Trentino prossima top wine destination; si parte dalle manifestazioni enologiche
Nei prossimi anni il Trentino si candida a diventare un’importante top wine destination italiana. E per farlo, oltre che sull’indiscussa eccellenza delle produzioni vinicole, intende puntare sulle più importanti manifestazioni enologiche che le celebrano. Eventi dedicati ai vini rappresentativi dei diversi territori che spesso vantano una lunga tradizione e che meritano di essere conosciuti dal grande pubblico, non solo a livello locale ma nazionale.
Ecco perché la Provincia Autonoma di Trento e Trentino Marketing hanno scelto di dedicare un appuntamento di approfondimento sul tema in occasione della inaugurazione della kermesse enogastronomica Autumnus, in corso fino al 19 ottobre a Trento. Un incontro per presentare il calendario completo delle manifestazioni da aprile ad ottobre 2026 e un focus su ognuna di esse, alla presenza dell’Assessore all’agricoltura, promozione dei prodotti trentini, ambiente, difesa idrogeologica e enti locali Giulia Zanotelli.
Dalla 16° edizione di DiVin Nosiola, manifestazione organizzata dall’Associazione Vignaioli del Vino Santo che si svolgerà in Valle dei Laghi dal 4 al 26 aprile 2026, alla 34° della Mostra del Teroldego, dal 22 al 24 maggio a Mezzocorona, dalla 39° rassegna Müller Thurgau: Vino di Montagna, prevista dal 3 al 5 luglio in Val di Cembra alla 25° edizione de La Vigna Eccellente, che dall’1 al 4 ottobre celebrerà il Marzemino a Isera.
“È giunto il momento di valorizzare pienamente il nostro straordinario patrimonio vinicolo, fatto di paesaggi unici e di produzioni che non solo esprimono un’elevata qualità, ma raccontano anche una storia ricca di tradizione e identità – commenta l’assessore Zanotelli –. Dopo l’esperienza positiva del Trentodoc Festival, che ha confermato la validità del percorso intrapreso anche sul fronte dell’enoturismo, intendiamo accendere maggiormente i riflettori sulle altre eccellenze enologiche dei nostri territori, dalle varietà autoctone a quelle più rappresentative, per attrarre un numero sempre maggiore di amanti del buon bere e appassionati. L’obiettivo è offrire proposte di alto livello, capaci di coniugare momenti tecnici con esperienze di scoperta e conoscenza del territorio. Per raggiungere questo traguardo è indispensabile costruire e condividere una visione comune, rafforzando la rete tra mondo produttivo e turistico, che devono continuare a dialogare in modo costante e sinergico. In questo percorso è fondamentale il coinvolgimento di tutti gli attori del sistema – dalle Aziende per il Turismo al Consorzio Tutela Vini del Trentino, dalla Strada del Vino e dei Sapori alle Associazioni di categoria – ma anche e soprattutto delle aziende stesse, che rappresentano il cuore pulsante della nostra filiera e il motore della crescita e dell’innovazione del settore”.
A fianco a lei, oltre al padrone di casa Marco Lazzeri, Presidente della Pro Loco di Trento che ha collaborato alla realizzazione di questo appuntamento, i rappresentanti dei comitati organizzatori o delle Apt e Associazioni turistiche di riferimento: il Presidente Associazione Vignaioli del Vino Santo Alessandro Poli, il Presidente della Proloco Mezzocorona Daniele Postal affiancato dalla Direttrice del Consorzio Turistico Piana Rotaliana Königsberg Rosa Roncador, la Presidente dell’Associazione Turistica Val di Cembra ETS Vera Rossi, il Presidente della Cooperativa Casa del Vino della Vallagarina Marco Tonini e il Vicepresidente del Consorzio Vini del Trentino Goffredo Pasolli.
“Crediamo molto in questo progetto e nelle grandi potenzialità che ha il Trentino sul fronte enoturistico – ha commentato Maurizio Rossini, AD di Trentino Marketing – tanto che proprio al mondo del vino abbiamo voluto dedicare la nostra campagna di comunicazione autunnale che vede protagoniste due giovani sorelle produttrici della Valle dei Laghi attraverso uno storytelling intimo ed autentico che ormai da qualche anno caratterizza la nostra promozione”.
Ad impreziosire la presentazione, un menù esclusivo in cui chef internazionali interpretano un prodotto locale attraverso ricette inedite ricche di influenze multiculturali, all’insegna della contaminazione gastronomica. E così, lo chef Laurent Blondin del ristorante Les Tables du Parc di Menton, Costa Azzurra, propone una insalata Waldorf con sedano rapa, mela, broccoli, limone beurre blanc e Olio extravergine di oliva del Garda, da gustare in abbinamento ad un calice di Nosiola della Valle dei Laghi, mentre lo chef Chris Oberammer del Ristorante Tilia di Dobbiaco rilancia con un orzo farro e verza, spuma di formaggio grigio e tartufo nero del Monte Baldo, in abbinata ad un Müller Thurgau della Valle di Cembra. E ancora lo chef Rosario Eufemia del Rifugio Gigante Baranci di San Candido realizza un filetto di salmerino su ragu di verza e castagne, da affiancare ad un Marzemino della Vallagarina, e lo chef Patrick Giraux del ristorante L’Orée du bois un bue brasato al Teroldego Rotaliano con verdure dell’orto arrosto da gustare, ovviamente, con il principe dei vini rossi trentini.