La farina gialla di Storo: l’oro del Trentino

L’anima della nostra polenta è un tesoro da ricercare fra il campo, la tavola e il focolare

Nell’immaginario comune, la polenta ha sempre avuto un posto d’onore tra i piatti serviti nelle baite legnose o nei rifugi di montagna, cucinata sul focolare, nel paiolo di rame, mescolata (trisada, menada, girada, …) con il mestolo in legno e servita sul tagliere in centro tavola.

Da tempo però i ristoranti gourmet del Trentino, e i nostri chef stellati, l’hanno accolta nel loro menù, celebrandone le proprietà, fra cui il pregio di essere altamente digeribile. Un’attenzione particolare è volta alla qualità delle materie prime, tra cui spicca la farina gialla di Storo, l’oro del Trentino.

Prodotto tipico trentino

La farina Gialla di Storo

La Farina Gialla di Storo è una farina facilmente riconoscibile dal colore: i chicchi delle pannocchie da cui deriva contengono sfumature rosse ben distinguibili. E la storia di questa farina è antica: si dice che il granturco sia arrivato in Trentino nel secolo XVII.

La sua coltivazione si diffuse lentamente in montagna andando a sostituire altri tipi di cereali. È nel 1921, con la costruzione del primo mulino cittadino, che la Farina Gialla di Storo inizia ad acquisire il suo valore.

Proprio in quegli anni, la pannocchia con la quale viene prodotta la farina inizia ad essere valorizzata e riconosciuta come prodotto distintivo del territorio della Valle del Chiese. Alla fine degli anni '80 i produttori decisero di riunirsi in un consorzio per la tutela e la valorizzazione del Mais Nostrano di Storo.

La farina gialla di Storo: l’oro del Trentino

"Grano Marano"

Nella Valle del Chiese si coltiva il "Marano", detto anche “il Nostrano di Storo”, particolare varietà di mais dal quale si ricava la Farina Gialla di Storo, ingrediente principe per la nostra autentica polenta di montagna. Il colore rosso dei chicchi, la forma allungata delle pannocchie e la granella lucida come il vetro, sono le caratteristiche principali, così come la spiga, corta e sottile.

Le pannocchie vengono raccolte alle prime brume d'ottobre e vengono lasciate ad asciugare dai secchi venti di montagna. Successivamente vengono macinate senza fretta, per conservare il più possibile intatti i principi nutritivi e le fragranze.

Mano di un contadino con sementi di mais variet

Agri '90

Agri’90 è una Cooperativa di agricoltori della parte sud-occidentale del Trentino nata nel 1991. Si dedica alla produzione del Mais Nostrano di Storo e quindi alla produzione della Farina Gialla di Storo, e alla raccolta e conservazione di molti altri prodotti di montagna.

È proprio nel cortile della Cooperativa che il Festival della polenta di Storo aprirà le danze nel primo weekend di ottobre. Su prenotazione sarà possibile degustare la polenta con spiedo e altri prodotti del territorio. Il giorno successivo, la festa si sposterà nel centro del paese.

Sono molteplici le ricette che si possono cucinare con questa polvere dorata e molteplici gli utilizzi nelle nostre cucine, ma tra le più saporite troviamo la Polenta Carbonera, dal gusto intenso e indimenticabile.

Polenta Storo | © Archivio Trentino Mktg

La polenta carbonera

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Pubblicato il 25/07/2023