Fino al 14 gennaio: Jacopo Mazzonelli. To be played at maximum volume

Alla Galleria Civica di Trento ultimi giorni per visitare la mostra in cui la musica incontra le arti visive

Da quattro anni annessa al Mart, la Galleria Civica di Trento è punto di ascolto e di riferimento per il territorio in cui opera. Con la personale dedicata a Jacopo Mazzonelli (Trento, 1983), il suo programma conferma l’attenzione per le ricerche dei giovani professionisti attivi nel campo dell’arte.

Diplomato in pianoforte e in musica contemporanea presso l’Accademia Internazionale TEMA di Milano, Mazzonelli realizza sculture, assemblaggi e installazioni che indagano l’ampia zona di confine tra arti visive e musica. La sua ricerca si avvale di tecniche e metodologie mutuate da diverse discipline.

Lavorando sull’interpretazione e sulla visualizzazione della dimensione sonora, l’artista si confronta con strumenti che destruttura, trasforma e ricompone. Al centro del suo interesse è il “gesto musicale”, inteso come ciò che sottende l’esecuzione e non il suono prodotto: le opere, infatti, parlano di musica quasi sempre senza crearla. A questo tema si accompagna l’indagine sulla percezione del ritmo e del divenire del tempo.

La mostra, che deve il suo titolo a un’opera del 2017 ispirata alla copertina di un noto album di David Bowie, presenta alcuni dei lavori più recenti e significativi dell’artista, molti dei quali site-specific. Tra questi ABCDEFG, vincitore nel 2015 del premio Fondo Privato Acquisizioni per l’arte contemporanea di ArtVerona | Art Project Fair. L’installazione è costituita da sette pianoforti modificati nella loro struttura affinché ognuno possa suonare una sola nota. L’opera viene presentata per la prima volta alla Galleria Civica accompagnata da una performance che propone un dialogo serrato tra strumenti di estrazione classica e dispositivi elettronici. Musica originale di Matteo Franceschini, compositore trentino tra i più noti a livello internazionale.

La mostra è cura di Margherita de Pilati, responsabile della Galleria Civica, e di Luigi Fassi, curatore della sezione Arti visive presso lo Steirischer Herbst festival di Graz