ANTICHI BORGHI DA SCOPRIRE

Sono sei in Trentino le località inserite nell’elenco dei “Borghi più belli d’Italia”: dalle Giudicarie al Garda Trentino, dalla Valle del Chiese alla Val di Fassa e al Primiero sei differenti viaggi alla scoperta di tradizioni, antiche pietre, architetture rurali, segni del sacro e dell’uomo

ANTICHI BORGHI DA SCOPRIRE #1
ANTICHI BORGHI DA SCOPRIRE #1
ANTICHI BORGHI DA SCOPRIRE #2
ANTICHI BORGHI DA SCOPRIRE #2

Natura e storie si incrociano nelle valli del Trentino e per gustare i valori della tradizione la proposta è di andare alla scoperta degli antichi borghi che, tra boschi e vallate, sorgono come fiori spontanei: bellissimi e un po’ nascosti. Appartati tra le montagne, i piccoli borghi storici del Trentino sono inconfondibili con le loro storie, le pietre antiche, i vecchi fienili e un patrimonio di tradizioni che si tramanda dal passato.

Dei sei borghi trentini iscritti nell’elenco dei "Borghi più Belli d'Italia", nelle Giudicarie se ne trovano due, Rango e San Lorenzo – Dorsino, disposti lungo i “Sentieri dei piccoli camminatori”, una serie di itinerari a piedi nel territorio dell'Ecomuseo della Judicaria.

Ai piedi delle Dolomiti di Brenta e a poca distanza dal lago di Molveno, ecco San Lorenzo - Dorsino. Appena fuori dal paese si aprono i percorsi nel Parco naturale Adamello-Brenta, mentre nel borgo si passeggia tra cortili, piazzette e vecchi fienili, palazzi con artistici loggiati nelle sette ville che formano il paese.

Per chi vuole conoscere l’architettura rurale degli antichi borghi trentini, è Rango la meta da visitare. A pochi chilometri dalle Terme di Comano, Rango domina silenziosamente l’altopiano del Bleggio. Portici, cantine, androni, fontane e recinzioni in pietra, vie lastricate ed antiche dimore si osservano nel cuore del borgo, testimone dell’antica vita rurale trentina. Con una breve passeggiata si raggiunge la vicina frazione di Balbido, uno dei “paesi dipinti” del Trentino e dove le facciate di numerose abitazioni sono affrescate da grandi “murales”, opere di artisti nazionali e internazionali ispirate al mondo contadino.

A Canale di Tenno, a un passo dal piccolo lago dalle acque turchesi, si passeggia lungo i viottoli ciottolati tra antichi edifici, archi di pietra, porticati e robuste mura, il tutto a pochi chilometri dal lago di Garda. Canale di Tenno ha conservato l’impostazione originale di borgo medievale e oggi conta appena 50 abitanti, affermandosi come una delle più piccole realtà tra quelle riconosciute dai "Borghi più Belli d'Italia”.

Due sono i borghi più belli nelle Dolomiti trentine, Vigo di Fassa, culla della cultura ladina, e Mezzano in Primiero. È dal piccolo borgo di Vigo (“Vich” in ladino) che al tramonto si ammirano le Dolomiti tingersi di rosa. Vigo conta tante frazioni e tra queste Tamiòn, piccolo nucleo abitato a 4 km dal paese dove, tra le case con gli antichi fienili, c’è una chiesetta dedicata alla Santissima Trinità. Il santuario gotico di Santa Giuliana, intitolato alla patrona della Val di Fassa, è uno dei più antichi della valle e sorge su un luogo di culto preistorico, il castelliere del Ciaslìr.

Ai piedi delle Pale di San Martino ecco Mezzano, con le sue artistiche architetture in legno ed i suoi panorami dolomitici. La sua bellezza non si lega a monumenti o palazzi storici: sono le piccole strade ciottolate, le fontane, tanti piccoli e curati orti e le tradizionali case in legno e pietra a fare di questo borgo la destinazione ideale per una fuga dalla città. E soprattutto le famose cataste di legna artistiche, "Cataste&Canzei", una mostra diffusa tra gli angoli più caratteristici che impreziosisce il borgo.

Bondone, nei pressi del lago d’Idro, è l’ultimo dei borghi trentini - in ordine di tempo - ad essere entrato nell’elenco dei “borghi più belli d’Italia”. Siamo nel comune più meridionale della Valle del Chiese, al confine con la Lombardia, e qui Bondone nasce storicamente come un paese dei carbonai. Ancora oggi le sue vie offrono la tranquillità ed i colori di un dipinto, mentre i dintorni si prestano a piacevoli passeggiate verso la Bocca di Valle, al rifugio Alpo, alla malga e alla Cima Tombea (a 1.947 metri), un "giardino sulle Alpi" per la moltitudine di endemismi floreali, e la vista sul Lago di Garda e sulla Valvestino.

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