Frassilongo
Alla scoperta di Frassilongo, sulle tracce dei Mocheni
![Frassilongo #1 © Marco Simonini](/assets-database/26000-26999/26400-26499/26051/image-thumb__26051__contentgallery/val-dei-mocheni---coppia-scatta-foto-su-un-sentiero---nordic-walking_26406.jpg)
![Frassilongo #2 © Daniele Lira](/assets-database/40000-40999/40700-40799/2819642/image-thumb__2819642__contentgallery/valle-dei-mocheni_40784.jpg)
![Frassilongo #3 © Daniele Lira](/assets-database/28000-28999/28500-28599/28232/image-thumb__28232__contentgallery/valle-dei-mocheni---carnevale-mocheno---maschere_28525.jpg)
Frassilongo è il primo paese della Valle dei Mocheni che si incontra percorrendo la strada provinciale Sinistra Fersina. Buona parte della popolazione è Mòchena, appartiene cioè ad un’etnia di origine germanica e parla mòcheno, una lingua derivata dall’antico tedesco. L’abitato è tipicamente disposto a masi collocati in ampi prati aperti e soleggiati.
Il comune comprende anche Roveda/Oachlait, dove l’Istituto Culturale Mòcheno ha restaurato un antico mulino, alimentato dal Rio Rigolor, che ora è visitabile, e l'alta frazione di Kamaovrunt, pittoresca, per architettura e posizione. Il paese, le frazioni e soprattutto Kamàuz con i suoi due alberghi, offrono l’opportunità di un soggiorno tranquillo, ma emozionante per la suggestione dell’ambiente e per la rara autenticità della cultura mochena.
Da visitare la chiesa cinquecentesca, recentemente restaurata. All’interno si trovano le statue della Madonna e di S. Uldarico, patrono del paese, ed un affresco raffigurante S. Cristoforo, protettore dalle inondazioni del torrente Fersina e dei viandanti.
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