Sentiero Maderlina
Passeggiata • Altopiano di Pine' e Valle di Cembra
Sentiero Maderlina
Percorso nei boschi di latifoglie in gran parte su strade lastricate e sterrate, con diversi punti di interesse naturalistico; molto gradevole nel suo sviluppo ad anello con modesti dislivelli.
L’itinerario permette di vedere i resti di un’antica calchera e di ammirare le caratteristiche baite in porfido e in legno lungo la strada. Merita il giro la bella panoramica sul gruppo Brenta e la visita alla chiesetta di San Leonardo.
Sentiero Maderlina

Azienda per il Turismo Altopiano di Piné e Valle di Cembra S.Cons.r.l Partner verificato
Percorso nei boschi di latifoglie in gran parte su strade lastricate e sterrate, con diversi punti di interesse naturalistico; molto gradevole nel suo sviluppo ad anello con modesti dislivelli.
L’itinerario permette di vedere i resti di un’antica calchera e di ammirare le caratteristiche baite in porfido e in legno lungo la strada. Merita il giro la bella panoramica sul gruppo Brenta e la visita alla chiesetta di San Leonardo.
Consigli di sicurezza
- Studiate e preparate bene il vostro itinerario
- Scegliete un percorso adatto alla vostra condizione fisica
- Portate vestiti ed attrezzatura idonei
- Consultate il bollettino metereologico
- Partire da soli è rischioso, portate con voi il cellulare
- Lasciate informazioni sul vostro itinerario e sull’orario approssimativo di rientro
- Se non siete sicuri, non esitate ad affidarvi ad un professionista
- Fate attenzione alle indicazioni e alla segnaletica che trovate sul percorso
- In caso di stanchezza o di problemi, non esitate a tornare sui vostri passi
- In caso di incidente chiamate il numero 112
Come immaginerai, la percorribilità degli itinerari in un ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici.
Attrezzatura
In occasione di uscite relativamente brevi e agevoli, è sempre meglio essere ben equipaggiati per non incorrere in spiacevoli sorprese e per fronteggiare imprevisti come ad esempio un temporale improvviso o un calo di energia.
Nello zaino è bene portare:
- boraccia (1L)
- snack (per esempio, frutta secca o cioccolato)
- kit di pronto soccorso
- giacca antivento
- una maglia in pile
- maglietta e calze di ricambio (possibilmente chiusi in un sacchetto di plastica)
- indossate o almeno portate nello zaino un paio di pantaloni lunghi
- cappellino
- crema solare
- occhiali da sole
- guanti
- fischietto per farsi rintracciare in caso di emergenza
- numero telefonico in caso di emergenza Soccorso Alpino 112
Indossate inoltre calzature adatte al percorso ed alla stagione. Il piano di calpestio dei sentieri può essere irregolare o sconnesso ed un paio di scarponcini vi proteggerà dalle distorsioni.
Per finire... non dimenticate la macchina fotografica! Servirà per immortalare l'escursione e gli innumerevoli scorci mozzafiato.
Start
Arrivo
Percorso
Si parte dal parcheggio di Lisignago, subito sotto la Chiesa, si attraversa la Strada Statale della Val di Cembra e si sale sulla strada marcata SAT 416 per breve tratto, poi si gira subito a sinistra su strada asfaltata seguendo le indicazioni per Capanna Maderlina. La strada diventa sterrata poi lastricata in porfido. In prossimità del Rio Gian si può deviare leggermente a ovest (sinistra) su traccia di strada per visitare i resti di una calchera, struttura in pietra anticamente adibita alla produzione della calce. Pochi metri dopo il bivio per la calchera, si prende la mulattiera che sale a destra (la tabella indica Capanna Maderlina–Lago Santo). In pochi minuti si confluisce sulla strada forestale, qui nuovamente lastricata, e si prosegue fino alla strada asfaltata che porta al rifugio. Prima del rifugio, vale la pena soffermarsi sulla zona umida e sulla magnifica panoramica del Gruppo di Brenta. Poco prima del rifugio, prendiamo la strada in terra battuta a destra (strada forestale Pernaia). In località Palù Poz superiamo il bivio per il Lago Santo e proseguiamo verso Pernaia-Lisignago sulla strada n. 416, lungo la quale sono presenti numerose radure e caratteristiche baite in porfido e legno. In corrispondenza del culmine del dosso, quando la strada comincia a scendere, prendiamo la trattorabile a sinistra (marcata con segnavia), superiamo la sbarra in corrispondenza di una baita con ampia radura e proseguiamo su sentiero nel bosco misto di faggio e pino nero, fino a giungere al Piz delle Agole, suggestivo punto panoramico che si apre tra i pini silvestri sulla Valle di Cembra e sulle propaggini occidentali del Lagorai. Una mulattiera ci porta nuovamente sulla strada forestale; in corrispondenza della prima curva a destra, prendiamo una trattorabile che poi diventa mulattiera, fino a intersecare più a valle la strada forestale. Ormai siamo in prossimità del centro abitato e in breve raggiungiamo il punto di partenza. Dal parcheggio di Lisignago si può proseguire la passeggiata e scendere sulla strada asfaltata fino all’antica chiesetta di San Leonardo, posta su un colle strapiombante sull’Avisio. Raggiunta la chiesetta, se ne ammira il portico ottocentesco, il campaniletto a vela e la campana, fusa nell’anno 2002, con decoro disegnato dall’artista Marco Arman. L’interno è decorato con un pregevole ciclo pittorico databile alla seconda metà del Quattrocento, realizzato da un pittore itinerante fiemmese.
Come arrivare
Provenendo dall´autostrada A22 del Brennero, sia da sud che da nord, esci al casello di Trento nord (distanza dal casello km 22,5), percorri la S.S. 12 del Brennero in direzione nord fino al bivio di Lavis, per transitare poi sulla S.S. 612 Lavis - Castello di Fiemme che conduce fino alla Valle di Cembra.
Dove parcheggiare
Parcheggio di Lisignago, sotto la Chiesa.
Statistica
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