LE SUGGESTIONI DEI MUSEI PER I WEEKEND D’INVERNO

Caravaggio e Boldini, le due nuove mostre proposte al MART. Alle Gallerie di Piedicastello uno sguardo sulla percezione della montagna trentina dalla sua prima scoperta ai giorni nostri. La mostra Tree Time, al Muse, dà voce ai linguaggi dell’arte per una nuova visione, gestione e cura degli alberi e dei boschi

LE SUGGESTIONI DEI MUSEI PER I WEEKEND D’INVERNO #1
LE SUGGESTIONI DEI MUSEI PER I WEEKEND D’INVERNO #1
LE SUGGESTIONI DEI MUSEI PER I WEEKEND D’INVERNO #2
LE SUGGESTIONI DEI MUSEI PER I WEEKEND D’INVERNO #2
LE SUGGESTIONI DEI MUSEI PER I WEEKEND D’INVERNO #3
LE SUGGESTIONI DEI MUSEI PER I WEEKEND D’INVERNO #3
LE SUGGESTIONI DEI MUSEI PER I WEEKEND D’INVERNO #4
LE SUGGESTIONI DEI MUSEI PER I WEEKEND D’INVERNO #4
LE SUGGESTIONI DEI MUSEI PER I WEEKEND D’INVERNO #5
LE SUGGESTIONI DEI MUSEI PER I WEEKEND D’INVERNO #5

In ogni stagione il lato artistico del Trentino si svela grazie ai musei sul territorio dove è possibile scoprire il grande patrimonio culturale e architettonico conservato nelle loro sale e proposto nei percorsi espositivi tra mostre temporanee e collezioni permanenti che attraversano la storia dell’arte italiana e internazionale.

MART – Rovereto

Caravaggio il contemporaneo

Il rapporto tra antico e contemporaneo è al centro dell’indagine della nuova stagione del Mart di Rovereto, programmata dal Presidente Vittorio Sgarbi. Fino al 14 febbraio 2021 l’attesa mostra Caravaggio. Il contemporaneo offre ai visitatori l’opportunità di contemplare il Seppellimento di Santa Lucia, la più antica opera siciliana di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, normalmente collocata a Siracusa, nella Chiesa di Santa Lucia alla Badia. Si tratta della tela imponente di un Caravaggio ormai maturo, ossessionato dall’idea della decapitazione, maestro nella regia di composizioni articolate in dipinti sempre più silenti e spirituali. La sua forza espressiva emerge soprattutto attraverso i rapporti tra personaggi e spazio scenografico, dalla tensione conferita grazie a una luce guizzante e dalla materialità della tela e del colore. Nelle mura sullo sfondo della scena, che occupano quasi i due terzi del dipinto senza nessuna figura, si percepisce il senso della forma che si sgretola, della forma che diventa “non-forma”, nella quale lo spettatore contemporaneo può individuare un effetto espressivo accostabile all’Informale.

Nell'esposizione del Mart il capolavoro di Caravaggio si sdoppia: come in un gioco di specchi, le opere esposte sono due. Una è l'originale, l'altra una fedelissima replica realizzata con tecnologie rivoluzionarie da Factum Arte e Factum Fondazione. Il "vero" Seppellimento sarà esposto al Mart fino al 4 dicembre, poi farà ritorno a Siracusa dove è atteso per i festeggiamenti della Patrona della città, il 13 dicembre.

Attraverso la proposta di diversi livelli di dialogo possibili, la mostra sottolinea, ancora una volta, l’attualità spirituale di Caravaggio. Il capolavoro seicentesco si riverbera in una selezione di opere e fotografie contemporanee. Seguendo liaisons concettuali, il Mart propone un confronto tra questo capolavoro e una selezione di opere del grande maestro dell’Informale italiano: Alberto Burri. In un continuo rimando tra immagini, simboli e affinità, completano la mostra il grande dipinto I naufraghi (1934) di Cagnaccio di San Pietro, le opere dell’artista Nicola Verlato e del fotografo Massimo Siragusa. L’ultima corrispondenza proposta dalla mostra è quella tra Caravaggio e Pier Paolo Pasolini. Come hanno postulato numerosi studi e dibattiti, il realismo caravaggesco si incarna nel Novecento nella figura di Pier Paolo Pasolini. Le affinità tra i due emergono nelle rispettive vite, segnate da scandali, cesure, eresie, problemi con la giustizia e da morti violente e premature. Il confronto Caravaggio-Pasolini è approfondito da una consonanza che ruota attorno al tema del martirio, con il quale la mostra si apre e si chiude. Da quello della Santa a quello di Pasolini. È infatti possibile leggere il delitto Pasolini, su cui l’Italia deve ancora far luce, come un martirio contemporaneo per i suoi moventi, per l’efferatezza e per la crudeltà.

Giovanni Boldini. Il piacere

A partire dal 14 novembre il palinsesto espositivo del Mart si arricchisce della straordinaria mostra Giovanni Boldini. Il piacere. Fino al 28 febbraio 2021, il percorso espositivo presenta oltre 150 opere provenienti da collezioni pubbliche e private, molte delle quali appartenenti al patrimonio del Museo Boldini di Ferrara, chiuso al pubblico dopo il tragico terremoto del 2012.

Affermatosi come uno dei più celebri ritrattisti della Belle Époque, Boldini coglie, grazie al suo straordinario virtuosismo tecnico, l’essenza di un ambiente sfolgorante, di cui è uno dei celebri protagonisti. Nei ritratti di intellettuali, nobildonne e attrici incontrati nei salotti mondani della Parigi fin de siècle, rivive il fascino di una società raffinata ed elegante e di una femminilità “suprema e irresistibile”, come scrivono i cronisti dell’epoca. I dipinti di Boldini delineano e contribuiscono a definire lo stile, le tendenze e i canoni estetici della Ville Lumière, indiscussa capitale europea.

Nella mostra del Mart l’attività dell’artista viene ricostruita nella sua completezza attraverso un ricco percorso cronologico, che lascia spazio all’approfondimento di alcuni temi e relazioni che hanno segnato la carriera del maestro italiano. In particolare, verranno analizzati i rapporti con il poeta Gabriele D’Annunzio, attraverso figure di comuni muse ispiratrici come la Marchesa Casati, eccentrica e seducente femme fatale.
www.mart.trento.it

MUSE - Trento

Tree Time. Arte e scienza per una nuova alleanza con la natura

Dal 31 ottobre al 30 maggio 2021 la mostra Tree Time, un’idea e progetto espositivo del Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” di Torino, dà voce ai linguaggi dell’arte per una nuova visione, gestione e cura degli alberi, dei boschi e delle foreste.

Venti artisti italiani e internazionali contemporanei e una selezione di documenti dalle collezioni del Museomontagna e della Biblioteca Nazionale del Club Alpino Italiano affrontano il tema degli alberi secondo una narrazione di impianto storico-scientifico: un’esperienza originale per osservare, comprendere e riconfigurare la nostra relazione con l’universo vegetale.

Gli alberi sono i più grandi alleati per il mantenimento degli equilibri climatici e atmosferici del pianeta, ricoprono quasi il 30% della superficie terrestre e molti formano ecosistemi complessi e affascinanti: le foreste. Il deteriorarsi delle loro condizioni si riflette inevitabilmente anche sulla qualità della nostra vita, esponendoci a condizioni ogni giorno più insicure e imprevedibili. In risposta, sta emergendo una nuova presa di coscienza dell’impatto che l’interferenza umana esercita sugli ecosistemi naturali e la necessità urgente di ricostruire forme di coesistenza sostenibili.

Dal 14 novembre visita guidata ogni sabato, domenica e festivi, ad ore 16. Prenotazione consigliata 0461 270311. www.muse.it

Fondazione Museo storico del Trentino - Trento

Sguardi sulla montagna. Verso i 150 anni della SAT (1872 – 2022)

Il percorso espositivo, allestito a Le Gallerie di Piedicastello dalla Fondazione Museo storico del Trentino in collaborazione con la SAT, la Società degli Alpinisti Tridentini che nel 2022 celebrerà i 150 di fondazione, pone al centro della narrazione la pluralità delle rappresentazioni riguardanti l’andare, il conquistare e il vivere la montagna. E soprattutto vuole raccontare come è stata percepita la montagna in Trentino dalla seconda metà dell'800 ai giorni nostri, perché non esiste una sola montagna, ma tante montagne a seconda della prospettiva dalla quale la si osserva. In questo senso, l’iniziativa intende raccontare non soltanto una storia di territorio, ma promuovere una visione culturale che renda più consapevoli e responsabili le comunità e i singoli, a partire dalle nuove generazioni. Coerentemente con la tipologia dello spazio espositivo la mostra ha carattere immersivo e consente di valorizzare i materiali anche da un punto di vista scenografico: fotografie d'epoca, cartoline, materiali filmici, manifesti pubblicitari e oggetti. Visitabile fino al 7 febbraio 2021 la mostra si articola in 10 postazioni tematiche che ripercorrono, mediante una serie di sguardi, alcune delle principali modalità con cui è stato percepito e vissuto l’ambiente alpino nel passaggio dalla modernità alla contemporaneità. Si inizia dagli sguardi di alcuni grandi alpinisti, fotografi e viaggiatori, che, per primi, guardarono alle montagne del Trentino come a un terreno da scalare e da fotografare. Emergono, in queste postazioni, l'avventura dei primi alpinisti vittoriani, la volontà di conquista della vetta, la nascita della SAT e i suoi legami con i fotografi del Trentino, le tendenze irredentistiche e le questioni di confine, la costruzione dei primi rifugi, la nascita del turismo, lo scoppio della guerra e il tema della ricostruzione.

Altre postazioni, partendo dall’opera dei fratelli Pedrotti, utilizzano invece il linguaggio audiovisivo per raccontare i cambiamenti del dopoguerra insieme alle diverse percezioni della montagna. In queste sezioni, vengono inoltre raffigurate le grandi imprese alpinistiche del dopoguerra, la ricerca della difficoltà estrema in montagna e altre tematiche centrali per la comprensione del rapporto tra l'uomo e l'ambiente alpino. Il percorso espositivo si chiude con la postazione finale, per riflettere sul significato del 150° anniversario della SAT che sarà celebrato nel 2022. La prenotazione è obbligatoria per i gruppi. prenotazioni@museostorico.it - 0461/944888 www.museostorico.it



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