DALLE GIUDICARIE AL PRIMIERO NUOVE AVVENTURE IN BICI
Dal Lago d’Idro a Pinzolo si può fin d’ora pedalare lungo un unico percorso di 54 km attraverso la Valle del Chiese, Giudicarie e Val Rendena. Ai piedi delle Pale di San Martino, grazie a due nuovi collegamenti, si può salire in e-bike da Fiera di Primiero a San Martino di Castrozza e proseguire fino a Passo Rolle
La rete provinciale dei percorsi ciclopedonali che collegano il Garda alle Dolomiti, promuovendo il Trentino tra le mete europee del cicloturismo, è stata progettata e realizzata ancora negli anni ’90. E ogni anno vengono ideati e inaugurati nuovi tratti che completano e migliorano gli attuali percorsi a disposizione dei residenti e dei cicloturisti, mentre si avvicina il traguardo di un territorio completamente interconnesso dalla viabilità dedicata alle due ruote. Ecco le novità da provare già nelle giornate primaverili.
Pedalando ai piedi delle Pale di San Martino
Nella Valle di Primiero si pedala in una cartolina affascinante dove si ricompongono gli elementi caratteristici del paesaggio di questa valle dolomitica; il torrente Cismòn, i piccoli borghi, i boschi e le Pale di San Martino come spettacolare fondale. E man mano che si procede e cambia la prospettiva è un prevalere di questo o di quello. Il percorso ciclopedonale presenta nella prima parte, da Masi di Imer a Siròr, un tracciato molto facile che corre sul fondovalle, lungo il corso dei torrenti Cismon e Canali. Raggiunta Fiera di Primiero si può percorrere un anello di 4.5 km che collega Transacqua, Tonadico e raggiunge Siror per poi tornare sulla sponda del torrente Cismon fino a Fiera di Primiero. Dall’estate 2020 si è aggiunto un secondo tratto nuovo e tutto da scoprire fra Siror e San Martino di Castrozza dove, inevitabilmente, le pendenze si accentuano, e un’e-bike diventa la miglior soluzione.
Riscaldati i muscoli sui primi 11 km e rifocillati con una sosta al Bicigrill di Siror, si affronta ora il tratto più impegnativo, ma anche più selvaggio: i 9 km che salgono verso San Martino, coprendo un dislivello di 700 m, si sviluppano all’ombra di maestose foreste e delle vette delle Pale: Cima della Madonna, Val di Roda, Rosetta, Cimon della Pala. Questa avventura inizia dalla località Molin, dove è stato realizzato un nuovo Pump Track. Si costeggia ancora il Cismon e si sale fino alla località Logo. Il passaggio più bello ed emozionante di questo percorso è vicino: un ponte sospeso di quasi 60 m sopra la Val della Vecia a 23 m di altezza. Si rimontano ancora alcuni tornanti per raggiungere la località Camoi (possibile deviazione verso Malga Civertaghe) e finalmente ecco San Martino di Castrozza. Chi non ha speso fin qui troppe energie può proseguire su un altro percorso tutto nuovo: sono circa 10 km di sterrato (e 600 m di dislivello) che collegano la zona di Malga Ces al Passo Rolle.
Dal Lago d’Idro alle Dolomiti di Brenta
Un’unica pista ciclabile per collegare il Lago d’Idro alle Dolomiti di Brenta, 54 chilometri per unire la Valle del Chiese nelle Giudicarie e la Val Rendena, un progetto che è prossimo al suo completamento. Oggi la pista ciclopedonale che percorre la Valle del Chiese si sviluppa dalla sponda trentina del Lago d’Idro al confine con la Lombardia fino a Cologna di Pieve di Bono per 19 km. A vigilare questo primo tratto è Castello San Giovanni, il maniero della Famiglia Lodròn da sette secoli arroccato sopra la valle. Tra le località di Darzo, Condino, Cimego, Pieve di Bono, il tracciato corre tra i campi coltivati a granoturco nostrano di Storo, che, una volta macinato, diventa l’oro rosso della valle, una farina da polenta per intenditori che conserva intatte molte proprietà nutritive. Il tratto da Cologna a Creto è in fase di progettazione, mentre il successivo fino ad Agrone è stato realizzato contestualmente alla nuova circonvallazione di Pieve di Bono e aperto nell’estate 2020. Un secondo tratto in fase di progettazione è quello da Agrone a Lardaro di Sella Giudicarie.
Per dare continuità alla ciclabile, in attesa del completamento di questi due tratti, sono stati individuati dei percorsi su viabilità comunale minore e a basso livello di traffico. Da Agrone si percorre la strada comunale Por, bivio Forte Carriola – Lardaro. Da Lardaro la ciclopedonale prosegue fino a Bondo per complessivi 33 km circa passando anche dal piccolo Lago di Roncone.
Qui ha termine il percorso ciclopedonale della Valle del Chiese, ma, sempre sfruttando la viabilità comunale minore, in particolare la strada comunale del Lares fra Bondo e Bolbeno, è possibile raggiungere la zona del Centro Sportivo di Tione (6 km circa) e qui collegarsi alla pista ciclabile della Val Rendena, proseguendo per altri 16 km fino a Pinzolo e Carisolo. Un totale di 54 km di natura.
Approfondimenti
Parco naturale Paneveggio - Pale di San Martino. Insieme alla grande foresta di Paneveggio, alla vicina Val Venegia e ai laghi di Colbricòn, tra i luoghi più iconici di questa area di natura protetta, spicca il gruppo dolomitico delle Pale di San Martino, Patrimonio dell’umanità UNESCO, che si può esplorare grazie ad una estesa rete di sentieri, percorsi attrezzati e vie ferrate e sostando nei numerosi e accoglienti rifugi ai piedi delle grandi pareti teatro di importanti imprese alpinistiche fin dal 1800.
La farina gialla di Storo. Tra i prodotti tipici più noti del Trentino c’è sicuramente la farina gialla di Storo prodotta dal grano "Marano" che viene coltivato rispettando i cicli della natura, senza alcuna forzatura agronomica, e poi macinato nel mulino di Storo in Valle del Chiese.