Mille esperienze tra le pieghe della storia

Manieri, rocche, sedi fortificate, cinte murarie e ruderi, restaurati e aperti al pubblico, raccontano ai viaggiatori le vicende del passato di questa terra. Oltre i ponti levatoi la scoperta di sorprendenti, piccoli e grandi tesori, un importante patrimonio artistico e di memoria del Trentino

Mille esperienze tra le pieghe della storia #1
Mille esperienze tra le pieghe della storia #1
Mille esperienze tra le pieghe della storia #2
Mille esperienze tra le pieghe della storia #2
Mille esperienze tra le pieghe della storia #3
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Mille esperienze tra le pieghe della storia #4
Mille esperienze tra le pieghe della storia #4

Entrare nei saloni arredati da mobili antichi e pregiate stufe di maiolica, un tempo dimora dei potenti Principi Vescovi trentini; passeggiare nelle logge e nei cortili dove venivano accolti i delegati del Sacro Romano Impero e del papato; sedersi sul prato della lizza, teatro di tornei e di sfide fra cavalieri. Oltre la soglia di un castello, in Trentino, ci attendono mille avventure tra storia e leggenda.

Sono 155 i castelli del Trentino. Alcuni sono semplici ruderi che sfidano le stagioni, altri sono dimore private, alcuni sono stati riconvertiti in ristoranti e alberghi, mentre i castelli più monumentali, impreziositi da collezioni e opere d’arte per lo più acquisiti dalla Provincia autonoma di Trento, sono stati resi accessibili al pubblico. Grazie anche ai numerosi interventi di recupero architettonico e conservativo delle strutture, anno dopo anno il Trentino ha creato una vera e propria rete dei castelli oggi visitabili: un circuito che continua ad ampliarsi.

 

Nella storia e nel paesaggio del Trentino

A Trento l'attenzione si concentra sul Castello del Buonconsiglio, monumento storico-artistico di straordinario valore, residenza dei Principi Vescovi di Trento fino al 1803. Famoso per la presenza del “Ciclo dei Mesi” a Torre Aquila, capolavoro del gotico internazionale, per gli affreschi di Dosso Dossi, Romanino e Fogolino e per le ricche collezioni di archeologia, scultura lignea, lapidea, la sezione egizia, la sezione di bronzetti rinascimentali oltre alla ricca pinacoteca.

Castel Beseno, nel cuore della Vallagarina, è il più vasto complesso fortificato del territorio, una possente fortezza di origini medievali. Aperto al pubblico dal martedì alla domenica, tutti i giorni (escluso lunedì) da aprile a novembre, in altri periodi nei weekend. Seguendo il fiume Adige si raggiunge Rovereto, dominata a est dal Castello veneziano, uno dei migliori esempi di fortificazione tardo-medioevale e sede del prestigioso Museo Storico Italiano della Guerra. Proseguendo verso sud si incontra il castello di Avio, di proprietà del Fai. Mura e torri di guardia perfettamente conservate e all’interno un prezioso ciclo di affreschi sulla vita cavalleresca e l’amor cortese. Aperto da fine febbraio a novembre dal mercoledì alla domenica.

Il Castello di Stenico nelle Giudicarie è una fortezza medievale severa e imponente, che sorprendentemente all’interno nasconde decorazioni scultoree e pregevoli affreschi degni di un’elegante residenza. Aperto al pubblico dal martedì alla domenica da aprile a novembre, in altri periodi dell’anno solo sabato e domenica.

Vicino al lago d’Idro, strategicamente arroccato su di uno sperone roccioso a dominio dello specchio d’acqua, Castel San Giovanni di Bondone è il simbolo del prestigio dei Lodrón, proprietari dal XIII al XX secolo.

Nella zona del Garda trentino è possibile visitare Castel Drena, che si innalza sopra l'area delle Marocche di Dro, un'antica frana postglaciale. Dal mastio alto 27 metri si scorge verso sud il Castello di Arco, che si raggiunge percorrendo una delle tre vie che dal centro dell'abitato attraversano gli uliveti fino al Prato della Lizza.

Ancora verso sud si raggiunge Riva del Garda con l’antica Rocca, fortezza sul lago costruita a partire dal 1124, che ospita il MAG, Museo Alto Garda, con le sue tre sezioni, pinacoteca, archeologia e storia.

In Val di Non il punto di riferimento è Castel Thun, monumentale residenza di quella che forse è la più antica famiglia nobile del Trentino, già documentata nel 1050, che ha avuto ben quattro principi vescovi tra Seicento e Settecento. Aperto al pubblico dal martedì alla domenica da marzo a novembre, in altri periodi dell’anno solo sabato e domenica.

Castel Valer nelle vicinanze di Tassullo, è riconoscibile dalla caratteristica torre ottagonale, la più alta del Trentino. Questo maniero con ben nove secoli di vita, abitato ininterrottamente dal 1368 da un'unica famiglia, quella dei Conti Spaur è oggi visitabile su prenotazione nelle giornate di venerdì, sabato, domenica e giorni festivi. Questa proposta si è ulteriormente ampliata con l’apertura al pubblico di Castel Nanno: il maniero innalzato dai Signori d'Enno è uno scrigno di storie e leggende affascinanti che raccontano le vicissitudini storiche del territorio e delle famiglie che lo hanno posseduto fino al 2022 quando è stato acquistato definitivamente dalla Provincia autonoma di Trento.

Dall’estate 2019 è stato riaperto al pubblico anche Castel Belasi. Posto tra i meleti del Comune di Campodenno, affonda le sue radici nel lontano XIII secolo. Le imponenti forme odierne del castello dove spicca il caratteristico mastio pentagonale sono dovute a Pancrazio Khuen Belasi, signore del castello fra gli anni Sessanta del Quattrocento e il 1523. Castel Coredo è un altro edificio storico di grandissimo valore: non ha il profilo classicamente associabile a un maniero, ma la cinta muraria che lo circonda, gli scuri bianchi e rossi e la posizione elevata ne rivelano al primo sguardo le nobili origini.

Nella vicina Val di Sole sono visitabili Castel Caldes, eretto a guardia dei confini occidentali del Principato vescovile di Trento e sintesi di differenti stili architettonici, e Castel San Michele a Ossana, roccaforte di probabile origine longobarda con il possente mastio di 25 metri.

Sono numerosi anche i castelli di proprietà di privati, strutture che non di rado rivivono con una nuova funzione, come ristoranti (Castel Toblino in Valle dei Laghi), alberghi o sedi congressuali (Castello di Pergine con la locanda Ca’stalla e Castel Ivano, entrambi in Valsugana).

Ulteriori informazioni disponibili qui e a questo link