Per il Trentino la sicurezza è al primo posto
In questa sezione potrai approfondire tutte le misure adottate dai nostri operatori e fornitori di servizi turistici per tutelare te e i tuoi cari.

Casa Grazioli o "Dela Bèga"
La vita di ieri, raccontata alle famiglie di oggi
ATTENZIONE: L’apertura dei luoghi culturali e turistici, l’accesso agli stessi, ai mezzi di trasporto pubblico e ai servizi descritti in queste pagine è regolata dalle misure di contenimento messe in atto dalle autorità governative e della Provincia Autonoma di Trento per far fronte all'emergenza sanitaria COVID-19. Le norme potranno variare nel tempo e prevedono l’applicazione di diverse misure di sicurezza - dalla chiusura, al distanziamento sociale, all'utilizzo obbligatorio di dispositivi di sicurezza individuale come guanti e mascherine. Si invita dunque a consultare la sezione Vacanze sicure e a contattare direttamente i gestori dei servizi per una puntuale informazione sulle modalità di accesso




È come se in questa casa il tempo si fosse fermato, per ricordarci come si viveva una volta nei borghi della val di Peio. Arredi, abiti, oggetti, fotografie di famiglia raccontano un mondo che non c’è più
Un tuffo nel passato, un viaggio etnografico nella quotidianità di un tempo. Potremmo descrivere così una visita a Casa Grazioli, l’edificio conosciuto anche come “Casa de la Béga”, il soprannome della sua storica inquilina Domenica Grazioli che tra queste mura visse fino al 1991.
Gli ambienti, disposti su tre piani e sottotetto, includono due vecchie cucine con focolare aperto e i forni in pietra dove ancora oggi viene cotto il pane. La camera da letto, scaldata dal fornèl a óle, conserva le fotografie di famiglia e le acquasantiere appese sopra il letto, gli abiti nell’armadio e la pagella scolastica del 1922 nel cassettone. In una grande stanza vi sono gli attrezzi agricoli usati nell’orto e nel campo, e gli strumenti per la lavorazione del lino.
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