CONOSCERE IL TERRITORIO PEDALANDO

Undici percorsi, che attraversano borghi, costeggiano laghi e fiumi, si immergono nel verde della natura, realizzati dai primi anni Novanta in poi: questi sono i tracciati ciclopedonali che si estendono dalle Dolomiti al Garda

CONOSCERE IL TERRITORIO PEDALANDO #1
CONOSCERE IL TERRITORIO PEDALANDO #1
CONOSCERE IL TERRITORIO PEDALANDO #2
CONOSCERE IL TERRITORIO PEDALANDO #2

La rete trentina di piste ciclopedonali è articolata in 11 percorsi, ovvero della Valle dell’Adige, della Valsugana, del Primiero, della Val di Sole, delle Valli di Fiemme e Fassa, della Val Rendena, della Valle del Chiese, Adige-Garda, dei Laghi, della Val di Ledro, della Val di Non. Ogni percorso è dotato di una specifica segnaletica con tabelle informative che riportano indicazioni di carattere storico, culturale e ambientale dei luoghi attraversati, simboli e colori specifici per un’immediata identificazione delle aree. Ad ogni chilometro si può trovare un cippo che indica quanta strada si è percorsa.

Dati e numeri sul cicloturismo in Trentino

- Piste ciclabili: 11

- Chilometri totali della rete: 453

- Larghezza delle piste: 3 metri

- Comuni toccati dalla rete: 120

- Bicigrill presenti: 19 (il primo quello di Nomi è stato inaugurato nell’ottobre 2002)

- Pista più lunga: Valle dell’Adige (99 km)

- Pista più corta: Valle del Primiero (11 km)

- Pista con maggior dislivello: Valle di Fiemme e Fassa (direzione nord), 505 m

- Pista con minor dislivello: Val Rendena (direzione sud), 15 m

- Postazioni di rilevamento fisse: 14 + 1 postazione mobile nel Comune di Riva del Garda loc. Brione

- Totale passaggi rilevati sulle piste nel 2019: 2.134.326 di cui 1.726.379 ciclisti

a cui si aggiunge il dato rilevato dalla postazione mobile in loc. Brione a Riva del Garda: 1.052.792 passaggi di cui 772.961 ciclisti.

- Nel 2020 i passaggi sono stati 2.111.027 di cui 1.734.227 ciclisti a cui si aggiunge il dato rilevato dalla postazione mobile: 802.354 di cui 585.113 ciclisti, ma con ben 3 mesi di chiusura dei percorsi per il lockdown.

La rete in sintesi

La pista della Valle dell’Adige è certamente la più importante, la spina dorsale dell’intera rete, dato che attraversa da nord a sud il Trentino per 99 km, mettendo in collegamento la provincia di Bolzano con quella di Verona e quindi le Alpi con la Pianura Padana.

Ad est si diramano tre percorsi che attraversano la Valsugana, le Valli di Fiemme e Fassa ed il Primiero.

In Valsugana la pista percorribile misura circa 64 km e collega il comune di Pergine Valsugana (S. Cristoforo al Lago) con la provincia di Vicenza (Pianello Vallon poco prima di Primolano), passando attraverso Borgo Valsugana.

In Primiero il tragitto collega tra di loro tutti i centri abitati della Valle, partendo da Imer, fino a raggiungere Siror, per una lunghezza complessiva di 11 km a cui si aggiungono i 9 km del nuovo collegamento con San Martino di Castrozza finanziato dalla Comunità di Valle.

Nelle Valli di Fiemme e di Fassa la pista ciclabile è lunga 47 km, da Molina di Fiemme a Campitello di Fassa, segue in gran parte il corso del torrente Avisio, una parte del tracciato viene utilizzato per la mitica Marcialonga nella stagione invernale.

Sulla destra orografica del fiume Adige, verso ovest, si sviluppano i rimanenti 7 tracciati.

Salendo nelle Giudicarie, incontriamo la pista lunga 8 km che dal Lago di Ponte Pià raggiunge Tione, seguendo il fiume Sarca, per proseguire nella Val Rendena per circa 20 km fino a Carisolo.

Nella vicina Valle del Chiese troviamo un percorso che si sviluppa per circa 29 km dal lago d’Idro fino a Pieve di Bono e per circa 4 km tra Lardaro e Bondo.

Dalla Valle dell’Adige, precisamente da Mori, si stacca il collegamento Adige-Garda con Torbole di 15 km. Dalla località benacense parte poi il tracciato che, passando per Riva del Garda, raggiunge il sobborgo di Varone per ulteriori 8 km.

Dalla foce del fiume Sarca, nel comune di Nago-Torbole, prende il via il percorso che risale il fiume fino a Sarche: è la pista ciclabile dei Laghi, 43 km tracciati in un ambiente per lo più mediterraneo ai quali si aggiungono i 7 km del tratto Sarche-Limarò. Si prosegue poi da Vezzano fino a Terlago con altri 7 km.

Nella parte più meridionale della provincia vi è la Val di Ledro: da Molina al Lago d’Ampola è stato realizzato un percorso di complessivi 9 km.

Passando alle Valli del Noce, una delle più suggestive piste è sicuramente quella della Val di Non, che si sviluppa per una lunghezza di 32 km tra Malgolo e Fondo, transitando per diversi abitati. A questi si aggiungono i 9 km del collegamento fra Dermulo e il Sabino per facilitare l’accesso alla media valle e a Castel Thun ed i 16 km del collegamento tra Fondo e Passo Mendola in via di completamento.

La ciclabile della Val di Sole lunga 34 km unisce senza soluzione di continuità Mostizzolo, all’imbocco della valle, con Fucine, da dove si diparte una diramazione che si inerpica fino a Cogolo in Val di Peio.

Dal sito www.ciclabili.provincia.tn.it è possibile scaricare gratuitamente le tracce GPS delle diverse piste ciclopedonali.