GLI SPECCHI DELLE MONTAGNE

In estate l'acqua è l’elemento ideale in cui immergersi ed i laghi del Trentino, tra boschi verdissimi e ambienti naturali intatti, offrono con le loro acque limpide mille occasioni di sport, attività, eventi, ma anche tradizioni da scoprire, atmosfere uniche e sapori pronti a conquistarti

GLI SPECCHI DELLE MONTAGNE  #1
GLI SPECCHI DELLE MONTAGNE #1
GLI SPECCHI DELLE MONTAGNE  #2
GLI SPECCHI DELLE MONTAGNE #2
GLI SPECCHI DELLE MONTAGNE  #3
GLI SPECCHI DELLE MONTAGNE #3
GLI SPECCHI DELLE MONTAGNE  #4
GLI SPECCHI DELLE MONTAGNE #4

Un’oasi naturale circondata dalle Dolomiti di Brenta che sulle sue acque si specchiano: così si presenta il lago di Molveno, gioiello del Parco Naturale Adamello Brenta. Ma non è solo per questa immagine indimenticabile che nel 2018 è stato proclamato per il 5°anno consecutivo “lago più bello d’Italia” da Legambiente e il Touring Club Italiano: a parte il contesto naturale, oggi il lago è considerato anche un esempio di gestione virtuosa del territorio, con livelli altissimi quanto alla qualità dell’acqua, delle spiagge e dei servizi. Lo stesso paese di Molveno, collocato sulla sponda nord del lago, si può fregiare della Bandiera Arancione del Touring Club. Con i suoi 12 ettari di spiaggia, prati all’inglese e numerose aree gioco, per rendere merito ad un vero e proprio lido in montagna. Lo scrittore e poeta Antonio Fogazzaro, frequentatore del lago, lo aveva definito una "preziosa perla in più prezioso scrigno”, e così ancora oggi si presenta, gioiello della natura ed incontaminata oasi di tranquillità.

Per le attività sportive e di outdoor, non lontano dal più grande e famoso lago di Garda, una scelta alternativa ma tutt’altro che di ripiego può essere il lago di Ledro. Collocato un po’ più in quota, a soli 15 km da Riva del Garda, permette di scegliere tra numerose opportunità: sulle acque pulite e limpide del lago, oltre a fare il bagno (nelle calde giornate estive l’acqua raggiunge anche i 24 gradi), si possono praticare la canoa, il windsurf, la vela, il nuoto e la pesca. Per chi al lago invece vuole rilassarsi, ci sono 4 spiagge, tutte pubbliche una delle quali, la spiaggia di Pur che si trova sulla sponda sud del lago, è anche pet friendly, ideale se viaggiate con un animale. Infine, chi ama correre, andare in bici o camminare, può farlo lungo tutto il perimetro del lago: questa è una delle passeggiate più gettonate per bellezza, distanza e dislivello, quasi tutta percorribile su un tracciato sterrato.


Per gli amanti degli sport acquatici che non disdegnano la vacanza relax a misura di famiglia la meta ideale sono i laghi gemelli di Levico e Caldonazzo: soluzione perfetta per chi ama rilassarsi in spiaggia ma anche camminare in mezzo alla natura. In Valsugana, ad appena una ventina di chilometri da Trento, il lago di Caldonazzo è il più grande lago interamente trentino. In estate qui si pratica lo sci nautico (è l’unico lago dell’intera regione in cui è consentito), vela, canoa, sub, nuoto, pesca e windsurf. Per chi ama invece il più totale relax, sulle sponde del vicino lago di Levico ci sono spiagge libere e stabilimenti balneari con aree gioco, adatti a tutta la famiglia, oltre ad un percorso escursionistico che gira tutt’attorno al lago.

Un diamante turchese incastonato nel verde dei boschi: il lago di Tenno è un piacere per gli occhi e l’occasione per esplorare i dintorni, tra storia e gastronomia. Meta ideale per un pic-nic all’aria aperta sulle rive, circondato da boschi, il lago custodisce anche un particolare biotopo su una piccola isola e, per brevi periodi, quando il livello dell’acqua si abbassa, ne emerge anche una seconda, chiamata “Isola dell’86”, poiché è in quell’anno che è stata avvistata per la prima volta. Siamo a 570 metri sul livello del mare ma specialmente prossimi al borgo medievale di Canale di Tenno, uno dei borghi più belli d’Italia, e sede della Casa degli Artisti, dedicata a Giacomo Vittone, pittore adottivo di Canale. In estate, nelle prime due settimane di agosto, qui si tiene anche “Rustico Medioevo”, festival di arti varie che riporta in scena alcuni momenti di vita medievale del borgo. Dal 1211, data in cui abbiamo le prime testimonianze dell'esistenza del paese, ai giorni nostri, Canale di Tenno ha conservato l’impostazione originale, con le due vie principali che si incrociano formando una piazzetta. Intricati viottoli ciottolati, archi e case in pietra completano questo quadro d'altri tempi, che rappresenta anche una golosa opportunità di sosta per pranzo o cena dove assaggiare un must della cucina trentina, la carne salada; prodotta sin dal 1500, incidentalmente per un dazio sulle mandrie imposto dall'allora governo dei principi-vescovi, ancora oggi si produce con il tradizionale sistema di conservazione della carne chiamato "salagione", caratterizzandosi come uno dei salumi con le migliori credenziali nutrizionali, da servire sia cruda, come carpaccio, che cotta.

Il lago di Erdemolo si trova in cima alla Valle dei Mocheni, al limite esatto della soglia dei 2000 m slm. Si tratta di un tipico lago alpino e la sua posizione, a diretto contatto con le cime circostanti, gli conferisce un fascino particolare, al centro di una fitta rete di sentieri che percorrono il massiccio del Gronlait - Fravort e dell'Hoabonti. Oltre alle numerose escursioni estive, questa meta regala l’opportunità di conoscere ed entrare in contatto con un patrimonio unico di storie e tradizioni popolari: Palù del Fersina, con i suoi caratteristici masi con il tetto di scàndole di legno è la sede dell´Istituto Culturale Mòcheno, che studia la storia e le tradizioni dell’etnia mòchena e la singolare lingua tuttora parlata dagli abitanti (un idioma di origine tedesca portato qui dai “Bergknappen”, i minatori bavaresi nel Medioevo). Nei pressi del sentiero che porta al lago di Erdemolo, a 5 km da Palù, c’è anche la miniera museo Graub va Hardimbl, coltivata già nel 1500 e fino al secolo scorso, che merita una visita a sé stante. La miniera, per l’estrazione di pirite, blenda, calcopirite, galena e oro, ha avuto un ruolo importante nell’economia della zona. Al suo interno sono oggi visibili gli scavi effettuati e le diverse tecniche estrattive. Il laghetto alpino, mèta finale del percorso, si rivela infine con la sua inconfondibile forma a cuore, nella conca ove è ubicato, alla base del Pizzo Alto e della Cima del Lago.

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