Cima Scarpacò
Trekking • Madonna di Campiglio, Pinzolo e Val Rendena
Cima Scarpacò
<p> Un trekking poco frequentato e piuttosto impegnativo ma che ripaga ampiamente le fatiche dell'escursionista con un paesaggio e panorami di rara bellezza.</p> <p> </p>
Il percorso a Cima Scarpacò è un trekking “grandioso” che si svolge in ambiente straordinario, maestoso e selvaggio, immerso fra guglie granitiche e laghetti alpini di rara bellezza. L’itinerario, dal marcato carattere esplorativo, risulta contrassegnato da segnavia solo in minima parte e, trovandosi al di fuori delle principali rotte escursionistiche, risulta estremamente solitario e particolarmente affascinante. Difficilmente si incontrano altri escursionisti (tenete conto che il libro di vetta è ancora quello originale del 1952 e le “firme di vetta” non sono ancora arrivate a metà!). Si cammina su depositi morenici, terriccio e sfasciumi lungo una traccia segnalata da radi ometti di pietra, che fungono da segnavia. Il percorso, benché abbia un dislivello “normale”, risulta assai faticoso in quanto spesso si cammina fra morene accidentate. Nel ritorno, fra il Lago di Scarpacò e l'innesto con il sentiero 216 si affronta un deposito morenico particolarmente ostico, lungo e faticoso, che nulla toglie però alla bellezza del percorso. Se non si dispone dell'allenamento per raggiungere la cima risulta comunque di grande pregio l'effettuazione del solo anello che collega la Valle del Lago della Vedretta con la Valle del Lago di Scarpacò passando per il Passo delle Marmotte.