Tanto tempo fa una fanciulla, seguendo le sue impronte man mano perse la memoria, dimenticando chi fosse. Arrivata alla grotta del Mazaròl, il folletto la tenne con sé come serva e le insegnò a fare il burro, il formaggio e la tosèla, un gustoso formaggio fresco tipico del primiero.
Un giorno però un cacciatore che si trovava a passare di lì riconobbe la ragazza scomparsa e riuscì a riportarla in paese. La poverina però non ricordava nulla, così i paesani si rivolsero ad una saggia vecchina che fece bere alla ragazza il latte di una capretta bianca. D’improvviso la fanciulla recuperò la memoria e, colma di gioia, insegnò ai suoi compaesani i segreti che il Mazaròl le aveva svelato. Per questo, ancora oggi, gli abitanti del Primiero sono bravissimi nel preparare il formaggio, come la tosèla che ti consigliamo di assaggiare quando vai a trovarli, ai piedi delle Pale di San Martino.