La Grande Guerra in Marmolada
La guida alpina Luigi Felicetti spiega gli aspetti che hanno contraddistinto la Grande Guerra sulla Regina delle Dolomiti
Il primo conflitto mondiale e la lotta tra i ghiacci della Marmolada sono il tema della serata a cura della guida alpina fassana Luigi Felicetti. La guerra segnò profondamente il territorio e la storia recente della valle, all’epoca confine meridionale dell’Impero Austro-Ungarico e, di conseguenza, a ridosso delle prime linee belliche dal 1915 al 1917. Mentre gran parte della valle funse da zona di retrovia e di passaggio per merci e truppe, in alcuni avamposti tattici si venne a creare una direttrice: questa linea immaginaria partiva da Cima Bocche, correva lungo la cresta di Costabella e, passando per il Passo San Nicolò e la Marmolada, arrivava fino ai crinali del Padon. I soldati presenti in queste aree, costretti a sopravvivere e a combattere in condizioni climatiche proibitive e in luoghi inospitali, scavarono trincee e gallerie nella roccia e costruirono scale e passerelle nei punti più ripidi della montagna. In particolare, le truppe austriache, nel disperato tentativo di difendersi non solo dall’artiglieria nemica, ma anche e soprattutto dal freddo e dal rischio di valanghe, si spinsero fin nelle viscere del ghiacciaio della Marmolada, formando una roccaforte militare sotto lo zero; con centinaia di gallerie, grotte e camminamenti, nacque così la "Città di Ghiaccio".
Alle 21.00 nella piazza principale di Campitello. Ingresso gratuito. In caso di maltempo al padiglione manifestazioni in località Ischia, nelle vicinanze della funivia del Col Rodella.