PRIMAVERA. LA RINASCITA.
Una mostra diffusa pensata per unire il passato al presente. Cinque palazzi coinvolti.
Una mostra diffusa pensata per unire il passato al presente. Cinque palazzi coinvolti. Nove artisti interrogati sul tema della primavera da sempre sinonimo di rinascita, fertilità, giovinezza…
Primavera è un percorso a tappe tra i palazzi più antichi e suggestivi della valle, una “caccia al tesoro” tra le splendide opere di artisti contemporanei che hanno messo in mostra la loro intima visione della tematica rigeneratrice della stagione dell’Inizio.
Una mostra che può essere visitata a tappe o tutta d’un fiato raggiungendo cinque dimore storiche di questo percorso espositivo “diffuso”: Casa de Gentili a Sanzeno, Casa da Marta a Coredo, Casa Campia a Revò, Palazzo Morenberg a Sarnonico e Palazzo Endrici a Don. Catalogo alla mano (il “catalogo/guida” può essere ritirato in ogni dimora e presso ApT Val di Non) inizia la caccia al tesoro in Val di Non. Ogni dimora è uno scrigno prezioso di perle rare: nove artisti delle valli del Noce custoditi – per un mese – nel patrimonio storico, artistico e architettonico, secolare, della valle.
Orario: dal venerdì alla domenica dalle 15.00 alle 19.00.
Ingresso libero.
Sedi e autori presenti:
CASA DE GENTILI - Sanzeno: FEDERICO SEPPI, DAVID AARON ANGELI E GIORGIO CONTA
CASA DA MARTA - Coredo di Predaia: FELIX LALÙ
CASA CAMPIA - Revò: LUCA MARIGNONI E ROMINA ZANON
PALAZZO MORENBERG - Sarnonico: BRUNO FANTELLI E ALESSIA CARLI
PALAZZO ENDRICI - Don: ELISA ZENI
Un totale di solamente circa 30 chilometri separa, o unisce, le dimore storiche della Val di Non raggiungibili anche a piedi intraprendendo, ad esempio, il suggestivo percorso del Cammino Jacopeo d’Anaunia. L’auspicio è che, catalogo alla mano, il viaggio abbia inizio. Da dove e come non importa. Coredo, Sanzeno, Revò, Sarnonico e Don sono raggiungibili da ogni dove e tra loro, altre splendide risorse artistiche e naturalistiche (canyon, forre, eremi e chiese) possono rendere il tragitto ancora più entusiasmante e stimolante di quanto, ne siamo certi, non lo sia già.