Trentino in autunno: quattro giorni con @Michael Kagerer

Un itinerario nei colori nella natura del Trentino

  • 4 Giorni
  • Settembre , Ottobre
  • Trekking ed Escursioni, Natura e Benessere, Arte e Cultura

Questo itinerario ti porta in Trentino nel periodo dell’anno in cui vive un tempo intimo di colori e profumi, l’autunno. L’ha fatto per noi @Michael Kagerer, content creator tedesco. Le sue foto restituiscono tutta la bellezza ambrata e scarlatta della natura che ha visto e scoperto in questi quattro giorni.

Tante tappe nel Trentino occidentale fino a una tappa nel Trentino orientale: l’ itinerario lo ha portato nella natura del Parco Nazionale dello Stelvio e del Parco Naturale Adamello Brenta. Tra laghi visti da vicino o dall’alto, ha scoperto anche uno dei borghi più belli d’Italia, San Lorenzo in Banale e un castello, Castel Valer.

Un percorso che puoi rifare anche tu. Il tempo per partire così come la durata sono a tua discrezione. Qui trovi solo qualche piccolo suggerimento di chi lo ha già fatto!

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1° giorno: Al lago di Covel, in Val di Peio

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La prima tappa è il lago di Covel, in Val di Peio, una piccola valle laterale della più grande Val di Sole, terra di torrenti, boschi e laghi. Sei nel Parco Nazionale dello Stelvio, nel Trentino nord-occidentale, tra il Gruppo dell’Ortles e l’Adamello-Brenta.

Salire al lago di Covel in questo periodo dell’anno è un’immersione in colori ambrati, scarlatti e oro. Lascia l’auto al parcheggio in località San Rocco nel paese di Peio e prendi la strada forestale. L’escursione è piacevole, non troppo lunga (la durata prevista è di circa 3 ore) e ti porta a questo laghetto, che è davvero un piccolo gioiello. Il pianoro di Covel si trova a circa 1800 metri di altitudine, circondato da larici dorati.

Le temperature autunnali permettono ancora di mangiare all’aperto con un pranzo al sacco. Puoi chiedere a chi ti ospita di preparartene uno, magari con qualche formaggio o insaccato locale. Si sta bene, i sentieri sono poco frequentati. A pochi passi dal lago, trovi anche la Cascata Rio Vioz, meglio conosciuta come Cascata Covel.

Per il secondo giorno di questo itinerario la sveglia è puntata all’alba. La primissima tappa infatti prevede un’escursione guidata nel Parco Nazionale dello Stelvio per l’attività di ‘animal watching’. Ti consigliamo di rivolgerti alle Guide del Parco. Preparate e gentili, con le loro parole vedrai tanto di più della natura intorno a te. 

Il Parco Nazionale dello Stelvio è uno dei più vasti parchi nazionali italiani. In Trentino il Parco Nazionale comprende le vallate di Peio e Rabbi e pensa che nei suoi boschi sono state recensite 180 specie. Con un po’ di fortuna e con i consigli della guida, riuscirai magari ad avvistare qualche esemplare di cervo, marmotta, aquila reale o gipeto. Tra settembre e ottobre è frequente sentire il bramito del cervo, il canto d’amore per conquistare le femmine.

Il pomeriggio è da dedicare al lago di Tovel. In autunno le sue sponde sono più tranquille, e la sua bellezza ancora più struggente. Un gioiellino appena sotto le Dolomiti di Brenta, custodito nel Parco Naturale Adamello Brenta. Puoi lasciare l’auto a circa 10 minuti a piedi dal lago. Il giro intorno al lago di Tovel ti porterà a scoprire spiaggette bianche su acque cristalline.

Quando i tuoi occhi saranno colmi di natura, la seconda parte del pomeriggio potrai dedicarla alla visita di Castel Valer, a Tassullo, a circa 20 km di distanza dal lago di Tovel. Il castello si trova in posizione panoramica, circondato dai meli. I meravigliosi affreschi dei Baschenis all’interno della sua cappella di San Valerio sono imperdibili. Castel Valer fa parte del tour de Il Trenino dei Castelli, un treno speciale che in primavera e in estate ti porta alla scoperta dei castelli della Val di Sole e Val di Non.

 

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3° giorno: Sull’Altopiano della Paganella

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Questo nuovo giorno ti porta a scoprire un nuovo territorio, l’Altopiano della Paganella. Sei ancora nel Trentino occidentale, tra le Dolomiti di Brenta e la Cima Paganella. E in questo pezzo di Trentino c’è uno dei Borghi più Belli d’Italia, che porta il nome di San Lorenzo in Banale. Il borgo deriva dalla fusione di 7 antichi feudi: c’è tanto da vedere tra cappelle, viuzze e dimore rurali. Ti consigliamo di provare la ciuìga, insaccato di suino con rape, oggi presidio Slow Food.

Dopo aver trascorso l’inizio di giornata tra viuzze e corti del borgo, puoi raggiungere un belvedere naturale posto a 1.600 metri di altitudine, a Prada: un giardino in quota con vista sul lago di Molveno. La partenza per raggiungere questa terrazza panoramica è il Rifugio Alpenrose, appena sopra il borgo di San Lorenzo.

Nel pomeriggio puoi fare una pausa al lago di Nembia, che si trova a poco più di 2 km dal borgo San Lorenzo in Banale. Una piccola oasi, percorribile lungo un cammino pianeggiante che si estende per meno di tre chilometri nel Parco Adamello-Brenta.

La terza giornata si conclude in un luogo che fa bene. Al corpo e anche alla mente. Per raggiungerlo, percorri in auto la strada verso Andalo, costeggia il lago di Molveno e prosegui fino a Fai della Paganella. Ecco, qui trovi il Parco del Respiro, un parco terapeutico per il benessere, unico in Europa. Una palestra aperta a tutti, senza pareti né attrezzi, ma alberi e sentieri, dove praticare il forest bathing e la park therapy. 

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4° giorno: In Val Campelle, in Valsugana

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Cosa vedere

L’ultima tappa di questo itinerario autunnale prosegue tra i colori dorati della Val Campelle in Valsugana, nel Trentino orientale. L’accesso più comodo alla Val Campelle è da Strigno, proseguendo per Spera, e seguendo le indicazioni per il Rifugio Crucolo fino al parcheggio in località Tedon, dove puoi lasciare l’auto.

Vale davvero la pena attraversare il Trentino per giungere qui. La Val Campelle è uno dei posti più suggestivi della Catena del Lagorai. Larici e faggi dai colori accesi, torrenti cristallini, laghetti in quota sono lo scenario sia di escursioni impegnative (@Michael Kagerer ha raggiunto il lago di Nassere a poco più di 2000 metri di quota), sia di passeggiate facili.

Se decidi di percorrere questa valle, vedrai ancora bene visibili lungo i sentieri i segni di battaglie avvenute qui, durante il Primo conflitto Mondiale.