Geografie sul Pasubio

Incontri, dialoghi dedicati al reportage, al viaggio e ai temi caldi del momento con ospiti nazionali e internazionali fra malghe, rifugi e paesi.
Palcoscenico della rassegna il Monte Pasubio, una montagna simbolo carica di significati culturali, storici e paesaggistici nei quali l’evento si rispecchia alla perfezione interpretando il reportage come spazio per il pensiero e “l'azione”, per il confronto e la ricerca, come spinta a superare confini e barriere. Ma “Geografie” punta anche a riportare energie, pensiero e capacità di individuare nuovi percorsi sulle terre alte. La rassegna ritorna quindi con una quarta edizione e una formula leggermente diversa: un ciclo di giornate e incontri tra agosto e dicembre in montagna o in altri luoghi segnati da una forte identità. Il primo appuntamento prende vita il 28 agosto proprio sul Monte Pasubio nelle vicinanze del Rifugio Vincenzo Lancia e racchiude in una sola giornata quella che è l'esperienza tipica di geografie: un trekking, tre incontri, tante idee, una natura incredibile e splendidi spazi aperti per un'esperienza condivisa. Programma Sabato 28 agosto

• Marco Ansaldo “Mediterraneo tra ieri e oggi: da mare nostrum a mare…” sul Pasubio a Bocchetta delle Corde alle ore 12.00
• Valerio Pellizzari “Due mappe di Stalin del 1938 e i confini volatili del Caucaso” al Rifugio Lancia alle ore 14.30/14.45
• Wojciech Górecki “Pianeta Caucaso” al Rifugio Lancia alle ore 14.30/14.45.

Come per le passate edizioni, anche quest’anno gli incontri saranno collegati da un trekking. Se negli scorsi anni l'esperienza durava quattro giorni con pernottamenti nei rifugi, in questo 2021 si farà tutto in giornata. Nessun timore però perché sarà un trekking alla portata di tutti per camminare, parlare e seguire gli interventi insieme. La rassegna è un progetto dei Comuni del Pasubio (Posina, Terragnolo, Trambileno, Vallarsa e Valli del Pasubio) in collaborazione con Keller editore e si propone di trasformare una montagna di confine e scontro, come il Monte Pasubio durante la Prima guerra mondiale, in un luogo di ascolto e di scoperta. Un luogo che torna ad essere confine simbolico attraverso il quale si muovono storie, libri e testimonianze provenienti da tutto il mondo.