Carè Alto Dante Ongari 3
Carè Alto Dante Ongari 1
Carè Alto Dante Ongari 2

CARE' ALTO "DANTE ONGARI"

rifugio
Pelugo , 2459 altitudine (m. slm.)
4.8
Eccellente
(39 recensioni)
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Informazione corrente

Con riferimento particolare all'estate 2021, il nostro rifugio sarà aperto fino al 26/09/2021. 

Costruito poco prima della Grande Guerra questo Rifugio d’alta quota divenne presto un’imponente base militare dell’esercito austro-ungarico: i rifornimenti salivano al Rifugio in teleferica lungo la Val di Borzago e quindi venivano smistati lungo il fronte dei ghiacci dell’Adamello. Ora i segni della guerra si possono ancora leggere tra i massi di granito che circondano il Rifugio Carè Alto ma c’è anche la chiesetta in legno costruita dai prigionieri russi a ricordare la storia di questo luogo. E più in alto - a un’ora di cammino - un cannone Skoda, esattamente dov’era cent’anni fa. Ma non si sale quassù solo per la storia: il Rifugio è infatti la base di partenza per gli alpinisti che vogliono salire sul Carè Alto e sul Corno di Cavento e per gli escursionisti che vogliono attraversare i versanti orientali dell’Adamello. Apertura Dal 20 giugno al 20 settembre Prima dell'escursione si consiglia di verificare l’effettiva apertura del rifugio contattando il gestore Itinerari Dal Rifugio Carè Alto si raggiunge il Rifugio Val di Fumo in 4.30 ore di cammino attraverso il Passo delle Vacche (difficoltà EE). La traversata verso il Rifugio Ai Caduti dell’Adamello (ore 6 di cammino) o le ascensioni al Caré Alto (ore 3 di cammino) e al Corno di Cavento (ore 4 di cammino) richiedono capacità alpinistiche. Basta 1 ora di cammino invece per arrivare alla Bocchetta del Cannone dove c’è ancora un reperto dell’artiglieria austriaca. Il Rifugio è il punto di partenza per la visita alla galleria scavata dall’esercito austriaco nel Corno di Cavento durante la Grande Guerra. Data la difficoltà tecnica l’itinerario richiede l’accompagnamento di una guida alpina. L’accesso alla galleria - visto il valore dei reperti, perfettamente conservati dal ghiaccio - è regolamentato e consentito solo su prenotazione (Società degli Alpinisti Tridentini tel. 0461 981871).

Questa struttura fa parte di
  • Trentino Guest Card
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  • SAT
  • Rifugi del Trentino

Servizi

  • posizione

    • altitudine (m. slm.): 2459
    • non raggiungibile in auto
    • raggiungibile solo a piedi più di 3 ore
  • tipi di alloggio

    • camere multiple: 3
  • modalità di pagamento

    • contanti
  • lingue straniere

    • tedesco
    • inglese
  • Condizioni

    E'obbligatorio l'uso del sacco lenzuolo. Riduzione per Soci CAI/SAT presentando la tessera in corso di validità.

    Nella proposta del "Trekkind dell'Adamello", scegliendo di prenottare in uno dei rifugi aderenti (Carè Alto - San Giuliano - Val di Fumo - Trivena), lascia l'automobile al parcheggio, vivi la montagna in libertà e al trasferimento per l'inzio e a conclusione della traversata ci pensa il rifugio.

    Per qualsiasi informazione rivolgersi al gestore del rifugio, Marco Bosetti Tel 0465-802093 o 0465-948080.


Contatti e indicazioni

CARE' ALTO "DANTE ONGARI"

BUS DEL GAT,
38080 PELUGO IT

Arrivo

Dalla Val di Borzago:

La Val di Borzago, raggiungibile da Pelugo o da Borzago, è l'accesso diretto e principale in ore 3.30 per il sentiero n.213 ben segnalato, in ambiente assai vario e grandioso. Dal Pian della Sega in val di Borzago si prende la vecchia mulattiera nel bosco, a tratti interrotta da una strada forestale, e la si segue fino alla malga Coel di Pelugo 1440 m. (ore 0.30) da dove parte la teleferica per il rifugio. Si prende il sentiero ben tracciato e si entra in un circo maestoso dominato da selvagge pareti e ripidissimi costoni; continuando con ripide e continue serpentine si arriva a un piccolo ponte dove il sentiero si biforca. Si prende a sinistra seguendo le frequenti segnalazioni e si sale fino al ripiano di malga Zucal 1507 m. Senza toccare la malga si continua per superare l'incombente gadio roccioso fino al fianco superiore dal quale inizia il lunghissimo crestone orientale del Carè Alto. Qui il sentiero corre un tratto pianeggiante verso sud, aggira il piede del crestone sopradetto sul lato della verde Val di Conca e riprende a salire fino a raggiungere il rifugio ore 3.30.

Dalla Val di S.Valentino:

Dalla Val di S. Valentino per la bocca di Conca. Itinerario poco frequentato ma vivamente consigliabile per l'ambiente solitario e selvaggio che percorre e per gli scorci grandiosi sui versanti meridionale e orientale del Carè Alto, offerti dalla parte superiore dell'itinerario. Dal Pian del Forno seguendo il sentiero 224 si risale tutto il Dosson passando accanto a malga Dosson ripristinata e adibita a ricovero fino a giungere il bivio che con il sentiero 222 porta a bocca di Conca quota 2678 e successivamente in un'altra ora di cammino si raggiunge il rifugio Carè Alto. Tempo totale di percorrenza 4/5 ore.

Dalla Val Siniciaga:

Dalla Val di Genova per la Val Siniciaga, il Passo Altar e la conca di Niscli. Più che di un normale accesso al rifugio si tratta di una lunga escursione abbastanza faticosa ma vivamente consigliabile per la bellezza dei luoghi, l'interesse storico del passo Altar, con i resti delle fortificazioni austriache della grande guerra e per l'ambiente solitario e grandioso. Dalla scala di Bo' dopo lo chalet da Gino in Val Genova, si prende la mulattiera che varca il Sarca al ponte del Casol 1006m., e seguendo il sentiero 215 si risale tutta la Val Siniciaga fino al passo Altar Ore 4.30. Dal passo si prosegue sempre a mezza costa per i ripidi pendii superiori della conca di Niscli e sempre per il sentiero 215 si arriva al rifugio Carè Alto quota 2459 ore 2 dal passo Altar. Tempo totale ore 6.30. Consigliamo di effettuare questo itinerario in senso inverso, cioè pernottando al rifugio Carè Alto e il giorno successivo, attraverso il passo a Altar scendere in Val di Genova.

Dalla Val di Lares:

Dal Lago di Lares, a cui si arriva seguendo il sentiero O 214 che sale dalla Val Genova attraverso laVal di Lares (ore 5), seguendo gli ometti si segue il costone roccioso che si diparte verso Ovest. Con itinerario panoramico che ripercorre le fortificazioni della Grande Guerra si giunge ai Pozoni e attraverso la Sella di Niscli seguendo il sentiero 215 si giunge al Rifugio (ore 4). Si consiglia di effettuare l'itinerario in senso inverso, pernottando al rifugio Carè Alto.

Dal rifugio Mandrone e dal rifugio Caduti dell' Adamello alla Lobbia Alta:

Rif. Mandron - Rif. Lobbia Alta - Passo di Cavento - Ghiacciaio di Lares - Rif. Carè Alto Itinerario alpinistico in ambiente maestoso e spettacolare. Tempo totale 6/7 ore.

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