IN ALTO, ACCOMPAGNATI DAL SILENZIO
Anche a settembre e ottobre non mancano le occasioni per apprezzare la montagna più autentica che si riappropria dei suoni e dei silenzi della natura, sotto i cieli tersi e nei colori accesi delle rocce all’alba e al tramonto
Una montagna che si riappropria del silenzio, che avvolge valloni, forcelle, pareti, interrotto solo dal fischio di una marmotta o dal verso di un animale, dal rumore del vento, dallo scorrere dell’acqua tra le rocce. Silenzio che ci accompagna mentre contempliamo un tramonto o il sorgere del sole dalla terrazza di un rifugio, mentre camminiamo sui sentieri nelle prime ore del giorno, quando ci tiene desti l’aria frizzante di un nuovo giorno e i contrasti decisi tra i colori sollecitano i nostri occhi.
È questa l’esperienza della montagna che è possibile vivere nella stagione autunnale. Un’esperienza ricca di suggestioni che è possibile vivere nei numerosi rifugi alpini che prolungano l’apertura, in taluni casi fino a fine ottobre se il meteo sarà favorevole. Alcuni più accessibili e facili da raggiungere, perché in prossimità di impianti di risalita, altri invece, una meta conquistata dopo una intera giornata di trekking in quota o una spettacolare ferrata. Con gli accorgimenti e le precauzioni che garantiscono distanziamento e sicurezza, trascorrere una o più notti in un rifugio alpino, ai piedi delle pareti delle Dolomiti trentine, Patrimonio mondiale Unesco, è un’esperienza davvero speciale. Quel distacco forte e deciso con i ritmi della quotidianità, i dialoghi serali che nascono in maniera spontanea con il gestore o gli altri ospiti, lo spettacolo dell’alba o del tramonto, ricordi e sensazioni unici legati a questo microcosmo alpino.
Essere accolti in un rifugio da un piatto appetitoso appaga e restituisce tutta l’energia necessaria per rimettersi in marcia. Questo è lo spirito de “I Rifugi del Gusto” che ritorna in una decina di strutture in quota della Val di Fassa dal 19 settembre al 4 ottobre. Rifugi che si raggiungono volentieri anche grazie agli impianti di risalita ancora aperti. I rifugi coinvolti nell’iniziativa sono: Rifugio Castiglioni Marmolada a Passo Fedaia, Rifugio Pian dei Fiacconi, Rifugio Friedrich August, Rifugio Sasso Piatto, Rifugio Roda di Vael, Rifugio Stella Alpina Spiz Piaz e Rifugio Vajolet, Rifugio Antermoia, Baita Cuz e Rifugio Fuciade. Per le informazioni sull’apertura dei rifugi a settembre – ottobre: www.fassa.com
Nel gruppo dell’Adamello per apprezzare la varietà di colori autunnali ci si può incamminare verso i rifugi San Giuliano sopra Caderzone (aperto fino al 4 ottobre e nei successivi weekend fino al 3 novembre), Trivena in val Breguzzo (fino al 4 ottobre) e Val di Fumo, aperto fino alla metà ottobre.
Nelle Dolomiti di Brenta, da Madonna di Campiglio, si può raggiungere il rifugio Casinei aperto fino ai primi di ottobre, magari percorrendo l’itinerario che passa dalle spettacolari cascate alte di Vallesinella; sul versante della Val d’Ambièz, invece, c’è il rifugio Cacciatore, aperto nei fine settimana dopo il 20 settembre, mentre sopra Molveno si può salire ai rifugi Croz dell’Altissimo e La Montanara fino all’11 ottobre (il secondo anche nei weekend fino al 1 novembre).
Anche nelle Pale di San Martino i principali rifugi - Rosetta e Velo della Madonna saranno aperti fino ai primi weekend di ottobre, così come il rifugio Canali - Treviso (fino all’11 ottobre).
Il Gruppo del Lagorai è una meta ideale per immergersi nei silenzi e nei colori dell’autunno riflessi nelle acque dei piccoli laghi in quota tra queste montagne: qui si cammina tra estese laricete che si accendono di tonalità giallo – ocra, ascoltando il rumore del vento e del proprio respiro. Nel cuore del gruppo, il rifugio Cima d’Asta Ottone Brentari è aperto fino al 27 settembre, mentre sul versante della Valsugana il rifugio Sette Selle e Serot fino al 30 settembre e poi nei successivi weekend di ottobre.
I trekking autunnali
Adamello, Ai laghetti di San Giuliano - Val Rendena
Questo itinerario raggiunge due spettacolari laghi alpini, San Giuliano e Garzonè, proprio di fronte alla cima della Presanella. Si parte da Caderzone Terme imboccando la strada che sale fino al parcheggio prima di Malga Campo. Raggiunti i laghi è possibile sostare nell'accogliente rifugio San Giuliano e visitare la chiesetta-santuario in riva al lago. Per il rientro è consigliato proseguire fino alla Bocchetta dell’acqua fredda e da lì scendere verso il laghetto di Vacarsa, Malga Campostril e infine al parcheggio.
Dolomiti di Brenta, all’Arca di Fraporte - Valli Giudicarie
Nel settore meridionale del Gruppo di Brenta questo itinerario si sviluppa tra i boschi della Val di Laone e raggiunge l’Arca di Fraporte, un grande arco naturale di roccia. Partendo da Stenico si risale l’ombrosa Val di Laone costeggiandone il torrente fino all’imponente arco di roccia. Tornati all’ultimo crocevia si prosegue sul sentiero 346B fino ad incrociare il sentiero 346. Da qui si può ritornare direttamente a Stenico oppure proseguire sulla antica mulattiera per la Malga Plaz da cui si rientra a Stenico sul sentiero 347.
Catinaccio, Giro dell'Antermoia - Val di Fassa
Si parte dalla conca di Gardeccia che si raggiunge in 40’ dal Ciampedie dove si sale con la funivia da Vigo di Fassa. Da qui si prosegue per i rifugi Preuss e Vajolet. Si continua passando per il rifugio Passo Principe, salendo al Passo di Antermoia per scendere finalmente al lago, uno specchio di acque turchesi nel cuore delle Dolomiti di Fassa e al rifugio Antermoia. Dal Passo Dona, si scende in Val Duròn e quindi a Campitello di Fassa. È un itinerario impegnativo per la lunghezza ma si può spezzare pernottando al rifugio Antermoia. Oppure al rifugio Passo Principe, punto di partenza per la ferrata sul Catinaccio di Antermoia.
Pale di San Martino, In Val Canali - Primiero
L’ itinerario percorre una delle valli più celebrate delle Pale di San Martino. Dalla località Sabionade nei pressi del Rifugio Cant del Gal, si percorre la strada di fondovalle fino all'omonima malga e poi la strada forestale fino al Pian delle Lede. Si risale nel bosco all'ombra dei grandi faggi raggiungendo il Rifugio Treviso, ai piedi delle cime del Sass d'Ortiga e della Pala del Rifugio nel settore meridionale del gruppo dolomitico. Per il ritorno si segue il sentiero SAT n.718, più panoramico e più in quota. Si raggiunge poi la località Campigòl, dove si incrocia il Troi dei Todeschi che ci riporta sul sentiero percorso all’andata e quindi al punto di partenza.
Gruppo del Lagorai, I tre Laghi – Val di Fiemme
L’itinerario permette di apprezzare la natura selvaggia del Lagorai, tra grandi panorami su Cima Cece e le Dolomiti di Fassa, e testimonianze della Grande Guerra. Da Predazzo si sale a Malga Valmaggiore, punto di partenza dell’itinerario. Seguendo una vecchia strada militare nel bosco (sentiero 339) si raggiunge Malga Moregna e poco dopo il Lago di Moregna. Il sentiero 339 prosegue poi per il Lago delle Trote (2.103 m) e Lago Brutto (2.207 m). Si rientra poi dallo stesso itinerario oppure si prosegue sul sentiero 349 fino alla Forcella di Moregna (2.397 m) e aggirando Cima Moregna ritorna al primo lago, da dove si rientra alla Malga Valmaggiore.
Per tutto il mese di settembre prosegue il calendario di incontri Il sabato culturale nei rifugi, organizzato dalla SAT, la Società degli Alpinisti Tridentini e ospitati negli spazi esterni ad ore 17.30. “Caré Alto e la Grande Guerra”, è il tema che lo storico Marco Gramola affronterà il 5 settembre al rifugio Carè Alto - “D. Ongari”. Sabato 19 settembre al rifugio San Pietro si presenta invece il libro di Marco Pisoni “La sera cala senza rumore”. Ad un'altra novità editoriale, “Le malghe e i bivacchi del Trentino – escursioni alpinismo, ferrate passeggiate” dell’alpinista Luciano Navarini, è dedicato l’ultimo incontro in programma il 26 settembre al rifugio Bindesi – “P.Prati”.