In bici da Rovereto a Nomi
Cicloturismo • Rovereto, Vallagarina, Altopiano di Brentonico
In bici da Rovereto a Nomi
Castelli medievali e birdwatching nel canneto lungo il fiume Adige
<p>Partiamo da <strong>Rovereto</strong>, dopo una capatina al <a href="http://bit.ly/MartMuseoArteRovereto">Mart</a>, imboccando la pista ciclabile a Borgo Sacco, nei pressi della Torre Civica di Piazza Filzi dove ci attende l’<a href="https://www.visitrovereto.it/vivi/outdoor/bici/biketourist-information/">infopoint </a>dell’Azienda per il Turismo, unica struttura dal Brennero ad Ostiglia, che offre assistenza, informazioni e mappe ai cicloturisti di passaggio, occupandosi anche di prenotazioni in hotel e ristoranti. Una fontanella in pietra a fianco della torre invita a riempire le borracce della fresca acqua dell’acquedotto dello Spino, apprezzata per la sua purezza e salubrità. </p> <p>Proseguiamo attraverso i <strong>vigneti della Vallagarina</strong>, caratterizzati dalla tipica pergola trentina. Lungo la via incontreremo numerose cantine ed aziende agricole pronte ad accoglierci per assaggi e degustazioni. Dal fondovalle i più piccoli si divertiranno ad avvistare le mura e le torri dei <strong>castelli</strong>: Pradaglia, Corno, Noarna e Castelbarco in Destra Adige; Castel Pietra ed il maestoso Castel Beseno sulla riva opposta. Giunti a Calliano, sostiamo al <a href="http://bit.ly/TaioNomi">biotopo del Taio</a> dove, nascosti nella torre di avvistamento in legno innalzata a pelo d’acqua, facciamo del <strong>birdwatching</strong>, ammirando uccelli esotici che si riposano nel canneto prima di spiccare nuovamente il volo durante le migrazioni stagionali. Di fronte a noi <a href="http://bit.ly/CastelPietra">Castel Pietra</a>, epicentro della celebre battaglia di Calliano (1487), che segnò la fine delle mire espansioniste della Serenissima in questa regione. Alle sue spalle, su un’alta collina che domina la valle, l’imponente struttura di <a href="http://bit.ly/CastelBeseno">Castel Beseno</a>, la più estesa fortificazione medievale del Trentino, potrà essere raggiunta da chi se la sente di affrontare un paio di chilometri di salita. La vista che si gode dai suoi bastioni ripaga ampiamente della fatica.</p> <p>Sulla via del ritorno, appena al di là del fiume che attraverseremo sull’avveniristico ponte ciclabile di Nomi, ci attende un attrezzato <strong>bicigrill</strong> per una sosta-relax, una bibita o anche un pasto energetico, preparato per i numerosi ciclisti che lo affollano.</p> <p>L’intero percorso è completamente pianeggiante e si sviluppa su strade asfaltate, vietate al traffico veicolare.</p>