Premio ITAS del Libro di Montagna
Anche quest'anno a Trento si premiano i migliori libri dedicati alle terre alte
Un punto di riferimento per gli editori, per gli autori e per tutti gli appassionati di montagna. Questo è il Premio ITAS del Libro di Montagna. Ogni anno premia i migliori libri dedicati alle “terre alte”, suddivisi in cinque categorie: alpinismo e sport di montagna; guide e mappe; libri per ragazzi; ricerca e ambiente; vita e storie di montagna. Tra i vincitori delle cinque sezioni viene poi scelto il vincitore assoluto del Premio ITAS.
Quest’anno il Premio ITAS celebra i suoi primi cinquant’anni. Dal 30 aprile al 9 maggio, in collaborazione con il Trento Film Festival si susseguono presentazioni, convegni, eventi che richiamano ancora una volta l’attenzione su questo meraviglioso mondo dei monti.
“Sarà ancora una volta un’edizione particolare questa del Premio ITAS del Libro di Montagna, per il periodo che stiamo vivendo; ma è anche un’edizione ancora una volta ricca di stimoli e di suggestioni” spiega Lorenzo Carpanè, coordinatore del Premio. “Quest’anno partecipano al premio 110 libri di una cinquantina di case editrici, che rappresentano l’intero arco editoriale italiano: accanto agli editori specializzati, anche quest’anno le grandi case editrici generaliste propongono diversi titoli, sia nella narrativa che nella saggistica e nelle guide.
Si conferma tra l’altro una tendenza che si registra da alcuni anni: una spiccata attenzione, anche nella narrativa, per il tema della vita in armonia con la natura, con l’universo vivente di animali e piante. Temi che possiamo ritrovare anche nello speciale insieme dei libri per ragazzi: un pubblico. Lo sappiamo, sempre prezioso”.
“La qualità dei libri pervenuti ci ha messo di nuovo in piacevole difficoltà” aggiunge Enrico Brizzi, presidente della Giuria, che ha raccolto ormai da quasi dieci anni l’eredità di Mario Rigoni Stern. “Ciò ci permette di continuare al meglio la nostra missione, che è interpretare e immaginare i mutamenti della cultura e della vita sociale in uno spazio, quello della montagna, che è lo specchio più limpido dell’intera nostra vita”.
Carpanè sottolinea che il programma del Premio è quanto mai ricco, pur nel momento che impone scelte non facili. Accanto alle presentazioni dei libri finalisti, si sta organizzando un convegno che mette insieme autori, editori e diffusori della cultura della montagna, per celebrare i cinquant’anni del Premio. E poi si proseguirà con altre attività nei territori e con una presenza sempre entusiasmante nei vari appuntamenti culturali non solo trentini.
"Chi va in montagna sa che la fatica porta sempre con sé une meta da raggiungere, piccola o grande che sia. La nostra meta è accompagnare chi ama la montagna a capirla sempre di più. Ed è anche, oggi, ricordare a tutti il valore della meta”.