Primiero Dolomiti Festival

XVII Edizione

Il calendario dei concerti della XVII edizione del Primiero Dolomiti Festival
 

  • Sabato 4 novembre | CONCERTO DI OGNISSANTI: Fiera di Primiero, Chiesa Arcipretale, ore 20.30

    CORO CORTE POLIFONICA – Padova (PD)

    Direttrice: Martina Frigo
    Organista: Giacomo Aduso

    Il Coro Corte Polifonica, di recente formazione, è formato da musicisti di varia provenienza e di grande esperienza. Ha iniziato a lavorare nel giugno 2020 all’interno dell’associazione musicale Diapason.
    Il luogo di ritrovo del coro, la corte di casa, dà il nome a questo gruppo, nato soprattutto dalla volontà di ritrovarsi e di farsi ascoltare, dopo mesi di forzato silenzio.
    È diretto dal maestro Martina Frigo e si è finora cimentato su un repertorio romantico e moderno, con attenzione alla contemporaneità. Ha all’attivo diversi concerti in territorio padovano, anche in collaborazione conl’orchestra da camera Bottega Tartiniana ed esibizioni con repertorio a cappella per ASAC Veneto e FederCori Trentino.

    Martina Frigo si è diplomata con il massimo dei voti in pianoforte nel 2011 e in musica da camera nel 2017. È stata vincitrice di borse di studio e premi in concorsi nazionali ed internazionali. Ha studiato canto perfezionandosi nelle tecniche di vocalità e di direzione corale nell’Accademia di direzione corale Righele dell’ASAC. Ha fondato e diretto l’ensemble Corymbus di Padova, il coro studentesco del Liceo Scalcerle e il coro Nova Symphonia Patavina, che sotto la sua direzione si è aggiudicato la fascia di eccellenza al Festival della Coralità Veneta 2018. Attualmente dirige il coro Corte Polifonica, il gruppo vocale Corre Voce e il coro Agemus di Padova. È consulente artistica della sezione padovana di ASAC e maestra preparatrice del Coro grande ASAC.

    Giacomo Aduso (1988) si diploma in Organo e composizione organistica presso il conservatorio di Padova; consegue la laurea magistrale in Discipline della musica presso l’Università di Bologna con il massimo dei voti e la lode. Segue un periodo di studio con Francesco Finotti in organo e con Roberto Loreggian in clavicembalo. Frequenta diverse masterclass con maestri di fama internazionale come Pier Damiano Peretti, Lionel Rogg, Ludger Lohmann, Jean Guillou, Olivier Latry. L’attività artistica lo porta ad esibirsi in rassegne organistiche nazionali e con diverse formazioni corali, sotto la direzione di Sergio Balestracci, Paolo Faldi, Alessandro Kirschner, Paolo Piana. È organista titolare e direttore di coro presso il Duomo di S. Lorenzo in Abano Terme sul grande organo Tamburini-Bonato del1999. Specializzato nella formazione musicale primaria, è docente di musica presso l’istituto comprensivo “T. Albinoni” di Selvazzano Dentro (Padova).

    Programma
    H. Von Bingen, "Ave Generosa"
    O. Gjeilo, "Ave Generosa"
    B. Britten "Ceremony of Carols, n. 2, 3, 5, 10"
    F. Pillon "Custodia"
    N. Kedrov "Otche Nasch"
    D. Buxtehude "Preludio in sol minore BuxWV 163"
    J. Brahms "Geistliches Lied"
    F. Mendelssohn "Her nun lassest du"

  •  

    Domenica 19 novembre | CONCERTO DI SANTA CECILIA: Fiera di Primiero, Palestra Vallombrosa, ore 17.00
     

    CORO SASS MAOR, direttore Federico Orler
    ENSEMBLE VOCALE FEMMINILE della Scuola Musicale di Primiero, direttore Paola Crema
    CORO VANOI, direttore Paolo Scalet
    CORPO MUSICALE FOLKLORISTICO DI PRIMIERO, direttore Fabio Turra

    Dopo la bellissima esperienza dello scorso anno dove alcune realtà musicali della Comunità Primiero e del Vanoi si sono ritrovate per festeggiare Santa Cecilia, patrona della musica, degli strumentisti e dei cantanti, viene riproposto il anche in questa edizione del Festival, il Concerto di Santa Cecilia con il Coro Sass Maor, ilCoro Vanoi, l’Ensemble Vocale Femminile della Scuola Musicale di Primiero e il Corpo Musicale Folkloristico di Primiero. Si desidera segnalare che quest’anno l’appuntamento si terrà presso la Palestra Vallombrosa, in via Montegrappa a Fiera di Primiero.

  •  

    Sabato 25 novembre | CONCERTO CORALE: Mezzano, Chiesa Parrocchiale, ore 20.30
     

    CORO DI VOCI BIANCHE GARDA TRENTINO - Riva del Garda (TN)

    Il Coro Voci Bianche Garda Trentino è nato nel 2000 su iniziativa della Scuola Musicale Alto Gardadi Riva del Garda. Da subito il coro ha avuto modo di esibirsi in numerosi concerti in Italia e all’estero per iniziativa della Federazione Cori del Trentino, del Musica Riva Festival, del Concorso Nazionale ed Internazionaledi Voci Bianche "Il Garda in Coro" di Malcesine sul Garda, della Federazione dei Cori dell’Arco Alpino (AGACH), dell’ASAC Veneto e di altri enti pubblici e privati, affiancando alcuni tra i più prestigiosi cori di voci bianche italiani ed europei. Nel 2017 e 2018 ha preso parte al corso internazionale di canto gregoriano organizzato dall’A.I.S.C.Gre Associazione Internazionale Studi Canto Gregoriano - sez. italiana. Nel 2006 ha portato in scenal’operina Il gatto con gli stivali di Enrico Miaroma. Nel 2019 il coro ha rappresentato l'operina "La faccia nascosta della Luna", sempre su musiche di Enrico Miaroma e libretto di Giuseppe Calliari. Il coro ha ricevuto premi e riconoscimenti in numerosi concorsi nazionali ed internazionali (Quartiano, Vittorio Veneto, Riva del Garda, Arezzo, Vienna,Riccione). Nel corso degli anni, il coro ha realizzato 6 registrazioni discografiche a carattere monografico. Fin dalla fondazione è diretto dal M° Enrico Miaroma.

    Programma
    Enrico Miaroma, "La voce è una forza"
    Paolo Orlandi, "Lenta la neve fiocca"
    Paolo Orlandi Arr., "Torna piccina"
    Enrico Miaroma, "Sei un filo"
    Giovanni Pierluigi da Palestrina, "Pueri Hebraerorum"
    Zoltan Kodaly, "Mountain night n. 3"
    Bernardino Zanetti, "Nuvole"
    Felix Mendelssohn Bartholdy "O beata et benedicta" | "Hebe deine augen auf" | "Tre motetti op. 39 per coro e organo" - "Veni Domine" -  "Laudate Pueri" - Surrexit pastor", "Tulerunt omnes", "Surrexit Christus"
    Caterina Miaroma, violoncello
    Paolo Orlandi, pianoforte
    Enrico Miaroma, direttore

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    Sabato 2 dicembre | CONCERTO DI PIANOFORTE: Tonadico, Palazzo Scopoli, ore 20.30

    Concerto di Pianoforte: ottavo concerto dell'esecuzione integrale delle 32 sonate di L.V. Beethoven. Sonate n°30 - n°31 - n°32

    Matteo Andri, pianista
    Sonata n°30 in mi maggiore Op. 109
    Vivace, ma non troppo; Prestissimo; Andante molto cantabile ed espressivo
    Sonata n°31 in la bemolle maggiore Op. 110
    Moderato cantabile, molto espressivo; Molto allegro; Adagio, ma non troppo; 
    Fuga: Allegro ma non troppo
    Sonata n°32 in do minore Op. 111
    Le ultime tre Sonate per pianoforte di Beethoven nacquero quasi contemporaneamente tra il 1819 e il 1822 in un prodigioso atto di ispirazione. La ricerca di un nuovo metodo strutturale nella successione dei brani che formano la Sonata op. 109, sembra essere qui il principale problema che tormenta Beethoven e che egli chiarisce a favore di una asimmetria di clamorosa novità: un apparente "squilibrio" tra il Vivace, ma non troppo e il Prestissimo iniziali, brevi e straordinariamente concisi, e la grande espansione del «Temacon variazioni», chiave di volta su cui è spostato il nucleo della Sonata e attorno alla quale orbitano gli altri due movimenti. Le variazioni raggiungono apici in cui l'annullamento di ogni influenza temporale e il distacco nei confronti del presente portano queste opere al di sopra del tempo e dello spazio, ponendole idealmente in un colloquio diretto con i grandi artefici della Musica prima di Beethoven e dopo di lui.
    Il primo tempo della Sonata op. 110, che reca la didascalia con amabilità, è in forma classica, con esposizione di due temi principali e due secondari, sviluppo, riesposizione e coda. Il secondo tempo è in forma di Scherzo con Trio, e il Trio è una delle più bizzarre edivertenti invenzioni pianistiche di Beethoven, con rapidi e azzardati incroci delle due mani; a conclusione un alternarsi tra Arioso dolente e una fuga a tre voci, ovvero un accostamento stilistico e formale che mai prima si era tentato in una sonata per pianoforte solo. Il manoscritto della Sonata è datato 25 dicembre 1822 ("Natale 1822") e, poiché è senza dedica, cosa del tutto inconsueta in Beethoven, l'argomento così presentato non ci impedisce di interpretare che la seconda parte della Sonata op. 110, con l'Arioso dolente e con la Fuga terminante con una apoteosi, faccia effettivamente pensare alla Passione, Morte e Resurrezione di Cristo e che il primo tempo faccia pensare alla Natività.
    La Sonata op. 111 è la trentaduesima ed ultima del catalogo di Beethoven; i frutti prodotti non erano più per le esecuzioni e la comprensione pubblica ma, dati i contenuti, erano più rivolti ad una meditazione privata. La Sonata consta di due soli movimenti e riprende i prototipi formali più cari al compositore, la forma-sonata e il tema con variazioni. Aperto da un'introduzione di grave severità e densissima tensione armonica, il movimento iniziale supera il bitematismo proprio della forma sonata dando supremazia al primo tema, un tumultuoso soggetto di fuga che domina tutta la pagina, uniformandola così al suo carattere severo e impetuoso. Vero cuore della Sonata è però l'Arietta con variazioni, rispetto alla quale l'Allegro con brio appassionato costituisce un vasto prologo. La tecnica della variazione, luogo ideale dell'ultimo Beethoven per la possibilità di giocare astrattamente con il materiale musicale in sé e per sé, viene sviluppata nella prospettiva più coerente e insieme visionaria. Il tema dell'Arietta è di rarefatta essenzialità e di simmetrica articolazione; nelle prime tre variazioni, che rispettano fedelmente lo schema, esso viene animato internamente da una progressiva suddivisione ritmica. La tensione accumulata sfocia nella quarta variazione, che propone lo sfaldamento del tema in contrapposizioni timbriche e nell'ampliamento dello schema originario. Nella quinta e ultima variazione il tema torna nella limpida forma originaria, ma rivestito di trilli e atmosfere fluttuanti che gli attribuiscono una connotazione sublimata.

    Matteo Andri, si è diplomato in pianoforte con ilmassimo dei voti, la lode e la menzione speciale sottola guida della prof. Maria Grazia Cabai e si è laureato in composizione con 110/110 nella classe dei proff. Renato Miani e Mario Pagotto al Conservatorio J.Tomadini di Udine. Si è perfezionato con i maestri Paul Badura-Skoda, Daniel Rivera, Bruno Canino, Boris Petrushansky, Riccardo Risaliti e per la musica da camera con il Trio di Trieste, Il Trio di Parma, con l’Ensemble Modern e l’Ensemble Intercontemporain. Ha vinto diversi concorsi, tra cui il Premio “StefanoMarizza” a Trieste e il III premio al concorso “ZanfiLiszt” di Parma. Ha seguito corsi di direzione con imaestri Ivan Villanova, José Rafaél Pascual Vilaplana e Sandro Gorli. Si è esibito da solista con l’Orchestra Sinfonica del F.V.G., l’Orchestra Mitteleuropa e l’Orchestra del TeatroRegio di Parma. Suona in duo con la violinista Laura Bortolotto con cui si è esibito in Italia, Germania, Polonia, Cile, Svezia, Grecia, Stati Uniti, Turchia, Argentina, Giappone. Sue musiche sono state eseguite alla rassegne di “Udine Contemporanea”, nei Conservatorio di Udine e di Bolzano e nella rassegna internazionale “Echos”. Parallelamente all’attività pianistica dirige l’ ”Orchestra Dolamiti”, una formazione, da lui fondata nel 2014, composta da musicisti provenienti da tutte le scuole musicali della provincia veneta, con la quale affronta il grande repertorio orchestrale classico emoderno.

  •  

    Sabato 30 dicembre | GRAN CONCERTO DI CAPODANNO: Fiera di Primiero, Auditorium, ore 21.00
     

    GRAN CONCERTO DI CAPODANNO: "IL FASCINO DEL GRANDE NORD"

    ORCHESTRA SINFONICA DELLE ALPI
    Direttore:
    Stefano Torboli

    Da ormai nove anni l’Associazione Euritmus organizza una produzione per il Capodanno. L’intento è quello di portare nelle nostre città il grande fascino viennese assieme alle più belle pagine del repertorio sinfonico di tutti i tempi. Il risultato è un concerto indimenticabile capace di trasportare il pubblico nei caffè asburgici di fine ‘800, facendo gustare ai presenti la dolce spensieratezza della Belle Époque. Non mancheranno anche brani del periodo romantico per completare al meglio il vario programma proposto. Per il Capodanno 2023 l’Associazione Euritmus ha scelto di offrire un programma incentrato sul fascino del Nord Europa: per questo, accanto alle più celebri pagine della famiglia Strauss (che non possono mai mancare a Capodanno), presentiamo una selezione di splendide composizioni della tradizione scandinava, scritte dal finlandese J. Sibelius, dalnorvegese E. Grieg e dallo svedese A. Hallén. Il risultato è uno spettacolo davvero coinvolgente capace di portare nelle nostre sale la suggestione grande Nord. Il programma ripercorrerà quindi i brani dei più celebri compositori di questi periodi per giungere infine al grande repertorio viennese, che concluderà la serata con l'esecuzione di due brani “fuori programma”, come da tradizione: il primo è "An der schönen blauen Donau" (Sul bel Danubio blu) di Johann Strauss jr e il secondo è la "Radetzky-Marsch" (Marciadi Radetzky) di Johann Strauss padre.

    L’Orchestra delle Alpi: a partire dal 2015, per far fronte alla crescente attività in ambito sinfonico e lirico, l’Associazione Euritmus ha deciso di creare una compagine orchestrale, l’Orchestra delleAlpi. Questa scelta è stata spinta dal desiderio di riuscire a riunire alcuni tra i migliori musicisti del nord Italia in una stessa realtà per poter ridare ad un ampio territorio un’offerta di qualità. Su questa linea perciò sono stati coinvolti artisti che lavorano presso enti importanti quali il Teatro Alla Scala di Milano, il Teatro La Fenice di Venezia, la Fondazione Arena di Verona, il Teatro Carlo Felice di Genova, l’Orchestra Toscanini, solo per citarne alcuni. Questo lavoro incentrato su qualità e territorio ha attirato l’interesse di Festival ed Enti Pubblici al punto che, a poco più di un anno dalla sua creazione, è diventata l’orchestra di eventi importanti quali le premiazioni dei GB Oscars, gli Oscar della Lirica, alla presenza di Carla Fracci e Beppe Menegatti. Inoltre l’Orchestra ha già preso parte a collaborazioni internazionali esibendosi all’estero (Cina, Giordania, Israele e Palestina). Dal 2022 infine Euritmus, unica in tutta la Regione, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento di Complesso Strumentale dal Ministero della Cultura.

    Programma
    Edvard Grieg, "Danze Norvegesi"
    Andreas Hallén, "Romanza per violino e orchestra op. 16"
    Jean Sibelius, "Finlandia, op. 26"
    Johann Strauss jr, "Annen-polka op. 117" | "Kaiser-Walzer" 
    Josef Strauss, "Auf Ferienreisen - Polka; op 133" | "Plappermäulchen - Polka Schnell; op 245"
    Johann Strauss jr, "Explosions - Polka op. 43" | "Furioso Polka op. 260"

    Ingresso: €5,00 intero (posti non numerati). Entrata gratuita per i Soci e gli allievi della Scuola Musicale di Primiero e per i minori fino ai 18 anni.



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