PROGRAMMA E SCHEDE ARTISTI

Festival di musica in quota. Edizione 2019

PROGRAMMA E SCHEDE ARTISTI #1
PROGRAMMA E SCHEDE ARTISTI #1
PROGRAMMA E SCHEDE ARTISTI #2
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PROGRAMMA E SCHEDE ARTISTI #3
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PROGRAMMA E SCHEDE ARTISTI #4
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PROGRAMMA E SCHEDE ARTISTI #5
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PROGRAMMA E SCHEDE ARTISTI #6
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PROGRAMMA E SCHEDE ARTISTI #7
PROGRAMMA E SCHEDE ARTISTI #7
PROGRAMMA E SCHEDE ARTISTI #8
PROGRAMMA E SCHEDE ARTISTI #8

Musica classica

28-29-30.6

Val di Fassa

Trekking
Gruppo del Catinaccio e Gruppo del Sassolungo

Avi Avital, Giovanni Sollima

Sui sentieri con il carisma e la passione di due fuoriclasse della musica

Giovanni Sollima è artista poliedrico. Ha calcato palcoscenici di tutto il mondo mettendosi alla prova col cinema, il teatro, la televisione e la danza. È stato già ospite de I Suoni delle Dolomiti, ma questa volta, lui e il suo violoncello, affrontano l'esperienza forse più completa del Festival con una tre giorni di rocce e suoni. Al suo fianco Avi Avital, primo solista di mandolino a essere nominato per un Grammy Award, che ha la forza innovativa e il carisma di pochi grandi fuoriclasse. Grazie a lui il XXI secolo è tornato a produrre musica per uno strumento come il mandolino – oltre cento le composizioni contemporanee scritte per lui – e il pubblico è tornato ad appassionarsi come non accadeva da molto tempo a questa parte.

 

Musica classica

30.6 h 12

Val di Fassa

Rifugio Micheluzzi, Gruppo del Sassolungo

Avi Avital, Giovanni Sollima

Grandi innovatori per esplorare con violoncello e mandolino i suoni del XXI secolo

Nato a Be'er Sheva, nel Sud di Israele, Avi Avital ha iniziato a studiare mandolino all'età di otto anni unendosi ben presto all'orchestra diretta dal violinista russo Simche Nathanson. Si è diplomato all'Accademia musicale di Gerusalemme e al Conservatorio Cesare Pollini di Padova. Nel 2007 ha vinto, primo mandolinista nella storia, il prestigioso Concorso Aviv di Israele. Da allora è diventato artista esclusivo Deutsche Grammophon e ha collaborato con le più importanti orchestre al mondo – Chicago Symphony, Deutsches Symphonie Orchester Berlin - ed è tra i più richiesti nei circuiti dei festival internazionali.

Giovanni Sollima, violoncellista di fama internazionale e compositore italiano tra i più eseguiti al mondo. Ha collaborato con musicisti come Gidon Kremer, Viktoria Mullova, Mario Brunello, si è esibito in orchestre come quella del Teatro della Scala, quella di Santa Cecilia o la Chicago Symphony Orhestra, ma con la sua grande creatività non ha mancato di mettersi in gioco nei più diversi ambiti incrociando il genio di Patti Smith, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Peter Greenaway, John Turturro.

 

Musica classica

7.7 h 12
San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi

Rifugio Rosetta Giovanni Pedrotti, Pale di San Martino

I Corni della Scala e Italian Horn Ensemble

Versatilità ed energia in quota con “il cuore” pulsante di un'orchestra

Il grande compositore romantico Robert Schumann pensava i corni e il loro suono al centro di quell'universo in miniatura che è un'orchestra sinfonica. Provengono da Orchestra della Scala, Accademia della Scala e dall’Orchestra Teatro Regio di Torino e dalla Filarmonica di Milano i musicisti che hanno dato vita alla straordinaria esperienza di questo ensemble. Era il 2008 e da allora questi undici musicisti diretti da Angelo Sormani si dedicano a far conoscere la bellezza timbrica e la versatilità di questo strumento al grande pubblico con una intensa attività concertistica – in parte in favore di associazioni umanitarie ed enti no profit – e un repertorio che va dalla classica alla musica popolare passando per ritmi sudamericani e colonne sonore per film.

 

Musica Folk

14.7 h 12

Val di Fiemme

Malga Canvere, Gruppo Viezzena – Bocche

Alasdair Fraser, Natalie Haas

Tra musica classica e tradizione folk irlandese, magiche sintonie e danze senza tempo

Fraser e Hass sono l'esempio di come due straordinarie avventure artistiche trovino una nuova pienezza grazie all'incontro. Lo chiamano il “Michael Jordan of scottish fiddling” per la sua bravura con il violino e Alasdair Fraser ha reso onore al soprannome con una carriera trentennale di concerti, premi, partecipazioni a show televisivi, programmi radiofonici e a colonne sonore di film come “Titanic” o “L'ultimo dei Mohicani”. Natalie Haas dopo una formazione dedicata alla musica classica - si è diplomata alla Juilliard School of Music - ha iniziato a occuparsi con passione e successo di musica folk tanto da diventare una delle più ricercate violoncelliste di questo genere musicale e collaborando con supergruppi irlandesi come Solas and Altan, Liz Carroll e altri.

L'incontro è il coronamento di un sogno per Fraser proprio perché il violoncello rappresentava storicamente la linea ritmica della musica da ballo scozzese. Negli ultimi diciotto anni questo duo ha letteralmente incantato il mondo, suonando con gioia ed energia e intendendosi alla perfezione.

 

Musica Classica

20.7 h 6

Val di Fassa

L’Alba delle Dolomiti

Col Margherita, Passo San Pellegrino, Gruppo Lusia – Bocche

E intanto si suona

da un’idea di Mario Brunello e Alessandro Baricco

con una composizione inedita di Giovanni Sollima

con Neri Marcorè, Marco Rizzi, Regis Bringolf, Danilo Rossi, Mario Brunello, Florian Berner, Gabriele Ragghianti, Ivano Battiston, Signum Saxophone Quartet

musiche di Malek Jandali, Arisha Samsamina

testo di Eleonora Sottili e Emiliano Poddi per la Scuola Holden

Progetto Speciale

Un viaggio lungo un secolo: la musica si confronta con la guerra, l’umanità con le barbarie

“E intanto si suona” è racconto corale e orchestrale, è viaggio nella memoria e sguardo attento sul nostro presente. Al centro la musica, la guerra, la pace, il silenzio, le piccole e grandi forme di resistenza contro la barbarie. E ancora la sconfitta e la rinascita. Un viaggio nel Secolo breve dall'inizio del Novecento fino ai giorni nostri attraverso le parole che il soldato Alessandro Silvestri ha affidato ai suoi diari. La musica è stata per lui ancora di salvezza nella bestialità della guerra e qui diventa occasione per seguire vicende personali, per muoversi tra parole e suoni e per tornare, o meglio andare, là dove la parola guerra non è un semplice ricordo ma è ancora drammatica realtà. Là dove la musica si confonde ancora con il rumore assordante di spari ed esplosioni. A rendere possibile tutto questo un incredibile gruppo di famosi musicisti e attori e musiche straordinarie come quella di Giovanni Sollima dal titolo “Diaspora” espressamente composta per questo progetto.

 

Musica Classica

28.7 h 12

Val di Non

Malga Flavona, Gruppo di Brenta

Septura Brass

Human Nature

La musica sempre nuova di un magico settetto d'ottoni

Vengono dalla London Symphony, dalla Philharmonia, dalla Royal Philarmonic, dalla BBC Symphony, dalla Basilea Symphony e dall'Aurora Orchestra dove ricoprono i ruoli principali negli ottoni e insieme hanno dato via a Septura. Un progetto ambizioso che mira a ridefinire la musica da camera con trascrizioni, arrangiamenti e nuove commistioni per i loro strumenti.

Non hanno paura di avventurarsi tra diverse tradizioni o confrontarsi con la musica di grandi compositori dal russo Pëtr Il'ič Čajkovskij di cui propongono Suite from “Swan Lake” a Claude Debussy che invece scelgono per i suoi “Preludes”. Con uno sguardo alla rivoluzione del jazz e del cinema ecco infine anche George Gershwin e il suo “An American in Paris”.

La stampa ha elogiato ogni loro lavoro, la Royal Academy of Music di Londra li ospita come ensemble in residence, l'etichetta Naxos è impegnata nella registrazione di 10 album mentre le loro tournée si sono via via allargate a Svizzera, Germania, Stati Uniti, Nuova Zelanda e Giappone, portando ovunque una contagiosa passione per il suono unico ed espressivo del settetto per ottoni.

 

Musica classica

4.8 h 12
Val di Fiemme
Laghi di Bombasèl, Gruppo del Lagorai
Vilde Frang, Nicolas Altstaedt

Violino e violoncello: quando il talento vola in alto

Due stelle del firmamento musicale contemporaneo, una violinista e un violoncellista entrambi premiati giovanissimi con il prestigioso Credit Suisse Young Artist Award. Nell'incantevole paesaggio del Lagorai, tra laghetti, prati e rocce punteggiate di licheni, ci si muoverà in un programma a cavallo tra due secoli dal Bach della Suite n. 5 in do minore per violoncello solo alla Sonata n. 5 del compositore belga Eugène Ysaÿe per concludere con la complessa figura di Zoltán Kodály, ungherese, compositore e anche linguista, filosofo, etnomusicologo ed educatore.

Nata nel 1986 in Norvegia, Vilde Frang ha debuttato a soli 12 anni con la Oslo Philarmonic Orchestra e poi ha studiato ad Amburgo e a Kronberg. Molte e prestigiose le istituzioni musicali con cui ha collaborato dai Wiener Philarmoniker alla London Philarmonic, dalla St Petersburg Philarmonic all'Orchestre de Paris e molte altre oltre ad aggiudicarsi numerosi premi per le incisioni discografiche. Viene invece dalla Germania Nicolas Altstaedt ed è considerato uno dei musicisti più creativi e versatili del panorama attuale. Al momento è Artist in Residence alla NDR Elbphilarmonie di Amburgo, si è esibito regolarmente con artisti e importanti orchestre. Nel 2012 Gidon Kremer l'ha scelto come suo successore per la direzione artistica del Festival di Lockehaus, mentre nel 2014 Adam Fischer gli ha proposto quella della Haydn Philarmonie.

 

Jazz

7.8 h 12

Val di Fassa

Buffaure, Colac Buffaure

Joscho Stephan Trio

Pura energia e libertà con la stella del gipsy-jazz

Dopo l'acclamato debutto “Swinging Strings”, nominato CD del mese dalla rivista americana Guitar Player, e i primi quattro album, Joscho Stephan si è fatto strada nell'illustre circolo dei migliori musicisti di Gipsy Swing, lo stile nato negli anni Trenta grazie al genio del chitarrista jazz Django Reinhardt. E proprio quella musica è alla base del percorso del chitarrista tedesco che però riesce a volgere verso strade nuove portandola al massimo livello. Un talento riconosciuto dai tanti che hanno incrociato con lui gli strumenti sul palcoscenico da Paquito de Rivera a James Carter, da Charlie Mariano a Grady Tate e ribadito in tour e festival che hanno toccato Australia, Slovenia, Francia, Polonia, Regno Unito e Italia.

 

Musica classica

21.8 h 12
Val di Fiemme

Località La Porta, Gruppo Cornacci – Monte Agnello

Quintetto di Fiati dell'Accademia di Santa Cecilia e della Royal Concertgebouw Orkest

Da Rossini a Nino Rota, il respiro della musica in quota

Flauto, oboe, clarinetto, fagotto e corno. Il quintetto di fiati è equivalente per importanza al quartetto d'archi e per i fiati è la formazione più completa a livello sonoro e di repertorio. Ne danno prova i musicisti tutti italiani di questo quintetto che in passato hanno collaborato con orchestre come quella del Teatro della Scala di Milano, la Lucerne Festival Orchestra, l'Orchestre National de France o la Mahler Chamber Orchestra. L'idea alla base dell'avventura che unisce Andrea Oliva, Francesco di Rosa, Calogero Palermo, Andrea Zucco e Guglielmo Pellarin è di ricreare da un lato tutta la ricchezza dei timbri orchestrali e dall'altro lasciare spazio alle forti personalità individuali muovendosi tra epoche e generi diversi come l'opera della tradizione italiana di Gioachino Rossini – da “L'Italiana in Algeri” e “La Cenerentola” fino al più noto “Barbiere di Siviglia” - e quella di Gershwin con “Porgy and Bess”. Non mancheranno nemmeno le note del sognante, sorprendente e prolifico Nino Rota senza il quale il cinema italiano sarebbe stato ben diverso.

 

Musica Classica

28.8 h 12

Val di Fassa

Rifugio Antermoia, Gruppo del Catinaccio

Lorenza Borrani, Riikka Repo, Ursina Braun, Carla Maria Rodrigues, Mats Zetterqvist

Archi senza confini là dove la montagna si fa essenza

Mozart e Brahms sono gli autori con cui si confronta ai Suoni questo progetto decisamente internazionale che unisce musicisti provenienti da Italia, Svizzera, Svezia, Gran Bretagna a partire dalla violinista Lorenza Borrani che dopo essersi formata alla Scuola di Musica di Fiesole e al Conservatorio di Firenze ha seguito un percorso che l'ha portata prima a esibirsi in importanti orchestre del mondo e quindi a fondare nel 2007 il laboratorio di studio per musicisti professionisti Spira Mirabilis. Anche la svizzera Ursina Braun è entrata a far parte del progetto Spira Mirabilis dopo aver suonato il violoncello sin dall'età di 6 anni ed aver vinto premi come la medaglia d'oro al concorso “Mainardi” del Mozarteum di Salisburgo. Vengono invece dalla Svezia Riikka Reppo e Mats Zetterqvist. La prima è una appassionata e raffinata musicista da camera, attualmente co-viola principale dell'Orchestra Sinfonica della Radio Svedese e membro della Chamber Orchestra of Europe. Il secondo si è unito all'istituzione musicale europea nel 1994 come guest leader e poi dal 2009 al 2017 come secondo violino principale. Si è invece formata alla Yehudi Menuhin School Carla Maria Rodrigues che ora vive negli USA dove è viola principale della San Francisco Opera.

 

Opera

31.8 h 12
Val di Non

Pian della Nana, Malga Tassulla, Gruppo di Brenta
Musica a Palazzo

Massimo Cagnin, Eugenio Leggiadri Gallani, Lara Matteini, Gabriele Nani

Giovanni Dal Missier, Nicola Fregonese, Federico Furlanetto, Patrick Monticoli

Regia di Patrizia Di Paolo

Il Barbiere di Siviglia

Grande opera per teatro naturale a un passo dal cielo

Nato nel 2005 per diffondere ed ampliare la conoscenza dell'opera, l'Ensemble a Palazzo si propone anche di portare questo genere musicale fuori dai teatri. Non ci poteva essere sfida più entusiasmante di questa, ossia un palcoscenico naturale a duemila metri di quota, sul quale annullare come è loro consuetudine la differenza tra artisti, musicisti e pubblico, giocando sull'interazione e offrendo allo spettatore l'emozione di essere e di sentirsi dentro l'opera.

Dopo una tournée negli Stati Uniti, Musica a Palazzo ha messo in scena La traviata al 41° Festival Internazionale di Brighton entusiasmando il pubblico e aggiudicandosi il premio della stampa The Argus Angel Award, mentre recentemente ha portato proprio Il barbiere di Siviglia al festival di Potsdam in Germania.

 

World Music

1 – 7.9

I Suoni delle Dolomiti. Campiglio Special Week

Omaggio in musica alle Dolomiti di Brenta

Progetto Speciale

da una idea di Gabriele Mirabassi

Il Brasile a duemila metri. Musicisti, virtuosi, compositori e mostri sacri, tutti insieme per svelare la complessità straordinaria di un Paese che è quasi un continente ed è sintesi unica di culture e sguardi sul mondo. Bossa nova, raffinate armonie, canzone d'autore, samba, Jazz per un viaggio pieno di sorprese.

 

1.9 h 6.30

Pra Castron di Flavona

Mario Brunello, Dimos Goudaroulis, Naomi Berrill, Walter Vestidello, Toninho Ferragutti

Toninho Ferragutti è un esponente di prim'ordine della nuova musica brasiliana. Il suo strumento, la fisarmonica ha una grande importanza soprattutto nella musica del nordest Brasiliano. Figlio d'arte, infatti il padre Pedro Ferragutti era compositore e musicista di sassofono, Toninho ha scelto come strumento di vocazione la fisarmonica collaborando con i maggiori artisti brasiliani e incidendo tredici album nei quali ha dato vita a una personalissima poetica sonora che vive di una fusione tra la ruvida tradizione fisarmonicistica nordestina e le sofisticate ed erudite sonorità urbane paulistane. Tra i riconoscimenti che ha ricevuto si annoverano varie nomination al Grammy Latino, il Tim Award, il premio del Gobernador do Estado de São Paolo e il premio Música Brasileira. Sarà lui ad accompagnare la partenza del trekking dei 4 violoncelli capitanati da Mario Brunello – gli altri sono Dimos Goudaroulis, Naomi Berrill, Walter Vestidello – che nel concerto dell'Alba dialogheranno con l'artista brasiliano creando un mix inusuale tra sonorità d'oltreoceano e musica barocca, tra produzione colta e tradizione popolare, preludio a un percorso di ricerca e approfondimento che durerà tre giorni lungo i sentieri delle Dolomiti di Brenta.

 

2.9 h 21

Madonna di Campiglio

Salone Hofer

Gabriele Mirabassi, Cristina Renzetti, Roberto Taufic

Il fascino della musica brasiliana su musicisti e compositori di tutto il mondo non ha forse la veemenza di altre scene sonore eppure, lavorando silenziosamente conquista sempre gli artisti più aperti ed eclettici. Tra questi anche Gabriele Mirabassi che in trio con gli abituali compagni di viaggio degli ultimi anni presenta un repertorio di canzoni che guarda al lato "agreste" del Brasile e non solo, quello lontano dal mare, meno noto all'estero, ma più amato e sentito dai brasiliani. Nella performance si ritroveranno Milton Nascimento, Dori Caymmi, ma anche Fabrizio de André e perfino riletture di canti alpini e abruzzesi. Gabriele Mirabassi è uno dei massimi virtuosi odierni del clarinetto a livello internazionale. Musicista dalla grande apertura mentale e dalla naturale predisposizione al confronto con altre culture, ha collaborato con figure di spicco del jazz, della world music e della musica classica, ma anche del teatro e della letteratura, come Richard Galliano, Guinga, André Mehmari, Rabih Abou Khalil, Mario Brunello, Gianmaria Testa, Marco Paolini, Erri De Luca.

 

1 – 3.9

Gruppo di Brenta

Trekking

Mario Brunello, Dimos Goudaroulis, Naomi Berrill, Walter Vestidello

Il violoncello ha un posto particolare nella tradizione classica ma ha saputo ricavarsi uno spazio anche in altri contesti come ad esempio la musica folk scozzese e, in Brasile, ha conosciuto una particolare fortuna sia in ambito popolare sia in quello jazz. Non poteva quindi non essere al centro del trekking della Campiglio Special Week.

Protagonisti sono quattro violoncellisti. Anzitutto Mario Brunello che da anni vive il rapporto della musica col mondo nelle sue molteplici espressioni: dal dialogo con gli altri linguaggi creativi alla ricerca di un suono puro, del silenzio e del rapporto con gli spazi della natura incontaminata. Con lui il greco Dimos Goudaroulis che dalla musica classica e in particolare barocca ha poi tracciato percorsi nel jazz e nella musica brasiliana al fianco di artisti come Toninho Ferragutti e Jaques Morelenbaum; la giovane irlandese Naomi Berrill che ha utilizzato il violoncello per esplorare la musica popolare irlandese, per scrivere e produrre testi propri e per confrontarsi anche con nomi importanti del jazz o del cantautorato come Billie Holiday, Nina Simone, Nick Drake. Completa il quartetto Walter Vestidello, violoncellista trevigiano che da lungo tempo si dedica allo studio di musiche del XVI-XVIII secolo, collabora con l’Orchestra Mozart, in cui è stato chiamato a coprire il posto di primo violoncello, e fa parte dei Sonatori de la Gioiosa Marca: anche lui non immune al fascino sottile della musica brasiliana. Nella tre giorni di trekking saranno così esplorate le connessioni tra musica classica e brasiliana, tra compositori barocchi e grandi artisti d'oltreoceano in un affascinate alternarsi tra mondi lontani.

 

3.9 h 12

Camp Centener

Mario Brunello, Dimos Goudaroulis, Naomi Berrill, Walter Vestidello, Jaques Morelenbaum, Lula Galvao, Rafael Barata

Decisamente un evento straordinario quello che vede Mario Brunello e gli altri tre violoncellisti al termine della tre giorni di trekking incontrare Jaques Morelenbaum, attualmente tra i più importanti testimonial della musica brasiliana nel mondo. Un momento in cui i violoncelli si presteranno alle avventure sonore di Morelenbaum e compagni e in cui, in un percorso al contrario, sarà il combo brasiliano a immergersi nella musica classica e barocca.

Virtuoso del violoncello e grandissimo arrangiatore, Morelenbaum è un personaggio che attraversa la storia della musica brasiliana degli ultimi decenni. Cresciuto musicalmente alla corte del Maestro Tom Jobim ha partecipato alle produzioni musicali dei più grandi artisti nazionali e internazionali come Caetano Veloso, Chico Buarque, Sting, Ryuichi Sakamoto. Si è cimentato con il cinema componendo e producendo assieme a Antonio Pinto la colonna sonora di Central do Brazil. Ha collaborato con importanti istituzioni musicali di varie capitali europee e non ha mai smesso di esplorare i mille rivoli della musica brasiliana. Ai Suoni si esibisce assieme allo storico trio che vede la presenza dello straordinario chitarrista Lula Galvâo e del percussionista Rafael Barata con un programma che ruota intorno alle sofisticate atmosfere della bossa nova, intrise di elementi jazzistici, raffinatezze armoniche e dolcezza melodica.

 

4.9 h 12

Malga Brenta Bassa

Stefano Bollani

Quando si assiste a un concerto di Stefano Bollani si ha solo una certezza: il viaggio che si farà durante l'esibizione sarà tra i più ricchi e turbinosi che si sia mai fatto. Sì perché il pianista milanese, musicista eclettico e geniale, trasforma ogni esibizione in un percorso di esplorazione continua tra le musiche più diverse passando tra generi, cibandosi di arie e maestri, stravolgendo e reinventando suoni e ritmi. Un'esperienza magica e multiforme per quello che oggi uno dei più noti esponenti del movimento jazzistico italiano. Avvicinatosi al pianoforte a sei anni, ha esordito professionalmente a quindici e da allora l'elenco delle collaborazioni di Bollani coincide con quello delle migliori esperienze musicali degli ultimi anni. A partire dalla lunga collaborazione con Enrico Rava fino alle esibizioni come solista con le orchestre sinfoniche di Lipsia, Parigi, della Scala di Milano, di Santa Cecilia di Roma solo per citarne alcune. In mezzo gli incontri con Pat Metheny, Gato Barbieri, Richard Galliano, Lee Konitz, Caetano Veloso, Chick Corea, Phil Woods, Chico Buarque.

 

5.9 h 21

Madonna di Campiglio

PalaCampiglio

Toninho Ferragutti “solo”

Monica Salmaso, Teco Cardoso, Nelson Ayres

Alma Lirica Brasileira

Doppio appuntamento con la musica brasiliana che vede dapprima un “solo” del grande fisarmonicista paulista Toninho Ferragutti e, a seguire, l'esibizione di Monica Dalmaso.

Con lei si entra nel mondo meraviglioso della canzone d'autore Brasiliana, e non ci potrebbe essere compagna di viaggio migliore di quella che è stata definita una “tra le voci più belle e raffinate del Brasile”. La straordinaria padronanza della voce, la scelta sempre ricercatissima del repertorio, unite alla sua carismatica personalità e alla qualità eccelsa dei musicisti che la accompagnano fanno di ogni suo concerto un evento imperdibile. Inizia la sua folgorante carriera nel 1989 debuttando nello spettacolo “O Concílio di Amor” per poi proseguire nel 1995 con il primo album Afro-Sambas cui seguiranno oltre dieci lavori sulla lunga distanza da “Trampolim” (1998) primo album come solista al recente “Caipira” senza contare decine e decine di incisioni e collaborazioni trasversali e l'incontro con i grandi nomi della musica “brasiliana”. Tra questi anche Toninho Ferragutti capace di raccontare con la sua musica le molteplici anime del Brasile muovendosi tra atmosfere popolari e altre più sofisticate e facendole convivere in nuovi orizzonti sonori che gli sono valsi candidature e vittorie dei più prestigiosi premi sudamericani.

 

6.9 ore 17.30

Madonna di Campiglio

Centro Storico

Comunicato Samba

Direzione artistica di Gilson Silveira

Gillson Silveira ha fatto delle percussioni il proprio campo musicale. Originario di Minas Gerais vive da molti anni in Italia dove nel 2005 ha dato vita a Comunicato Samba, un'orchestra che da Torino porta in tutta Italia le esperienze dei gruppi si samba e batucada di strada del Brasile con l'aggiunta di contaminazioni con altri stili e ritmi etnici.

Un evento di grande energia con quindici percussionisti che si muoveranno tra maracatu, samba, congado - ritmi tradizionali del Brasile - e tra altri di estrazione cubana e africana. Il tutto su un ricco set di strumenti, dal surdo al tamborim, passando per repinique, congas, timbas, senza dimenticare l'apporto di sax, tromba e trombone per un evento all'insegna della carica vitale, della festa e del ballo.

 

7.9 h 12

Malga Vagliana, Gruppo di Brenta

Yamandu Costa

Figlio d'arte, della cantante Clari Marcon e del chitarrista e trombettista Algacir Costa, Yamandu Costa si avvicina fin da giovanissimo alla chitarra a sette corde e a soli diciassette anni si guadagna un posto nel mondo della musica come rivelazione della chitarra brasiliana. Oggi è considerato unanimemente come lo straordinario interprete di questo strumento, capace di coniugare in modo sorprendente l'assoluto virtuosismo alla profonda emotività.

I riconoscimenti nazionali e internazionali sono numerosi: nel 2010 il suo lavoro “Luz da Aurora” è stato candidato al Grammy Latino, nel 2012 ha vinto a Cuba il Premio Internazionale del Cubadisco con “Mafuá” e una menzione al premio Alba con il lavoro “Lida”. Il suo repertorio spazia dal choro alla samba, fino alla musica della sua terra natale, quel Rio Grande do sul dove la prossimità col confine argentino produce commistioni sonore di grande originalità e fascino. Yamandu si è esibito praticamente in tutto il mondo e collaborando come solista con importanti orchestre sinfoniche come l’Orchestre de Paris e l’Orchestre National de France diretta da Kurt Masur.

 

World Music

5.9 h 12

Val di Fassa

Rifugio Bergvagabunden, Gruppo Costabella – Cima Uomo

Trio in Uno

Finezza sonora, colori e ricchezza per un nuovo capitolo della musica brasiliana

Nato nel 2014 il progetto Trio in uno riunisce i brasiliani Pablo Schinke al violoncello, José Ferreira alla chitarra sette corde e l'italiana Giulia Tamanini al sassofono. Un ensemble ricco di energia e complicità, capace di creare inedite sonorità in un amalgama unico, vigoroso e raffinato che esplora la musica brasiliana a trecentosessanta gradi. Si va da quella popolare all'espressività della classica assieme alle note dei grandi compositori del Brasile come Egberto Gismonti, Sergio Assad, Hermeto Pascoal, Marco Pereira, Radamés Gnattali.

Si sono rivelati al grande pubblico con l'album “Lilas”, subito accolti con entusiasmo dalla critica internazionale e francese, ospitati in numerosi programmi radiofonici e televisivi e impegnati in numerose tournée brasiliane ed europee. Nel 2017 hanno dato vita anche a un progetto assieme a orchestre da camera e sinfoniche intitolato “Trio in Uno e Orchestra”.

 

Musica Classica / World Music

8.9 h 12

Altopiano della Paganella

Rifugio La Montanara, Dolomiti di Brenta

Russian Renaissance

Dalla classica al jazz con gli strumenti della tradizione russa

Questo straordinario combo si è imposto all'attenzione mondiale aggiudicandosi nel 2017 l'M-Prize Chamber Arts Competition negli Stati Uniti. Da allora hanno conquistato il pubblico e la critica con performance indimenticabili che hanno sondato le straordinarie possibilità degli strumenti della tradizione russa - come balalaika, domra o fisarmonica - nell'esplorare ogni genere musicale dal jazz al tango, dal folk alla classica.

I loro concerti sono veri e propri viaggi nel mondo e nell'animo russo così legato da sempre sia alla musica tradizionale sia alla grande musica classica. Quello che fanno i Russian Renaissance è però un passo in avanti ulteriore con una apertura a trecentosessanta gradi verso le più diverse musiche del mondo tanto che ormai, riferendosi al loro lavoro, si parla di “World music with a russian soul”.

 

World Music

11.9 h 12

Val di Fiemme

Passo di Lavazè, Gruppo Corno Nero – Pala Santa

Chesaba

Lungo le rotte dei nuovi suoni africani

Siamo da sempre abituati a semplificare ciò che non conosciamo. E spesso per noi la cultura dell'Africa è praticamente qualcosa di unitario. Eppure è un continente di straordinaria ricchezza e varietà culturale. Ne danno testimonianza i Chesaba con un progetto musicale che è viaggio ed esplorazione di un continente da nord a sud, dalla Costa d'Avorio al Sud Africa. Ne deriva una miscela eclettica ed esplosiva tra suoni di violoncello, kora, n'goni, percussioni, e voci e lingue – quelle di Bambara, Zulu, Sotho, Tswana e altre ancora – che unisce musica tradizionale africana come quella dei griot e nuovi sentieri sonori, jazz e classica. Il successo nel debutto al prestigioso Band on the Wall di Manchester è stato l'inizio di una serie di esibizioni nei più importanti festival come i BBC Proms alla Royal Albert Hall, il Womad Festival o il Manchester Jazz Festival.

 

Musica Folk

14.9 h 12

Val di Fassa

Ciampac, Gruppo della Marmolada

Penguin Cafe

Musica per esploratori di spazi senza confini

Arthur Jeffes è figlio d'arte della scultrice Emily Young e di Simon Jeffes dalla cui mente era nata nel 1974 la Penguin Cafe Orchestra, uno di quei gruppi che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia della musica contemporanea, tant'è che il loro primo album "Music from the Penguin Cafe" - pubblicato dalla Obscure Records di Brian Eno nel 1976 - è da molti considerato un lavoro anticipatore della world music. Proprio Simon Jeffes infatti aveva sviluppato un forte interesse per la musica etcnica e gli stili africani che poi trasmise alla Penguin Cafe Orchestra in quel mix unico di attenzione alla melodia, voglia di sperimentare, approccio ibrido capace di muoversi tra diverse geografie e diverse epoche sonore che si ritrova in tutti i loro album fino alla scomparsa di quello straordinario musicista.

Arthur Jeffes artista e compositore eclettico, pianista interessato alla musica dello spazio tanto da scrivere vari pezzi per il progetto Keplero della NASA, è ora a capo del gruppo Penguin Cafe nato dopo il tributo del 2007 al padre con la formazione dei Penguin Cafe Orchestra. Dopo allora ha rivoluzionato la line up coinvolgendo musicisti come Cass Browne dei Gorillaz, Neil Codlind degli Suede, Oli Langford di Florence and the Machine e Darren Berry di Razorlight. Nei tre album all'attivo mantengono salde le coordinate sonore già segnate dal padre, unendole alle nuove sensibilità di Arthur e compagni. Ne è scaturita una musica avvolgente e a tratti celestiale, sempre curiosa e abile a fare incontrare universi lontani.

 

Canzone d’Autore

15.9 h 12

San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi

Villa Welsperg, Val Canali, Pale di San Martino

Malika Ayane

Note e poesia con la stella della musica italiana

Non c'è dubbio che Malika Ayane sia una delle più belle avventure della musica italiana di questi ultimi anni per la sua straordinaria voce e capacità interpretativa, per il mix intelligente di melodie e aperture alle sonorità internazionali, per aver mantenuto album dopo album una ricerca e una strada che le ha permesso di ricavarsi uno spazio che durerà a lungo tempo nel cuore e nella memoria del pubblico. Lo si è compreso fin da subito, dall'esordio nel 2008 con il lavoro Malika Ayane cui sono seguiti altri quattro fortunati album (Grovigli, Ricreazione, Naïf, Domino), numerosi tour che hanno toccato non solo l'Italia ma anche paesi stranieri e singoli che hanno dominato a lungo le classifiche. Ospite fissa del Festival di Sanremo si è sempre piazzata tra i primi posti e si è aggiudicata per ben due volte – nel 2010 e 2015 – il Premio della Critica. Nel 2016 ha anche esplorato il mondo del musical con Evita, dedicato a Evita Perón, cui è seguito un tour grazie al quale ha portato a teatro circa 70 mila persone. L'ultima e recentissima fatica è l'album Domino con il quale sta ancora una volta incontrando il suo numerosissimo pubblico in tutta Italia.