Confini e Conflitti

Visioni del potere nel tappeto figurato orientale. La mostra documenta le varianti dei tappeti di guerra afghani: manufatti che hanno goduto della massima fortuna tra 1979 e 2006, ma la cui origine rimane ancora da indagare. I protagonisti della mostra «Confini e Conflitti. Visioni del potere ...

Visioni del potere nel tappeto figurato orientale. La mostra documenta le varianti dei tappeti di guerra afghani: manufatti che hanno goduto della massima fortuna tra 1979 e 2006, ma la cui origine rimane ancora da indagare. I protagonisti della mostra sono i , tappeti di guerra realizzati per la gran parte in Afghanistan, ma anche in Pakistan, in Iran, in Asia Centrale e in Cina. Rappresentazioni geografiche del mondo e della regione afghana, planisferi arricchiti dal catalogo delle bandiere degli Stati, carte politiche e tematiche, paesaggi, ritratti dei personaggi pubblici, con o senza le “armi”. In mostra esemplari di della Fondazione Sergio Poggianella, in prevalenza annodati, più raramente tessuti o ricamati. L’esposizione allestita a Palazzo Alberti documenta le numerose varianti dei , manufatti che hanno goduto di un significativo interesse commerciale nel periodo compreso tra l’(1979-1989) e la missione (2001-2006), ben oltre i confini dello stesso Afghanistan. La loro origine rimane però ancora tutta da indagare. Certo è che tale produzione costituisce un esempio di drastica . Le iniziative di «Confini e Conflitti. Visioni del potere nel tappeto figurato orientale» – grazie alla produzione condivisa con la e con il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’, e sostenuta dall’assessorato alla Formazione e al Patrimonio civico dei saperi del – intendono promuovere un di saperi, conoscenze, proposte formative ed educative. I war rug, nati in un “contesto di guerra”, possono infatti indicare la strada per dare forza e seguito a una Accanto ai war rug, la mostra affianca le opere di arte contemporanea di : artisti di generazioni differenti e dai linguaggi diversi che interpretano il tappeto confrontandosi sul tema della guerra e della sua denuncia, dei rapporti di forza tra le potenze, del dialogo tra le religioni.