profondamente personali e diversi, si compone un racconto composito. Distante dagli stereotipi e dalle cartoline, Trentino Unexpected descrive i luoghi, dà voce alle persone, si sofferma sui cambiamenti sociali, sulle radici identitarie, sui valori della terra. All’ingresso della mostra, alcuni stendardi annunciano le key word del progetto: confini, verticalità, autenticità, cura e impronta. Completata da apparati testuali e grafici, la rassegna si chiude con 53 immagini e video-racconti di “backstage”, che restituiscono al pubblico parte del lavoro di ricerca realizzato in Trentino. La curatela, sia del volume che della mostra, è stata affidata al critico fotografico Denis Curti.  www.mart.tn.it

Rimanendo a Rovereto, ma spostandoci al monumentale castello che accoglie il Museo Storico Italiano della Guerra, qui si visita la mostra permanente "1943. La scelta", che racconta l’armistizio del 1943.

Il Centenario della Campana dei Caduti «Maria Dolens»
Affonda nelle vicende più tragiche del secolo breve anche la mostra che vuole celebrare i 100 anni della Campana dei Caduti, fusa con il bronzo dei cannoni che avevano sparato uno contro l’altro nel corso della Grande Guerra. Da un secolo la Campana dei Caduti Maria Dolens è un imponente simbolo di pace, che dall'alto del Colle di Miravalle veglia sulla città. E proprio qui è stata allestita la mostra "Il Mito della Campana. 100 anni di Maria Dolens", fIno al 1 novembre 2025. Curata dalla storica dell’arte Chiara Moser intende ripercorrere il “mito” della Campana. Non una celebrazione dell’oggetto in sé, ma una riflessione su quanto Maria Dolens abbia lasciato nell’immaginario collettivo, in che modo e in quali forme si sia impressa nella memoria della collettività, quanto la Campana abbia segnato il suo tempo e riesca ancor’oggi a lasciare la sua impronta. Opere provenienti da collezioni pubbliche e private, racconteranno quindi la genesi di Maria Dolens, partendo dal contesto in cui don Antonio Rossaro la immagina, fino alle sue rappresentazioni e interpretazioni. La mostra ripercorre questi cento anni anche attraverso le opere d’arte contemporanea e testimonianze della collezione della Fondazione Campana dei Caduti, insieme a oggetti e documenti di particolare rilevanza storica concessi dal Mitag, che contribuiscono a raccontare la storia della Campana e il suo impatto sulla comunità. In occasione del Centenario Rovereto ospita per tutto il 2025 diversi eventi celebrativi.
L'Apt Rovereto, Vallagarina e Monte Baldo organizza appositi trekking urbani della pace lungo il percorso dal Sacrario di Castel Dante alla Campana, attraversando i luoghi della memoria in dialogo con personaggi che hanno dedicato la propria vita alla pratica della pace.
Fino a domenica 26 ottobre al Mart il foyer dell’Archivio del ‘900 ospita una raccolta di opere e documenti iconografici che documentano le vicissitudini storiche del monumento della Campana, dalla sua fusione e inaugurazione a metà degli anni Venti fino alla sua ricollocazione sul colle di Miravalle, accompagnata dai progetti non compiuti di Luciano Baldessari e di Gian Leo Salvotti.
Anche Oriente Occidente partecipa al centenario della Campana dei Caduti di Rovereto durante il festival in programma dal 5 al 13 settembre, portando avanti il suo tratto identitario che si riassume nel payoff ”Incontro di culture”. Il Festival di Rovereto ha scelto una programmazione off, nelle strade e nelle piazze della città, che bene si inserisce all’interno del ciclo di iniziative che celebra i cento anni di Maria Dolens e che sottolinea l’impegno di Oriente Occidente verso i temi del dialogo attraverso il linguaggio universale della danza.
Il 12 settembre il calendario delle manifestazioni prevede il concerto della Banda Musicale della Guardia di Finanza in ricordo di Padre Eusebio Iori, promosso dalla Provincia Autonoma di Trento, nella cornice di piazzale padre Eusebio Iori alla Campana dei Caduti.
Il 19 settembre la Fondazione Campana dei Caduti organizza il seminario internazionale sui diritti umani in Europa, in collaborazione con il Consiglio d’Europa e l’Università di Trento, a sottolineare l’impegno culturale e accademico della Fondazione.
In autunno la Fondazione Museo Civico proporrà un’esposizione fotografica al Museo della Città, un focus dedicato a un momento particolare della storia di Maria Dolens. Attraverso una selezione di immagini dell’archivio storico, il percorso espositivo intende raccontare il legame con la città e in particolare l’acceso dibattito aperto in occasione dello spostamento della Campana dalla sua sede storica sul torrione Malipiero del Castello di Rovereto.
A partire da ottobre, in concomitanza con la data del centenario, il Mitag - Museo della Guerra riaprirà al pubblico la Sala Campana che conserva importanti testimonianze legate alla storia della Campana dei Caduti come il calco in gesso e il batacchio della prima campana; inoltre, dal 10 ottobre, in collaborazione con il Comune di Rovereto e il Circolo Fotografico Immagine, ospiterà una mostra fotografica dedicata al lavoro di Livio Senigalliesi, fotoreporter italiano di fama internazionale: una retrospettiva del lavoro degli ultimi 30 anni per sensibilizzare il pubblico sull'importanza della costruzione di una cultura della pace.
Il 4 ottobre, giornata di celebrazione del Centesimo Anniversario del primo rintocco di Maria Dolens, è in programma presso la Campana un evento per la città e il Trentino tutto, una festa della pace, dove insieme condividere i valori della solidarietà e della fratellanza, della nonviolenza e della memoria. www.fondazioneoperacampana.it

Tornando al MUSE di Trento, non c’è solo la mostra di Salgado sul tema dei ghiacciai. Lo spazio Agorà accoglie fino al 9 novembre la mostra Dal ghiaccio a noi, dedicata alle ricerche innovative del MUSE negli ambienti glaciali e periglaciali, con l'obiettivo di sensibilizzare sulla fragilità dei ghiacciai e sul loro ruolo vitale come indicatori del cambiamento climatico globale. E sono iniziati a maggio, ma proseguiranno fino a novembre 2025, i “Dialoghi sul ghiaccio”, un ciclo di incontri con esperti e ricercatori dedicati alla storia, all’evoluzione e al futuro dei ghiacciai, tra scienza, memoria e cambiamenti climatici. Sempre al MUSE prosegue fino all’11 gennaio 2026 la mostra Food Sound - Il suono nascosto del cibo, un viaggio immersivo da fare con le orecchie bene aperte, indossando speciali cuffie, che invita a riflettere sul legame tra la nostra percezione del gusto e i suoni e di come il cervello, attraverso il suono, percepisce e risponde agli stimoli alimentari. www.muse.it

Sempre Trento, alle Gallerie ospita Anelli di congiunzione – Performance, una mostra interattiva e coinvolgente sulle innovazioni nello sport. Introdotta dal grande “caleidoscopio” esperienziale, primi passi sugli oltre 280 metri della Galleria Nera, Performance mette in scena uno storytelling appassionante che affronta l’evoluzione delle pratiche, delle tecniche e dei materiali sportivi, insieme al racconto della nascita delle Olimpiadi moderne e i valori dell’Olimpismo oltre alle discipline Olimpiche e Paralimpiche invernali. www.museostorico.it
Al Museo aeronautico Gianni Caproni, fino all’8 marzo 2026, è invece allestita la mostra La battaglia del Brennero: storie di civili e piloti (1943-1945), che ricorda il periodo in cui il Trentino fu travolto da una lunga serie di bombardamenti da parte alleata.

I CASTELLI SI TRASFORMANO IN GALLERIE D’ARTE
Fino al 28 settembre al Castello del Buonconsiglio a Trento la mostra Omaggio alle arti. Un decennio di acquisizioni e restauri conclude il ricco calendario di eventi e festeggiamenti organizzati per il Centenario del museo del Castello del Buonconsiglio.
L’esposizione offre la possibilità di vedere per la prima volta decine di manufatti inediti e mai studiati in precedenza. Il percorso si articola in sette sale con opere che coprono uno spazio temporale che va all’Età del Ferro al primo Ottocento. Sono esposti dipinti su tavola e su tela, sculture in legno, gesso e pietra, ma anche stampe e disegni, arti applicate, preziosi e rari oggetti d’arredo, reperti archeologici e molto altro. Tra gli oggetti più curiosi e mai esposti spiccano un’elegante portantina e una slitta entrambe costruite a Venezia nel Settecento che riportano a epoche lontane quando gli spostamenti dipendevano dalla forza dell’uomo impiegato come portatore e da quella dei cavalli che trainavano i veicoli.
In mostra rivive anche il fascino dell’antico Egitto, divenuto di gran moda dopo la campagna napoleonica, evocato da alcune statuette in bronzo di piccole dimensioni rappresentanti divinità, restaurate di recente. Dalla ricca collezione risalente ai nobili Turco Menz fanno parte una corposa raccolta di stampe ed incisioni su supporti cartacei attestanti la produzione europea dal Cinquecento all’Ottocento e alcuni preziosi e rari manufatti artistici. www.buonconsiglio.it

In Valsugana, fino al 5 novembre a Castel Pergine si possono ammirare le sculture monumentali di Francesco Panceri, artista cremasco che danno vita ad un progetto realizzato appositamente per l'occasione. Intitolata Spaziotempo, la mostra propone al pubblico un emozionante viaggio nel mondo dell’infinito attraverso il dialogo tra spazio e tempo, tra passato e presente, tra materia e vuoto, utilizzando il linguaggio evocativo delle forme monumentali geometriche astratte in ferro e in pietra trentina. Spaziotempo è un progetto dedicato all’armonia e alla relazione tra gli opposti.

Il tema del Termalismo come fenomeno storico e sociale che conobbe un importante sviluppo in Trentino a cavallo tra Otto e Novecento, è invece al centro della mostra “Antiche Fonti. Tito Chini e la cultura termale in Trentino” che fino al 2 novembre è ospitato a Castel Caldes in Val di Sole. Di particolare interesse il focus sul territorio della Val di Sole, con sezioni tematiche dedicate rispettivamente ai Bagni di Rabbi, alle Fonti di Pejo, e poi alle Terme di Comano e a quelle di Roncegno, e la sezione dedicata ai manifesti pubblicitari dell'epoca. La mostra a Castel Stenico "I volti dei Cillà" ideata e curata da Roberto Pancheri, è dedicata a tre antichi dipinti, finora inediti, legati al territorio, i ritratti della famiglia nobile dei Cillà, originaria del Bleggio, un’occasione unica per conoscere i volti e le vicende di protagonisti poco noti, ma centrali nella storia delle Giudicarie.

In Val di Non a Castel Belasi – Centro d’Arte Contemporanea per il Pensiero Ecologico, sono ben tre le mostre proposte fino al 26 ottobre 2025. A fare da filo conduttore l'attenzione alla biodiversità e alla vulnerabilità del patrimonio naturale.
Come Ghiaccio. A cura di Stefano Cagol, riunisce le opere di quattrodici artisti internazionali e nazionali di diverse generazioni, per far riflettere sul concetto di fragilità e sparizione, tra protezione, conflitto e spiritualità.
Fragile. The Best of Glasstress. A cura di Adriano Berengo, Beatrice Mosca, Sandrine Welte, declina il tema del ghiaccio e della vulnerabilità attraverso il medium del vetro e una selezione di sculture create a Murano dai maggiori artisti contemporanei internazionali.
Dall’Antropocene al Biocene. In mostra le opere, tra sculture, dipinti, video e installazioni, di nove giovani artisti e i contributi testuali di quattro giovani critici e curatori protagonisti lo scorso anno della masterclass under 35 promossa dal MUSE nell’ambito della piattaforma We Are the Flood con ospite Blanca de la Torre. www.castelbelasi.it

Tessuti del ‘700. Fino al 28 settembre nei preziosi ambienti di Palazzo Taddei ad Ala, futura sede del Museo Provinciale del Tessuto, il Museo del Castello del Buonconsiglio propone la mostra temporanea Estro ed eleganza. Tessuti alla moda nel Settecento dedicata alla pregiata arte tessile del Settecento. Il percorso, che si snoda attraverso nove nuclei tematici, offre al visitatore la possibilità di seguire lo sviluppo dei motivi decorativi ideati, usati e ricercati lungo tutto il secolo. È proprio in questo periodo che nasce il concetto moderno di moda: sebbene il Settecento sia stato caratterizzato da una limitata variazione delle forme degli abiti maschili e femminili, ciò che muta sensibilmente sono i motivi decorativi, molti dei quali influenzati dai gusti della corte francese. Il percorso espositivo prende avvio dai tessuti bizarre, noti per i meravigliosi decori astratti, liberi e fantasiosi, passando per i tessuti a pizzo, ideati per imitare la trasparenza dei preziosi merletti, per arrivare ai meandri fioriti e infine alle righe verticali – di moda alla fine del secolo – che anticipano le sensibilità estetiche ormai moderne.
In mostra, oltre a tessuti e preziosi vestiti del Settecento e dell’Ottocento, saranno esposti anche dipinti, porcellane e galanterie che faranno rivivere le atmosfere dell’ancien régime. Attraverso una selezione di opere di proprietà del museo, il visitatore potrà così compiere un denso viaggio nella moda del Settecento, dove – oltre ai tessuti – incontrerà anche merletti, dipinti e oggetti d’uso quotidiano, componendo il ricco affresco di una società amante del lusso e dell’eleganza.
Oltre alle sale espositive, il percorso di visita comprende anche altri ambienti del palazzo: al primo piano è allestita una sezione dedicata alla vita nobiliare dei baroni Taddei, con arredi, mobili e accessori tra Settecento e Ottocento; al piano terra è visitabile la suggestiva sala del telaio, dove un raro esempio di telaio da velluto in legno consente di comprendere meglio la complessa tecnica di lavorazione di uno dei tessuti più pregiati, tanto amato e richiesto nel XVIII secolo.
La mostra rappresenta un’occasione unica per avvicinarsi a un patrimonio storico-artistico di grande valore e per scoprire, nella cornice elegante di Palazzo Taddei, la ricchezza culturale della produzione tessile del Settecento. La mostra è ad ingresso gratuito ed è visitabile nelle giornate di venerdì, sabato e domenica dalle ore 10 alle 18. Visite guidate alla mostra: tutti i sabati dal 12 luglio al 13 settembre ad ore 10:30.

DI CASTELLO IN CASTELLO
Intrigo a Castel Coredo di sera

Castel Coredo, in Val di Non, non è un castello come tutti gli altri: il suo aspetto ricorda più quello di un austero palazzo signorile. L'apparire e scomparire della sua facciata lo rendono un luogo ancora più segreto. Castel Coredo e il vicino Palazzo Nero si può visitare di sera, circondati da un alone di mistero. Le guide vi accompagneranno in un viaggio narrato, percorrendo gli episodi più misteriosi di questi antichi edifici e narrando le storie di chi li ha abitati. E seguendo gli indizi forniti si proverà a risolvere gli enigmi e fare luce su ciò che veramente è avvenuto tra queste mura. Quando: tutti i sabati di giugno, tutti i giovedì di luglio e agosto; tutti i sabati di settembre, del 4 e 11 ottobre e venerdì 31. www.visitvaldinon.it

Visita guidata a Castel Nanno con castagnata nei giardini
Non lontano da Castel Valèr si erge il grazioso Castel Nanno. Si riconosce per la sua forma particolare fatta di una serie di elementi quadrati che si susseguono e si sovrappongono: la torretta centrale che si alza al centro, l’imponente mastio centrale, le quattro torri di controllo e le mura merlate tutt’attorno. È un luogo perfetto per rilassarsi e guardarsi in giro assaporando il tepore dell’autunno. Dopo la visita guidata del castello, senza fretta si può godere dei giardini del castello, gustando il più noto dei piccoli tesori autunnali del bosco, le castagne! Il profumo inconfondibile delle caldarroste cotte lentamente sulla brace e il loro sapore ti scalderanno nelle prime giornate autunnali. Quando: Sabato 27 settembre | 4 e 11 ottobre 2025. Costo: € 10,00 intero | € 8,00 bambini 5-12 anni

In giro per borghi, a gustare il profumo della tradizione
I piccoli borghi del Trentino nascono come fiori spontanei: bellissimi e nascosti, tra vallate circondate da boschi, o nel cuore delle montagne. Archi in pietra, poggioli in legno, vecchi fienili e l’aroma inconfondibile della cucina di una volta, che invita ad un delizioso viaggio nel tempo, per vivere le giornate al ritmo della natura, e assaporare il gusto delle piccole cose. Tutti ottimi motivi per programmare un romantico viaggio in 11 tappe, alla scoperta degli 11 “Borghi più belli d’Italia” del Trentino, piccoli paesi da conoscere insieme alle specialità locali.

Per approfondire: www.visittrentino.info/it/esperienze/arte-cultura

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