1800. Mega Marocche
Mountain bike
1800. Mega Marocche
Questo giro supera ogni aspettativa che i biker appassionati di sentieri abbiano mai avuto riguardo al nord del Lago di Garda.
<p>Le <strong>Marocche</strong> sono un paesaggio lunare, nella Valle del Sarca a nord di Arco. Migliaia di massi rocciosi sono rovinati verso il lago di Cavedine dalle scoscese pareti del Monte Casale in seguito ad una gigantesca frana durante l’ultima glaciazione. Oggi offrono l’avvincente sfondo di una grande esperienza in mountainbike – la MegaMarocche – un giro che, in quanto a divertimento sui sentieri, è difficile possa essere superato. Soprattutto si tratta di sentieri scorrevoli, flow, ben godibili anche dai biker meno esperti.</p> <p>Verso il lago di Cavedine, questa bella variante che parte da Ponte Arche consente di risparmiare buoni cinque chilometri rispetto alla partenza dal Lago di Garda. Dapprima si va brevemente in salita al paese di <strong>Comano</strong> e infine lungo un delizioso sentiero verso la <strong>forra del Sarca</strong> (Limarò in questo tratto). Lì si raggiunge la ciclabile, fra le più suggestive d’Europa, che va lungo la scoscesa e profondissima gola offrendo viste spettacolari.</p> <p>Con un breve tratto asfaltato si raggiunge la sponda nord del <strong>lago di Cavedine</strong> e da lì, sui tortuosi sentieri nel bosco che sono i migliori flowtrail della regione, si arriva alla sponda sud del lago di Cavedine. Non ci sono sentieri per mountainbike migliori di questi. Dopo una breve salita sull’asfalto, si pedala di nuovo su bei sentieri fino alla strada per <strong>Drena</strong>, in salita fino al castello.</p> <p>Si torna poi sulla inesauribile riserva di sentieri fra Cavedine paese e il lago, un ricco groviglio che potrebbe confondere, ma è facile seguire la traccia e i precisi dati di Bike-GPS. Fatevi sorprendere dai fantastici e tortuosi sentieri che questo giro tiene pronti per gli appassionati mountainbiker.</p> <p>Arrivati al piccolo parcheggio di San Siro si scende al lago di Cavedine a fianco delle scoscese pareti delle arrampicate destinate ai climber. Se la prima parte è scorrevole e divertente, la seconda richiede una tecnica di guida molto buona. Chi non è un esperto freerider dovrà scendere di sella e camminare per qualche breve tratto.</p> <p>Si ritorna infine sulla<strong> ciclabile del Limarò</strong>, lungo la forra del Sarca, dove al Maso Limarò si trovano le specialità locali.</p>