L'uomo senza qualità
Gian Enzo Sperone collezionista
Da un’idea di Vittorio Sgarbi. A cura di Denis Isaia con Tania Pistone.
Gian Enzo Sperone è stato per sessant’anni uno dei galleristi più importanti al mondo e una delle personalità più influenti dell’arte contemporanea internazionale. Parallelamente alla ben nota attività di gallerista d’arte contemporanea, Sperone si dedica al collezionismo. Con curiosità e gusto non scontati, dà vita a una collezione sterminata e contradditoria, in cui figurano opere e manufatti di epoche diverse, a partire dal XIV secolo sino ai giorni nostri, e provenienti da numerosi paesi, dall’Europa all’Asia.
Il Mart presenta, per la prima volta tutte insieme, 400 opere provenienti dalla collezione privata di Gian Enzo Sperone, alcune mai presentate nei musei italiani. A Rovereto una raccolta unica sovverte le regole della museografia contemporanea in un percorso espositivo che mescola stili, tempi, materiali, forme. I grandi maestri del Novecento, come Giacomo Balla, Pablo Picasso, Lucio Fontana, Andy Warhol, sono affiancati a capolavori dell’arte antica, dall’archeologia romana ai fondi oro del XIV secolo, passando per i lavori di Iacopino del Conte, Sofonisba Anguissola, Bernardo Strozzi, Anton Raphael Mengs, Francesco Hayez.
Coerentemente con la collezione di Gian Enzo Sperone, che racconta una passione senza confini per l’arte in ogni sua forma, la mostra è onnivora, in un esercizio di gusto nel quale soggiacciono apparenti contraddizioni.