IL «FESTIVAL DELLO SPORT», UNA STORIA DI SUCCESSO CHE SI ALLUNGA SENZA SOSTA
La Gazzetta dello Sport e Trentino Marketing propongono una sesta edizione con 144 appuntamenti e cinque palloni d’oro
Se il programma della sesta edizione del «Festival dello Sport» viene sfogliato, anche distrattamente, da un appassionato di calcio, ciclismo, atletica, sci, tennis o motori, ma anche da chi segue la pallacanestro, la pallavolo, il nuoto o l’alpinismo, la sua prima reazione non può che essere quella di stropicciarsi gli occhi. Tanti sono i personaggi importanti che verranno a Trento, in carne ed ossa, dal 12 al 15 ottobre per raccontarsi. Non è un caso, quindi, se il titolo assegnato in questa occasione alla kermesse organizzata dalla Gazzetta dello Sport e da Trentino Marketing è «La grande bellezza», un aggettivo che allude al prestigio dei miti dello sport che vedremo in città, ma anche alla consistenza numerica degli appuntamenti, che saranno ben 144. Il format, insomma, funziona, così come funziona la sinergia fra il più importante quotidiano sportivo italiano e un territorio che vanta una passione sconfinata per tutte le discipline sportive, anche quelle che qui si praticano meno che da altre parti, per la conformazione del territorio o per tradizione. I trentini sono, da anni, i cittadini italiani che praticano attività motoria in misura maggiore e questa innata pulsione a mantenersi attivi e sani divertendosi si riflette anche sulle loro passioni.
Si riparte dai grandi numeri del 2022, quando 300 ospiti diedero vita a 130 eventi, seguiti da circa 50.000 persone. Nelle quattro edizioni aperte alla partecipazione del pubblico (una fu forzatamente organizzata in modalità virtuale a causa della pandemia) si sono contati 200.000 visitatori, 600 appuntamenti costruiti per 1.300 ospiti, portati in 30 diversi spazi della città di Trento. Si riparte con un programma, come accennato, veramente completo, del quale fanno parte personaggi come i calciatori Roberto Baggio, Iker Casillas, Cesare Prandelli, Karl Hainz Rummenigge, Ronaldinho, Andriy Shevchenko, Antonio Conte, Giuseppe Marotta, Jean Pierre Papin, Andrea Pirlo, Andrea Barzagli, Claudio Marchisio, Filippo Inzaghi e Zlatan Ibrahimovic, una parata che contiene ben cinque palloni d’oro.
Ascolteremo le parole del tennista Boris Becker, degli sciatori Sofia Goggia, Dominik Paris e Marc Girardelli, degli atleti Mike Powell, Kevin Young, Gianmarco Tamberi, Filippo Tortu, Marcello Fiasconaro e Stefano Tilli, dei ciclisti Peter Sagan, Filippo Ganna, Primoz Roglic e Tadej Pogacar, solo per citare le discipline più popolari, perché l’elenco potrebbe essere lunghissimo.
Per poter ospitare così tanti big la città si è fatta anche questa volta in quattro, aprendo al «Festival dello Sport» le porte di luoghi di spettacolo, di cultura e istituzionali, ovvero il Teatro Sociale, l’Auditorium S. Chiara, la Sala Depero del Palazzo della Provincia, la Sala di Rappresentanza del Palazzo della Regione, la Sala di Rappresentanza e Falconetto di Palazzo Geremia, salotto del Comune di Trento, la Filarmonica e Palazzo Trentini, ai quali si aggiungono gli spazi esterni di Palazzo Benvenuti, Piazza Duomo e lo Stadio Briamasco. Il quartier generale e i servizi di hospitality sono invece stati dislocati a Palazzo Roccabruna, lo scrigno delle eccellenze enogastronomiche trentine.
Proprio nel cortile di Palazzo Benvenuti verranno raccontate le «Storie di sport» del festival, griffate da personaggi dello spettacolo e giornalisti del mondo sportivo. Fra questi citiamo Aldo Cazzullo, che indagherà sui celebri dualismi fra Coppi e Bartali, Mazzola e Rivera, Del Piero e Totti; Marco Albino Ferrari, che si dedicherà alle esplorazioni e al futuro dello sci; Gian Marco Griffi, che racconterà Tiger Woods; Aldo Grasso, che invece ricorderà il calciatore Gigi Meroni; Beppe Severgnini racconterà la storia dei centravanti dell’Inter; Enrico Brizzi si occuperà dei mitico Enzo Ferrari; Paolo Nori della sua vita da tifoso del Parma; Giorgio Fontana, invece, ci farà conoscere
il mago degli scacchi Mikhail Tal. Due le mostre in programma, la prima è l’esposizione di un prototipo di Audi che parteciperà al Mondiale di Formula 1 nel 2026, l’altra alle biciclette della preziosa collezione Ernesto Colnago. Poiché il «Festival dello Sport» non vive solo nel passato, ma guarda al futuro, anche quest’anno le piazze verranno animate dai ragazzi degli Istituti Scolastici Superiori e dal pubblico che vorrà approfittare dei camp sportivi. Gli studenti e tutti coloro che verranno a trovarci potranno avvicinarsi a diverse discipline sportive attraverso quattro spazi attrezzati dedicati all’arrampicata, alle arti marziali, al basket e al padel. Non resta che cominciare.