Danzare a monte - Ripensare la valle
Passeggiata esplorativa e immersiva per accogliere la natura in tutte le sue forme con raccolta piante protagoniste della cianotipia.
Passeggiata esplorativa e immersiva per accogliere la natura in tutte le sue forme con raccolta piante protagoniste della cianotipia.
Un laboratorio immersivo che offre ai partecipanti un’esperienza diretta della natura invitandoli a mettere in discussione e superare le classificazioni imposte alle piante e agli ecosistemi, favorendo una visione più fluida e organica.
La prima parte del laboratorio prevede una camminata meditativa in natura guidata da Maria Lombardi. Successivamente si darà una restituzione delle sensazioni corporee esplorate durante la camminata attraverso un laboratorio di cianotipia curato da Stefania Rossi, con l’intento di portare i partecipanti alla scoperta di un paesaggio esteriore e interiore dove è la natura stessa ad ispirarci e a scrivere con la luce creando immagini evocative dall’inconfondibile colore blu.
COS’E’ LA CIANOTIPIA? Un’antica tecnica di stampa fotografica scoperta nel 1842 dallo scienziato inglese Herschel che usa due sali di ferro che mescolati insieme diventano sensibili alla luce solare.
RIPENSARE LA VALLE
Riflessioni partecipate per relazionarsi ai paesaggi in evoluzione in collaborazione con R.A.M. Residenza Artistica Montana
luogo: Baito, via Lusia 13
ore: 17.15 dibattito coordinato da Francesco Cestari, con Lorenzo Angeli, Massimiliano Gabrielli, Cristina Gallizioli e Marco Ferrari di AIDEL.
A seguire aperitivo a cura di R.A.M. e musica di Fleimstaler The party folk band
Francesco Cestari di R.A.M. conduce e coinvolge i partecipanti in un dibattito in quota a partire dal titolo della V edizione di Danzare A Monte, paesaggi in transito. Ogni anno durante l’estate e l’inverno le valli di Fiemme e Fassa diventano luoghi di transito per turisti, luoghi di passaggio obbligati per chi viaggia da un paese all’altro; le loro montagne sono un antico simbolo di confine, luoghi di scambio e di transculturalità permeabili a chi li attraversa, in continuo mutamento, da sempre. Inoltre negli ultimi anni con l’innalzamento delle temperature, dopo Vaia e l’invasione del bostrico, i paesaggi d’eccellenza delle valli stanno attraversando un evidente cambiamento fisico-geografico. Come abitare questi luoghi in transizione tra passato, presente e futuro, tradizione, contemporaneità e un’idea di sviluppo sostenibile?
Partecipano al dibattito Massimiliano Gabrielli, vicescario e regolano di Predazzo della Magnifica Comunità di Fiemme, coordinatore dell’area Foreste della Regola Feudale e accompagnatore di media montagna, Lorenzo Angeli, ricercatore del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’informazione dell’università di Trento, Cristina Gallizioli e Marco Ferrari di AIDEL, duo di architettura con base a Trento che lavora sui temi di materialità ed esperienza fisica dello spazio con un approccio sia tattile che concettuale.