Laghi di Colbricon
- Facile escursione da malga Rolle
- Ambiente alpino del Lagorai
- Paradiso di ginepri e rododendri
I Laghi di Colbricon si trovano tra passo Rolle e passo di Colbricon, al margine nord-orientale della catena del Lagorai, nel territorio di Primiero San Martino di Castrozza. Due piccoli bacini di origine glaciale, posti attorno ai 1900 metri, circondati da larici, rododendri e ginepri, con la sagoma del monte Colbricon sullo sfondo. Li raggiungi a piedi con un sentiero ben segnato, partendo da malga Rolle oppure da malga Ces sopra San Martino di Castrozza.
Oltre all’interesse naturalistico, l’area custodisce tracce della Grande Guerra e importanti reperti mesolitici, che raccontano di antichi cacciatori d’alta quota.
Panoramica
I Laghi di Colbricon sono due specchi d’acqua ravvicinati, posti a quote leggermente diverse, collegati da prati e ondulazioni rocciose. Il contesto è quello del Parco Naturale Paneveggio – Pale di San Martino, dove il Lagorai di porfidi scuri incontra, in lontananza, le cime chiare delle Pale. I pendii sono coperti da boschi di larice e abete, che lasciano spazio a cespugli bassi di rododendro e pino mugo vicino all’acqua.
Questa conca ha anche un forte valore storico. Durante la prima guerra mondiale fu linea di fronte, con postazioni e trincee ancora visibili nei pressi del passo di Colbricon. Ancora più antica è la presenza umana: sulle rive sono stati rinvenuti manufatti in selce risalenti al Mesolitico, testimonianza di un insediamento stagionale di cacciatori.
Oggi i laghi sono una meta tranquilla per chi cerca una camminata accessibile, con la possibilità di sostare al rifugio Laghi di Colbricon nella bella stagione.
Cosa vedere
Laghi di Colbricon
Il cuore dell’escursione è la piccola conca dove si trovano i due laghi glaciali, posti a circa 1909 e 1922 metri. Il lago maggiore accoglie il visitatore per primo, con una riva più ampia dove è facile trovare spazio per sedersi e osservare il profilo del Colbricon che si riflette nell’acqua. Poche decine di metri più in alto si trova il secondo lago, raccolto tra dossi erbosi e rocce. Puoi camminare lungo le sponde seguendo tracce evidenti, facendo attenzione al terreno in alcuni passaggi. In estate l’area è frequentata ma mantiene un’atmosfera raccolta, grazie alle dimensioni contenute dei bacini e al contesto boscoso che li circonda.
Tracce della Grande Guerra
L’area dei Laghi di Colbricon e del vicino passo di Colbricon è stata teatro di scontri tra il 1915 e il 1918. Lungo i sentieri di quota, soprattutto nei pressi del passo, trovi resti di opere militari: muretti a secco, postazioni scavate nella roccia, gallerie e camminamenti ora parzialmente riconquistati dalla vegetazione. Senza trasformare l’uscita in una visita tematica, è interessante osservare come il paesaggio attuale conservi ancora i segni della Grande Guerra, visibili da chi presta attenzione ai dettagli. Alcuni di questi manufatti si raggiungono proseguendo oltre i laghi, lungo i percorsi segnalati che risalgono verso le dorsali vicine.
Sito preistorico mesolitico
Sulle rive dei laghi, negli anni Settanta, sono stati rinvenuti utensili in selce che testimoniano un insediamento di cacciatori risalente a circa 10.000 anni fa. Il sito è uno dei riferimenti per lo studio della preistoria alpina d’alta quota. Non troverai un grande apparato espositivo lungo il sentiero, ma sapere di camminare in un luogo frequentato già nel Mesolitico aggiunge profondità alla visita. Parte dei reperti è conservata nei musei provinciali, mentre sul posto puoi cogliere soprattutto il contesto: una conca riparata, vicino all’acqua, in posizione favorevole per osservare gli spostamenti della fauna.
Attività da fare
L’escursione classica ai Laghi di Colbricon parte da malga Rolle, poco sotto passo Rolle. Dalla malga attraversi la strada, scendi verso gli impianti e imbocchi il sentiero segnalato con il numero 348. Il tracciato, di circa 40–60 minuti a seconda del passo, attraversa un bosco di larici e abeti con pendenze moderate e qualche breve saliscendi. È adatto anche a famiglie con bambini abituati a camminare; il passeggino non è consigliato per il fondo irregolare.
Per chi cerca un cammino un po’ più lungo, una buona proposta è l’anello con malga Ces sopra San Martino di Castrozza. Puoi salire ai laghi da malga Ces lungo il sentiero 348 o 14, con un dislivello più marcato e alcuni tratti più ripidi e un poco esposti, e poi rientrare alla malga chiudendo il giro. Questo itinerario richiede un minimo di allenamento e scarponi adatti, ma rimane alla portata di escursionisti abituali.
In inverno i laghi si raggiungono ancora da malga Rolle lungo lo stesso segnavia 348, percorrendo una traccia generalmente battuta nella neve. A seconda delle condizioni, sono utili ciaspole o ramponcini. L’itinerario è breve, con pendenze contenute, e si presta a una mezza giornata sulla neve in un ambiente boschivo silenzioso.
In tutte le stagioni puoi dedicare tempo anche solo a sostare sulle rive, leggere, osservare la fauna o fotografare i contrasti tra i porfidi del Lagorai e le cime lontane.
Come arrivare
Per raggiungere i Laghi di Colbricon in auto, il riferimento principale è passo Rolle. Da Predazzo e dalla Val di Fiemme si segue la strada statale 50 verso passo Rolle; superato il valico in direzione Paneveggio, si incontra malga Rolle con il relativo parcheggio. Dal versante opposto, da Primiero e San Martino di Castrozza, si risale sempre la statale 50 verso il passo: malga Rolle si trova circa un chilometro oltre il valico in direzione nord.
In estate sono attive navette che collegano la Val di Fiemme e la Valle di Primiero con passo Rolle e malga Rolle, mentre durante l’anno le linee di autobus di zona collegano San Martino di Castrozza al passo (circa 15 minuti di viaggio). Se arrivi in treno, le stazioni più vicine sono Ora, Trento o Feltre, da cui proseguire con autobus di linea verso Primiero o la Val di Fiemme e poi verso passo Rolle.
Un secondo accesso è da malga Ces sopra San Martino di Castrozza, raggiungibile in auto lungo la strada locale o a piedi dal paese. Da qui partono i sentieri segnalati 14 e 348, che portano ai laghi con un’escursione più lunga rispetto a quella da malga Rolle.
Altre informazioni pratiche
L’area dei Laghi di Colbricon offre servizi essenziali ma non eccessivi. A malga Rolle trovi parcheggi, ristorante e servizi igienici; ai laghi, in estate, è aperto il rifugio Laghi di Colbricon, mentre in inverno i punti di appoggio rimangono a valle. A malga Ces sono presenti ristorazione e alloggio stagionale.
Il clima è quello della media-alta montagna: in primavera e in autunno le temperature possono essere fresche anche nelle ore centrali, mentre in estate il sole è intenso ma le serate restano spesso ventilate. È consigliabile portare una giacca leggera anche nelle giornate stabili. In inverno la neve è frequente e può persistere a lungo nella conca.
I sentieri principali sono segnati e richiedono scarponi con buona suola; il fondo presenta tratti con radici, sassi e qualche passaggio più ripido. Passeggini e carrozzine non sono indicati. Chi ha ridotta mobilità può comunque godere di scorci interessanti già nei pressi di malga Rolle, dove la vista sulle Pale e sul Lagorai è ampia. Per informazioni aggiornate su apertura rifugi, condizioni dei sentieri e trasporti pubblici è utile contattare gli uffici turistici di Primiero e San Martino di Castrozza.
38058 S. Martino di Castrozza , Italy