DAL TRE VOLTE IRIDATO PETER SAGAN AL PREDESTINATO TADEJ POGACAR, PASSANDO PER GANNA E ROGLIC

Ampio spazio al ciclismo al Festival dello Sport, che ospiterà anche la presentazione del Giro d’Italia 2024

DAL TRE VOLTE IRIDATO PETER SAGAN AL PREDESTINATO TADEJ POGACAR, PASSANDO PER GANNA E ROGLIC #1
DAL TRE VOLTE IRIDATO PETER SAGAN AL PREDESTINATO TADEJ POGACAR, PASSANDO PER GANNA E ROGLIC #1

 Dallo showman tre volte iridato Peter Sagan al nuovo fenomeno del ciclismo moderno Tadej Pogacar, passando per l’ultimo vincitore del Giro d’Italia Primoz Roglic e l’asso delle due ruote azzurre Filippo Ganna. Il ciclismo godrà di un’ampia vetrina Al Festival dello Sport di Trento, che sarà pure teatro della presentazione del Giro d’Italia 2024, in calendario per la giornata di venerdì 13 ottobre.
La lunga serie di eventi verrà aperta giovedì 12 ottobre all’ora di pranzo nella suggestiva e accogliente Sala Depero con la celebrazione dell’entrata nella Hall of Fame di due leggende di uno degli sport più popolari e amati dal pubblico, ovvero Franco Balmamion e Giuseppe Saronni, lo storico rivale di Francesco Moser, campione del mondo nel 1982, con 193 vittorie all’attivo, secondo per numero di successi solamente al campionissimo di Palù di Giovo.
Saronni presenzierà nel pomeriggio della stessa giornata (ore 16) all’inaugurazione della mostra “Campionissime”, una splendida collezione di biciclette di Ernesto Colnago, alla presenza anche l’ex specialista delle Classiche Andrea Tafi, capace in carriera di iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro di Monumento come la Parigi-Roubaix, il Giro delle Fiandre e il Giro di Lombardia.

Venerdì 13 ottobre alle 15, invece, a salire sul palco sarà Peter Sagan, che dialogherà con il giornalista de La Gazzetta dello Sport Ciro Scognamiglio. Il fuoriclasse slovacco ha appena dato l’addio al ciclismo, dopo averlo rivoluzionato, segnandone un’epoca. Spesso fuori dagli schemi, tanto forte quanto imprevedibile e istintivo, qualità che in carriera gli hanno permesso di vincere ben tre edizioni consecutive del campionato del mondo (2015, 2016 e 2017), primo corridore della storia a riuscire nell’impresa. Un vero e proprio showman, amato dalle folle.
Amato lo è indubbiamente anche Tadej Pogacar, giovane campione che, a modo suo e a suon di vittorie, di era ne sta segnando una nuova. Lo sloveno sarà protagonista al Teatro Sociale di Trento domenica 15 ottobre alle 17, con Antonino Morici e Davide Cassani nel ruolo di moderatori.
Presentatosi come baby fenomeno, Pogacar è stato il secondo più giovane vincitore di sempre del Tour de France (trionfò a 22 anni ancora da compiere). Ora di anni Pogacar ne ha 25 e di edizioni della Grande Boucle nel palmares ne ha due, a cui si aggiungono i trionfi in quattro classiche Monumento, ovvero Giro delle Fiandre, Liegi-Bastogne-Liegi e Giro di Lombardia, quest’ultimo vinto due volte.
Un ragazzo che ha conquistato il pubblico con la sua semplicità e il suo modo di correre, protagonista per tutto il corso della stagione, da febbraio a ottobre, e su qualsiasi tipo di terreno.

Venerdì 13 ottobre alle 16 si parlerà di Giro d’Italia, “un’eccellenza che valorizza il territorio”, come descritto dal titolo dell’incontro che avverrà nella Sala Depero alla presenza del presidente e amministratore delegato di Rcs MediaGroup Urbano Cairo, a precedere la presentazione della corsa rosa 2024, in calendario sempre per venerdì 13 ottobre (ore 18) al Teatro Sociale.
Nella stessa giornata, alle 16.30 a Palazzo Geremia, Sonny Colbrelli tornerà nella città in cui si laureò campione europeo nel 2021 (anno in cui vinse anche la Parigi-Roubaix) per l’incontro-dibattito “Metterci il Cuore”. Assieme a lui ci sarà Daniele Andreini, responsabile dell’unità operativa cardiologia e clinica e imaging cardiaco e di cardiologia dello sport all’Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio.
Poco dopo, alle 20.30, sarà protagonista Filippo Ganna, che si racconterà al pubblico alla Filarmonica, imbeccato dall’ex professionista e c.t. della Nazionale Davide Cassani e da Rachele Sangiuliano. “Top Ganna”, così soprannominato per le sue grandi qualità di cronoman, rappresenta l’eccellenza del ciclismo italiano di oggi, sei volte campione dell’inseguimento individuale su pista, due volte campione del mondo della cronometro (nel 2020 a Imola e nel 2021 nelle Fiandre) e oro olimpico nell’inseguimento a squadre ai Giochi di Tokyo 2020.

Sabato 14 ottobre, alle 9.30 a Palazzo Benvenuti, verrà aperta una finestra anche sul settore del fuoristrada, con la specialista trentina del downhill Eleonora Farina protagonista dell’iniziativa “Gazza Cafè”, a colloquio con Eva Gini, a precedere l’appuntamento delle 11.30 all’auditorium Santa Chiara (sempre sabato 14) con il vincitore dell’ultima edizione del Giro d’Italia, lo sloveno Primoz Roglic, che risponderà alle domande di Antonino Morici e di Davide Cassani, narrando la sua impresa in rosa.

Da non perdere anche la presentazione del libro “I limiti non esistono” del paraciclista a triatleta Andrea Pusateri, che sarà introdotto da Claudio Arrigoni domenica 15 ottobre alle 15.30 in Piazza del Duomo, mentre due alle 16.30, sempre in Piazza Duomo, Carlo Martinelli coordinerà la presentazione di un’altro volume, “Quanti sassi nei miei sandali” dell’ex telecronista Giacomo Santini, affiancato dal due volte vincitore del Giro d’Italia Gilberto Simoni. La chiusura del programma riservato al ciclismo, come anticipato, spetterà a Tadej Pogacar, protagonista domenica 15 ottobre alle 17 al Teatro Sociale.

TRENTINO, TERRA DI CAMPIONI DEL CICLISMO
Lo sport delle due ruote vanta una grande tradizione in Trentino, inaugurata dalla dinastia dei Moser. Francesco è il più noto e vincente del nobile casato di Palù di Giovo, paese di 500 e poco più anime diventato famoso nel mondo per essere quello che vanta il maggior numero di maglie rosa: per 85 volte, infatti, le insegne del primato della classifica del Giro d’Italia è finito sulle spalle di uno dei suoi abitanti. A indossarle sono stati i fratelli Enzo, Aldo e Francesco Moser, ma anche Gilberto Simoni, vincitore di due edizioni della corsa rosa (2001 e 2003). Francesco Moser ha trascorso in carriera 57 giorni da leader del Giro, vincendo l’edizione del 1984, lui che ancora oggi è il ciclista italiano più vincente di sempre, con 273 successi, tra cui spiccano il campionato del mondo del 1977, tre Parigi- Roubaix, due Giri di Lombardia e una Milano-Sanremo.
Ha vestito i colori dell’iride anche un altro trentino, Maurizio Fondriest, che trionfò a Renaix nel 1988, mentre il più degno rappresentante del ciclismo moderno è stato ed è Matteo Trentin, campione europeo nel 2018 a Glasgow e tra i pochi corridori in attività a vantare successi di tappa in tutte e tre le grandi gare a tappe (Tour de France, Giro d’Italia e Vuelta di Spagna).

GRANDI SALITE E GRANDI EVENTI: TRENTINO PARADISO DELLE DUE RUOTE
Oltre a essere degnamente rappresentato nel mondo del professionismo agonistico (nella stagione che sta per andare in archivio i “pro” trentini erano ben dieci), il Trentino è meta gettonata anche da parte dei tanti appassionati delle due ruote, che sulle strade della provincia possono trovare un’ampia offerta. Oltre 400 i chilometri di piste ciclabili, distribuite lungo le vallate del territorio, e le 23 “Grandi Salite”, strade sono spesso state teatro di grandi eventi legati al mondo delle due ruote, su tutti il Giro d’Italia e il Tour of the Alps, e che sono segnalate con un’apposita cartellonistica. A queste si aggiungono i numerosi percorsi riservati agli amanti della mountain bike.
Ricco è anche il paniere degli eventi del ciclismo ospitato ogni anno in Trentino, da anni tradizionale teatro degli arrivi di tappa del Giro d’Italia e del già citato Tour of the Alps. Manifestazioni a cui se ne aggiungono molte altre, dedicate sia al ciclismo su strada che alla mountain bike. Nel 2023, il Trentino ha ospitato anche i campionati italiani di ciclismo su strada (sia della cronometro che della prova in linea) e pure la rassegna tricolore della mountain bike marathon, oltre alla Coppa del Mondo di cross country e downhill in Val di Sole e la spettacolare tappa del massimo circuito internazionale del ciclocross di Vermiglio, l’unica al mondo disputata sulla neve.



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