IL POLIVALENTE GIRARDELLI E GLI ATLETI JET GOGGIA E PARIS PORTANO ADRENALINA AL FESTIVAL

Negli sport individuali quelli della neve sono sempre protagonisti

IL POLIVALENTE GIRARDELLI E GLI ATLETI JET GOGGIA E PARIS PORTANO ADRENALINA AL FESTIVAL #1
IL POLIVALENTE GIRARDELLI E GLI ATLETI JET GOGGIA E PARIS PORTANO ADRENALINA AL FESTIVAL #1

 Velocità, adrenalina, polivalenza, determinazione e resilienza. Sono i cinque leit motiv che accomuneranno gli eventi dedicati al mondo degli sport invernali all’interno della sesta edizione del Festival dello Sport di Trento. Ad affrontare questi temi saranno dei campioni assoluti, vincitori di medaglie mondiali e di Coppe del mondo, ma protagonisti anche ai Giochi Olimpici e che sognano di esserci anche all’appuntamento del 2026 proprio sulle nevi di casa. E inevitabilmente il sogno olimpico verrà sviscerato in un appuntamento dedicato con primattori anche alcuni giovani talenti delle discipline invernali. 
Gli sport della neve, in un territorio a forte vocazione sciistica e del ghiaccio, animeranno anche quest’anno gli incontri del Festival dello Sport grazie alle voci e alle esperienze del fuoriclasse austro lussemburghese Marc Girardelli, ai due più forti interpreti della discesa libera italiana Sofia Goggia e Dominik Paris, al re del chilometro lanciato Simone Origone, mentre in ottica olimpica si racconteranno la leggenda del pattinaggio Carolina Kostner, i pattinatori artistici Marco Fabbri e Charlene Guignard, il fresco campione del mondo di skicross Simone Deromedis e le due promesse dello sci Florian Schieder e Beatrice Sola.
L’appuntamento con la storia dello sci è previsto sabato 14 ottobre presso Sala Depero (ore 18,30) con il fuoriclasse Marc Girardelli. Il suo biglietto da visita include cinque successi nella Coppa del Mondo generale e sei di specialità in bacheca, 46 gare vinte nel massimo circuito internazionale, quattro titoli iridati (tre nella combinata e uno in slalom), quattro argenti e tre bronzi mondiali, a cui si aggiungono due argenti olimpici. Lo sciatore austriaco fece le fortune del Lussemburgo, di cui prese la nazionalità nel 1977 per divergenze con i vertici della Federsci del suo Paese d’origine. Di rivali l’austriaco-lussemburghese ne ebbe parecchi, spesso battuti, lui che fu ed è rimasto uno dei più grandi polivalenti di sempre. Girardelli fa parte dello stretto novero di atleti capaci di vincere almeno una gara di Coppa del Mondo in ognuna delle specialità ed è stato il primo di sempre a riuscire a farlo in una stessa stagione (1988-1989). Un altro primato, quello delle cinque Coppe del Mondo assolute vinte in carriera, gli è stato strappato nel 2017 dall’austriaco Marcel Hirscher. Poco male.
Girardelli ha un legame particolare con il Trentino, perché proprio sulle nostre nevi arrivarono le sue prime importanti vittorie in campo internazionale. Era il 1975 quando l’allora giovane Marc trionfò sia in slalom gigante che in slalom speciale nella categoria Ragazzi (under 14) al Trofeo Topolino, il “mondiale” riservato alle promesse dello sci, per poi ripetersi l’anno successivo tra gli Allievi (under 16) nella prova tra i pali snodati.
Fino al 1976, Girardelli gareggiò per l’Austria, per poi passare alla nazionale lussemburghese, in seguito al rifiuto della Federazione austriaca alla richiesta del padre Helmut, che chiedeva di allenare personalmente il figlio. Girardelli, nato il 18 luglio 1963, fece il suo esordio in Coppa del Mondo nel 1980. Il 27 febbraio 1983 in Svezia conquistò il suo primo successo nel massimo circuito internazionale, in slalom speciale, nel 1985 la sua prima sfera di cristallo. Poi una lunga serie di successi, fino al ritiro dall’attività agonistica, nel 1996. Una lunga storia, che verrà ripercorsa al Festival dello Sport.

La bergamasca Sofia Goggia a Trento sarà protagonista di un duplice appuntamento: sabato 14 ottobre presso il Teatro Sociale alle 10,30 assieme al presidente e amministratore delegato RCS MediaGroup Urbano Cairo per approfondire “L’Arte di vincere”, quindi lo stesso giorno alle 13,30 in piazza del Duomo incontrerà pubblico e tifosi assieme al discesista altoatesino Dominik Paris e al re incontrastato dell’adrenalinica disciplina del chilometro lanciato Simone Origone.
Di Sofia Goggia se ne è parlato in lungo e in largo e le va dato merito di aver riportato una forte attenzione verso il mondo dello sci, dopo le imprese di Gustav Thoeni, Alberto Tomba e Deborah Compagnoni, grazie alle sue straordinarie prestazioni sugli sci e la sua stravaganza nei comportamenti di tutti i giorni. Sofia, trentenne di Bergamo residente in Valle Astino, è l’unica atleta italiana ad aver vinto una medaglia d’oro in discesa libera alle Olimpiadi di Pyeongchang nel 2018, ma pure un argento a Pechino 2022, quindi trionfatrice in ben quattro Coppe del Mondo di discesa libera e due medaglie ai campionati mondiali. Fra l’altro detiene anche il record nazionale di podi in una singola stagione, ben tredici nel 2017, risultando peraltro la prima sciatrice italiana capace di ottenerne in quattro specialità. La sua è una carriera fatta di grandi successi, ma pure di un filotto rilevante di infortuni, eventi che non l’hanno mai scoraggiata, ma l’hanno sempre stimolata a ripartire con grande determinazione. E di questo se ne parlerà nell’incontro assieme ad Urbano Cairo.
L’altro discesista azzurro che scenderà in piazza Duomo è invece Dominik Paris, 34enne altoatesino della Val d’Ultimo, campione del mondo in superG ai mondiali di Aare nel 2019, vincitore di una Coppa del Mondo nella stessa specialità, ma pure di un argento in discesa a Schladming 2013. Nel massimo circuito ha ottenuto ben 43 podi, grazie a 21 vittorie,11 secondi posti e 11 terzi posti. Assieme ad Herbert Plank e a Peter Fill sono i migliori interpreti italiani della storia nelle discipline veloci, con l’unico neo, a differenza del campione di Vipiteno, di non aver centrato una medaglia olimpica. Ci proverà, energie permettendo nel 2026, fra l’altro sulla pista Stelvio di Bormio, con la quale lui ha un feeling speciale, dove ha vinto ben 6 volte, unico al mondo a trionfare così tante volte sullo stesso tracciato.
Paris assieme a Goggia e a Simone Origone sarà in piazza Duomo per un evento che vede coinvolto anche il marchio Audi. Lo specialista valdostano del chilometro lanciato è l’atleta più titolato nella storia dello sci di velocità, vincendo 8 medaglie ai campionati mondiali, delle quali 6 d’oro, 14 successi nella generale di Coppa del Mondo, per merito di 109 podi complessivi. Detiene inoltre il record mondiale di velocità nella categoria S1, con 254,080 chilometri orari raggiunti nel 2023.
Il Festival dello Sport affronterà poi il tema della determinazione e della resilienza domenica 15 ottobre alle 9,30 nel momento “Gazza Cafè” a Palazzo Benvenuti con lo sciatore paralimpico Giacomo Bertagnolli e la sua guida Andrea Ravelli.
Non mancherà poi l’appuntamento con vista Olimpiadi invernali 2026 di Milano Cortina, sempre domenica 15 ottobre allo scoccare del mezzogiorno nel Palazzo della Regione. Saranno presenti la leggenda del pattinaggio Carolina Kostner, il funambolico ed estroverso campione del mondo di skicross, il trentino della Val di Non Simone Deromedis, che pochi mesi fa è entrato nella storia vincendo il primo titolo mondiale italiano in questa disciplina, quindi i pattinatori artistici e danzatori su ghiaccio Marco Fabbri e Charlene Guignard, la campionessa mondiale juniores di pattinaggio Serena Perger e i due giovani sciatori che sognano di indossare un pettorale nei Giochi del 2026 Florian Schieder, discesista di Castelrotto che sulla mitica Streif di Kitzbuehel nel gennaio 2023 ha ottenuto il suo primo podio in discesa con un secondo posto, quindi la talentuosa trentina Beatrice Sola prodotto sportivo proprio della città del Concilio, che a 20 anni ha già vinto due medaglie ai mondiali juniores e due podi in Coppa Europa.
Non solo sci, ma pure snowboard nel programma degli eventi invernali al Festival dello sport. Venerdì 13 ottobre alle 18,30 presso la Sala Filarmonica indosseranno il pettorale rosa due campioni del mondo dello snowboard, entrambi altoatesini ed entrambi specialisti delle discipline hard. Sono Aaron March, brissinese che lo scorso inverno ha vinto il titolo iridato nello slalom parallelo a Bakuriani, quindi la meranese Nadya Ochner, pure lei medaglia d’oro nella stessa gara e nella stessa località, al femminile.

I CAMPIONI TRENTINI
Lo sci in Trentino è uno degli sport più diffusi, con 9.000 affiliati alla Federazione Italiana Sport Invernali in 12 discipline e 96 società attive, quindi l’11% fra tutti i tesserati al Coni in Trentino pratica gli sport della neve. Un movimento straordinario che in oltre cento anni di storia ha visto crescere ed affermarsi anche tanti campioni, capaci di centrare risultati di assoluto rilievo. Il palmares evidenzia che gli sciatori trentini hanno vinto 13 medaglie ai Giochi Olimpici (3 d’oro, 2 d’argento, 8 di bronzo), 39 medaglie ai campionati mondiali e 54 medaglie ai Campionati Mondiali Giovanili.
Gli allori maggiormente significativi sono giunti dallo sci di fondo con Franco Nones capace di vincere l’oro olimpico nella 30 km a Grenoble 1968, imitato negli anni successivi da Giorgio Vanzetta (oro in staffetta a Lillehammer 1994, argento in staffetta e bronzo nella gundersen ad Albertville 1992), dalla sorella Bice Vanzetta (bronzo in staffetta ad Albertville 1992 e a Lillehammer 1994), ed ancora Cristian Zorzi (campione olimpico in staffetta a Torino 2006, argento in staffetta e bronzo nella sprint a Salt Lake City 2002), per passare poi ad Antonella Confortola (bronzo in staffetta a Torino 2006). Una medaglia olimpica per il Trentino è poi giunta da Lidia Trettel nello snowboard, grazie all’argento nel parallelo di Park City 2002.
Fra le medaglie ai campionati mondiali delle altre discipline sono da evidenziare l’argento in slalom gigante ai mondiali di Cortina 2021 di Luca De Aliprandini e l’oro nello skicross a Bakuriani 2023.
Nello sci alpino hanno vinto gare di Coppa del Mondo i fassani Angelo Weiss a Chamonix, Chiara Costazza a Lienz, Cristian Deville a Kitzhbuehel, Stefano Gross ad Adelboden e il roveretano Davide Simoncelli in Val Badia e a Yongpyong.

EVENTI SPORTIVI
Ogni anno in Trentino sulle sue piste e sui suoi impianti vanno in scena oltre 200 manifestazioni per un totale di circa 1000 gare di categoria. Fra questi anche eventi di Coppa del Mondo e di Coppa Europa. Basti pensare che la più antica gara italiana della Coppa del Mondo di sci alpino, la 3Tre è nata in Trentino e si svolge a Madonna di Campiglio ora in versione serale per la disciplina dello slalom speciale maschile e che per la 70esima volta si svolgerà venerdì 22 dicembre sul Canalone Miramonti. In Trentino, e più precisamente sul Monte Bondone, il 22 gennaio 1967 venne disputata la prima gara di Coppa del Mondo femminile della storia, a testimonianza del vigore e del prestigio che gode lo sci in questo territorio. Coppa del Mondo di sci alpino che per la seconda volta tornerà anche in Val di Fassa, il 24 e 25 febbraio 2024 a Passo San Pellegrino per una due giorni di superG femminile.
Restando in tema sci alpino, sempre in Val di Fassa, sono in programma nel prossimo calendario ben 4 tappe di Coppa Europa: il 17 dicembre con lo slalom speciale maschile sulla pista Aloch a San Giovanni di Fassa, quindi dal 20 al 22 dicembre a Passo San Pellegrino sulla pista La Volata si disputeranno due discese libere e un superG.
Passo San Pellegrino che ospiterà anche due tappe della Coppa Europa di skicross, in calendario l’1 e il 2 marzo 2024, con la possibilità ancora in via di definizione dell’esordio della Coppa del Mondo sempre sullo stesso tracciato Park Costabella.
Anche la disciplina dello snowboard garantisce un importante appuntamento per il circuito Continentale l’1 e 2 febbraio 2024 con due slalom paralleli, maschile e femminile, di Coppa Europa sulle piste di Folgaria nel comprensorio Alpe Cimbra.
La novità della stagione riguarda invece una disciplina molto particolare e suggestiva come il telemark, che per la prima volta nella storia approderà a Pinzolo per due gare sprint, maschile e femminile addirittura di Coppa del Mondo nelle date del 16 e 17 dicembre 2023.
Non mancheranno nel prossimo inverno i due appuntamenti con la 18esima edizione del Tour de Ski, la singolare doppia sfida a Lago di Tesero e sulle rampe dell’Alpe del Cermis riservata ai più forti specialisti dello sci di fondo. Le date da segnare in rosso sono quelle del 6 e 7 gennaio 2024, mentre la leggendaria Marcialonga, con i suoi 51 anni di storia, aprirà una nuova pagina il 28 gennaio 2024.

La Val di Fiemme prosegue dunque nel suo percorso di culla dello sci nordico in Italia, titolo guadagnato grazie all’organizzazione di ben tre edizioni dei Campionati Mondiali nel 1991, nel 2003 e nel 2013, ma pure Mondiali Juniores e under 23 e Universiadi. Valle che ospiterà le competizioni delle discipline nordiche alle Olimpiadi di Milano – Cortina 2026, con una peculiarità particolarmente significativa, ovvero che sarò la venue che assegnerà il maggior numero di medaglie fra quelle dei Giochi a cinque cerchi italiani, con 21 gare e 114 medaglie assegnate per le discipline dello sci di fondo, salto speciale e combinata nordica, quindi 42 gare e 180 medaglie per gli eventi delle Paralimpiadi del para cross country e del para biathlon. Per un totale del 32% sul complessivo di gare e medaglie in palio nel 2026.

Il Trentino è noto in tutto il mondo per organizzare ogni anno due eventi giovanili che hanno visto transitare tutti i più grandi campioni dello sci alpino e dello sci di fondo, che fino al 2016 facevano parte della grande famiglia dei Trofeo Topolino. Si tratta dell’AlpeCimbra Fis Children Cup di sci alpino che si svolge per le specialità dello slalom gigante e slalom speciale sulle piste di Folgaria nel comprensorio Alpe Cimbra con in gara sciatori under 16 da oltre 40 nazioni. Nel 2024 si svolgerà dal 29 gennaio con la fase nazionale al 3 febbraio con il criterium internazionale per l’edizione numero 53.. Identico prestigio anche per lo Skiri Trophy X Country riservato allo sci di fondo con in gara oltre 1000 giovani atleti delle categorie under 10 fino agli under 16 di una dozzina di nazioni al mondo. Quella in programma dal 20 al 21 gennaio sarà la 40esima edizione.
Tanti eventi internazionali dunque ogni anno nel calendario delle varie federazioni, ma pure una provincia scelta da importanti nazionali dello sci alpino come centri di allenamento, in virtù di piste con dislivelli, lunghezze e versatilità adatte a tutte le esigenze, ma pure per la sensibilità da parte delle società di impianti nel preparare i tracciati anche con il procedimento di barratura per simulare le gare di Coppa del Mondo, nonché grazie a strutture e servizi all’avanguardia. Non è dunque un caso che dal 2006 la Federazione Italiana dello Sci abbia scelto i tracciati della Val di Fassa per tutti gli allenamenti invernali delle proprie squadre agonistiche, nel progetto “Piste Azzurre”. Il Norway Ski Team invece ha scelto le nevi della Paganella e l’Usa Ski Team si allena sui pendii dell’Alpe Cimbra. L’Altopiano di Pinè ospita invece i ritiri e gli allenamenti delle nazionali azzurre di pattinaggio su pista lunga, short track e del curling nella struttura federale di Cembra, dove è cresciuto il campione olimpico di Pechino 2022 Amos Mosaner.

OFFERTA TURISTICA
Il Trentino è un paradiso per gli amanti dello sci, sia per quanto riguarda lo sci alpino, sia per lo snowboard, per lo sci di fondo, ma pure per le altre discipline dello sci alpinismo e per chi semplicemente vuol vivere la montagna facendo del trekking invernale, magari con le ciaspole ai piedi.
L’offerta turistica include ben 800 km di piste, sempre in perfette condizioni, che vanno dagli impianti di Pejo 3000, in Val di Sole, alle piste dell’Alpe Cimbra scelte dalla Nazionale americana di sci alpino, dai tracciati dell’altopiano della Paganella e di Madonna di Campiglio sulle Dolomiti di Brenta, alle piste dolomitiche nel Trentino orientale: Val di Fassa dove si allenano le nazionali italiani di sci alpino, Val di Fiemme, o San Martino di Castrozza e Passo Rolle, ai piedi delle Pale di San Martino. Poi ci sono le piste del Monte Bondone, a due passi da Trento, le piste della Valsugana, ideali per muovere i primi passi sulla neve, e quelle del monte Baldo, con la vista che si apre sul Garda e le Dolomiti di Brenta.

L’offerta è vasta, con ben 227 impianti di risalita, tra i più moderni dell’arco alpino, a servizio di 800 km di piste dove per il 90% l’innevamento è sempre garantito da dicembre ad aprile, con servizi curati nei dettagli, istruttori di alto livello e rifugi accoglienti dove è possibile fermarsi per una pausa. Protagonisti i due grandi comprensori che riuniscono la maggior parte delle skiaree trentine, ovvero Dolomiti SuperSki e Skirama Dolomiti, realtà che negli ultimi anni concentrano un’attenzione particolare alla riduzione dei consumi energetici e all’abbattimento delle emissioni di CO2.
In Trentino si può praticare anche lo sci di fondo in tutti i territori, a partire dalla Val di Fiemme, culla nazionale di questa disciplina e teatro di grandi eventi come tre edizioni dei campionati mondiali, tanti eventi di Coppa del Mondo compreso il Tour de Ski, le Universiadi e l’intramontabile Marcialonga.
Sono oltre 1000 i km di piste disponibili, con 14 centri del fondo attivi, dei quali 10 fanno parte del sistema integrato Super Nordic Skipass, un’unica card per tanti servizi e opportunità.




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