Leggende del Trentino: storie antiche che abitano le montagne

Un viaggio tra racconti popolari, figure misteriose e atmosfere delle valli trentine

Nel cuore delle Alpi, il Trentino custodisce un patrimonio di leggende che da secoli accompagna le sere d’inverno, i passi sui sentieri, lo sguardo rivolto alle cime. Sono storie nate attorno al fuoco, tra masi isolati e valli laterali, dove ogni roccia, lago o radura sembra avere qualcosa da raccontare.

In queste terre incontri re e principesse, ma anche spiriti dei boschi, creature elusive e giganti goffi. I racconti spiegano colori di montagne e acque, presenze silenziose nei boschi, tracce di passi notturni sulla neve. Non sono solo fiabe: parlano di paure e desideri, del rapporto con la montagna e con ciò che non riesci a spiegare.

Quando ti avvicini alle leggende del Trentino, scopri un mosaico di voci: ogni valle conserva la propria versione, ogni famiglia aggiunge dettagli e sfumature. Così, seguendo la nostra selezione, puoi avvicinarti a un Trentino diverso, fatto non solo di sentieri e scorci, ma di parole tramandate e sussurrate.

Ti aiuteranno a guardare il territorio con occhi nuovi, più attenti ai segni nascosti nel paesaggio e alle storie che ancora oggi sembrano scorrere tra boschi e montagne.

Re Laurino e l’enrosadira

Sai perché le Dolomiti al tramonto si tingono di rosso? È una storia di tanti secoli fa, quando i monti del Catinaccio erano abitati da Laurino, re dei nani, che un giorno si innamorò di una bellissima principessa…

Il lago dalle acque rosse

In Val di Non c’è un lago le cui acque un tempo si tingevano di rosso nei giorni d’estate. Forse per ricordare il sacrificio della regina Tresenga che su quelle sponde si era battuta per difendere il suo popolo.

Le creature dei boschi

Un tempo i boschi del Trentino erano popolati da misteriose creature: i grossi salvan, le dolci vivane, i dispettosi salvanel o le perfide bregostane. Vuoi sapere chi sono?

I monti pallidi

Un tempo le bianche pareti delle Dolomiti, erano scure e coperte di piante…fino a che un principe si innamorò della principessa della Luna e per conquistarla chiese l’aiuto dei nani.

Sulle orme del Mazaròl

Se fate una passeggiata nei boschi ai piedi delle Pale di San Martino e sentite un rumore di zoccoli aprite bene gli occhi: potrebbe essere il famoso Mazaròl, un vecchietto con zoccoli di legno, cappellaccio e un grande mantello.

Pubblicato il 04/12/2025