297 LAGHI
Assieme alle montagne, i laghi sono un elemento importante e quasi identitario del Trentino: ve ne sono infatti ben 297 – quasi il 10 per cento dei 3 mila censiti sulle Alpi. La maggioranza di questi specchi d’acqua è di origine glaciale, e perciò si trova a quote superiori a 1500 metri. I laghi maggiori si collocano sul fondovalle, mentre gli oltre 250 specchi d’acqua più piccoli, formati durante le glaciazioni del Quaternario, si possono scoprire incamminandosi lungo i sentieri in quota. L’incredibile limpidezza delle acque è una qualità comune a tutti, insieme alla tipica forma “a circo”. Un’altra caratteristica comune è il divieto di navigazione a motore e la presenza di una rete di monitoraggio per il controllo diretto della qualità delle acque: i laghi trentini sono considerati a tutti gli effetti una risorsa preziosa da tutelare. Acqua che simboleggia la vita, e che le permette concretamente di manifestarsi e di esistere: piante, fiori, animali e costituiscono una miniera di preziose biodiversità da conservare. In molti laghi trentini, infatti, sostano gli uccelli di passo nel corso delle loro lunghe migrazioni verso i paesi più caldi, altri laghi sono invece inseriti nell’elenco dei biotopi provinciali, microambienti di particolare valore naturalistico e scientifico.
L’ottima salute di cui godono le acque dei laghi trentini e che li rende disponibili ai bagnanti e agli sportivi è riconosciuta con la puntuale assegnazione di numerose “bandiere blu” a diverse spiagge.
I laghi per tuffarsi e navigare a vela
È nei fondovalle che si trovano i laghi di maggior superficie, quelli che offrono refrigerio, spazi attrezzati per il relax, il divertimento e gli sport e in molti casi, proprio sulle sponde, anche attrezzati campeggi. Il più noto è il lago di Garda, il più grande d'Italia e tra i più belli al mondo. Il golfo più a nord, tra Torbole e Riva del Garda, offre condizioni ideali per chi pratica gli sport velici per la presenza di brezze costanti, l’Ora del Garda e il Pelèr, che gonfiano quotidianamente le vele di derive e tavole da surf. Grazie alla presenza di questi venti lungo l’arco dei mesi da marzo a novembre sul Garda si disputano regolarmente regate di livello internazionale. Il campo di regata è a disposizione di tutti, dai velisti più esperti ai neofiti, per allenarsi, perfezionarsi o anche apprendere i primi rudimenti.
A pochi chilometri dalle acque del Garda ecco la Val di Ledro, dove si adagia l'omonimo lago, ideale per una vacanza balneare. Sulle spiagge di Pieve, Mezzolago e Molina si noleggiano barche, pedalò, surf e canoe, ed è possibile anche dedicarsi alla pesca.
Sull'Altopiano della Paganella, il lago di Molveno è il più grande bacino alpino sopra gli 800 metri. Nelle sue acque blu cobalto si riflettono le cime delle Dolomiti di Brenta. Il lido principale di Molveno si estende su dieci ettari di prato inglese attrezzati per lo sport, dal beach volley, al calcetto. L’Ora del Garda che risale la Valle dei Laghi raggiunge anche queste acque dove si possono praticare vela e windsurf.
Il più grande lago balneabile interamente trentino è quello di Caldonazzo, in Valsugana. È una vera e propria palestra naturale per gli amanti dello sport: oltre al nuoto si pratica la vela, il windsurf, lo sci d'acqua, la canoa e il canottaggio, anche nella sua versione più spettacolare, il “dragon boat”, lunghe piroghe orientali mosse da equipaggi di 16 rematori che pagaiano al ritmo del tamburo del capovoga. Il colle di Tenna, con il suo forte austroungarico e la pineta di Alberé, separa Caldonazzo dal lago di Levico, con spiagge ombreggiate, campeggi e lidi attrezzati, ma anche ambienti suggestivi e rigogliosi di vegetazione spontanea che ricordano i fiordi nordici e che si possono scoprire grazie a sentieri e percorsi ciclopedonali.
In cammino verso i laghi in quota
Ben 257 dei 297 laghi del Trentino si trovano ad una quota superiore ai 1500 metri. Incantevoli nella loro bellezza, questi specchi sono raggiungibili con escursioni più o meno lunghe, sulla rete di sentieri e strade forestali: uno sforzo certamente ripagato. All’interno del territorio del Parco naturale Adamello – Brenta si trova una grande concentrazione di laghi alpini: fra i più suggestivi, quelli di San Giuliano e Garzonè sopra la Val Genova, il lago di Lares formato dallo scioglimento dell’omonimo ghiacciaio, quelli del Mandrone ai piedi dell’omonimo ghiacciaio, quasi a quota 2.500 metri. Sopra Madonna di Campiglio si può percorre l’itinerario dei “5 laghi”, dal lago Ritorto ai laghi Nero, Serodoli, Gelato e Nambino.
Ricco di laghi alpini è il Gruppo del Cevedale. Dal rifugio Cevedale - Guido Larcher in Val Venezia si possono raggiungere in successione il lago delle Marmotte, lago Lungo, lago Nero, lago Scuro. In Val di Rabbi invece eco il lago Corvo, i laghetti di Sternai, il lago Rotondo. Ma il record del maggior numero di laghi alpini spetta al Gruppo del Lagorai, nel Trentino orientale. Un’esplorazione “a tappe”, in totale autonomia, appoggiandosi alle strutture ricettive presenti in quota (rifugi, bivacchi) è il modo più avventuroso per conoscere questo straordinario ambiente alpino con le sue decine di piccoli “specchi”: Stellune, Bombasèl, Lagorai, Cima d’Asta i più suggestivi.
Il paradiso della pesca
Con la sua estrema varietà di acque e paesaggi, il Trentino è il posto perfetto anche per chi ama la pesca. Si può scegliere tra i grandi laghi, i bacini alpini immersi nelle Dolomiti, i torrenti e i fiumi come il Noce, l’Avisio, il Sarca e l’Adige. Ci sono 350 zone a disposizione gestite da 33 associazioni pescatori. Grazie a Trentino Fishing gli appassionati di questa disciplina possono accedere a una piattaforma di servizi molto articolata: dalle indicazioni sulle zone di pesca all’acquisto online dei permessi, dalle informazioni circa la portata delle acque aggiornata in tempo reale all’ospitalità con servizi su misura. Uno dei punti più innovativi di questa iniziativa è la formazione delle “Trentino Fishing Guides”, un unicum a livello italiano. Queste, molto diffuse all’estero, hanno una profonda conoscenza delle zone di pesca del territorio, in particolare di fiumi e torrenti, e sono in grado di accompagnare, guidare e consigliare l’ospite. Accanto alla possibilità di pescare in nuovi siti “catch&release” (cattura e rilascia) dedicati alla pesca a mosca e allo spinning, la novità 2016 più rilevante è la riapertura di una nuova riserva sul torrente Rabbiés a ridosso del Parco nazionale dello Stelvio in Val di Rabbi, laterale della Val di Sole. Si tratta della riserva no-kill Le Marinolde, popolata da trote marmorate e fario selvatiche molto combattive, dove non si pescava da 29 anni. E grazie ai Trentino Fishing Lodge – hotel, b&b, agritur, ostelli, camping e appartamenti – l’accoglienza vicino alle zone di pesca è garantita.