Val Genova
- Valle delle cascate
- Parco Naturale Adamello Brenta
- Accesso al ghiacciaio Adamello
La Val Genova è spesso chiamata “valle delle cascate” per la presenza di numerosi salti d’acqua che scendono dai versanti dell’Adamello e della Presanella. È un ambiente montano ricco di storia, dal periodo delle prime esplorazioni alpinistiche ai segni della Grande Guerra, oggi dedicato soprattutto all’escursionismo.
È una valle laterale della Val Rendena, facilmente raggiungibile da Carisolo. Qui il torrente Sarca scorre tra pareti di granito e boschi fitti, accompagnando il tracciato di strade e sentieri. La valle collega idealmente il fondovalle alle vedrette del Mandrone e della Lobbia, dove iniziano i grandi ghiacciai.
Panoramica
Val Genova si sviluppa per circa 17 chilometri da Carisolo fino alla piana di Bedole, salendo dai boschi di abeti e larici verso l’ampio circo glaciale dominato da cime oltre i 3.000 metri. Il fondovalle è segnato dal corso del Sarca, mentre dai versanti scendono valli secondarie come Nardis, Lares, Folgorida, Siniciaga, Gabbiolo e Cercen.
La valle è di origine glaciale: si riconosce nella forma a U, nei gradini di roccia e nelle tracce lasciate dai ghiacci, come le Marmitte dei Giganti. Qui si sono svolte le prime salite alpinistiche verso Presanella, Crozzon di Lares e Lobbia, e più tardi alcune pagine della cosiddetta “Guerra Bianca”. Nei boschi vivono camosci, caprioli, marmotte e grandi rapaci, mentre sul fondovalle alcuni rifugi e malghe mantengono viva la frequentazione estiva.
Cosa vedere
Cascate Nardis
Le cascate Nardis sono il simbolo di Val Genova e il primo grande incontro risalendo la valle da Carisolo o da Ponte Verde. Il torrente Nardis scende dalla Presanella con un lungo salto che supera il ripido gradino roccioso prima di confluire nel Sarca. Puoi raggiungerle facilmente a piedi lungo il Sentiero delle Cascate o in pochi minuti dalla strada di fondovalle, dove si trovano parcheggi e un punto di ristoro. Lo scenario varia molto con le stagioni: in estate la portata è più abbondante, mentre in inverno la cascata può trasformarsi in una grande colata di ghiaccio.
Cascate Lares
Più in alto, oltre il tratto di Malga Genova e Ponte Rosso, le cascate Lares segnano l’accesso alla laterale val di Lares. Il torrente compie una serie di salti su pareti granitiche lisce, creando uno scenario potente ma raccolto. Dal Sentiero delle Cascate un breve ramo ti porta al punto panoramico sulla cascata bassa, mentre altri percorsi più impegnativi, segnalati, risalgono verso la cascata alta e la valle sospesa. L’area conserva anche tracce storiche legate alla Prima guerra mondiale, con resti di cimiteri militari raggiungibili su sentieri dedicati.
Cascata Folgorida e Ragada
In prossimità della piccola località di Ragada, dove sorge la chiesetta della Madonna della Neve, il torrente che scende dalla val Folgorida forma una cascata raccolta e potente, in parte nascosta dal bosco. Per raggiungere la cascata Folgorida dal Sentiero delle Cascate è necessario seguire una breve deviazione in salita, ben segnalata. La roccia è segnata dalle acque provenienti da un ghiacciaio ricco di detriti, caratteristica che conferisce al getto un colore particolare. Nei dintorni si leggono anche pagine di storia alpinistica e racconti legati alla vita in valle nell’Ottocento.
Casina Muta e Marmitte dei Giganti
Salendo ancora lungo il fondovalle, la cascata Casina Muta e la vicina baita omonima offrono uno dei tratti più raccolti della valle. Il salto d’acqua scende su roccia chiara in un piccolo anfiteatro boscoso, raggiungibile con un breve strappo dal sentiero principale. Poco oltre, una staccionata segnala le Marmitte dei Giganti, due cavità circolari scavate dall’azione combinata di ghiaccio, acqua e detriti. Sono una testimonianza chiara dell’origine glaciale di Val Genova e invitano a osservare con attenzione le forme levigate della roccia circostante.
Piana di Bedole e ghiacciai Mandron–Lobbia
All’estremità alta di Val Genova la piana di Bedole apre il paesaggio verso il bacino glaciale dell’Adamello. Qui il fondovalle si allarga in prati e torbiere, punteggiati da malghe e da rifugi, punto di partenza di numerose escursioni. Dalla zona di Malga Bedole e dai rifugi in quota partono i sentieri che risalgono verso le vedrette del Mandrone e della Lobbia, da cui hanno origine alcuni dei rami del Sarca di Genova. L’ambiente, più aperto rispetto al tratto inferiore, permette di cogliere il passaggio dai boschi ai pascoli d’alta quota fino alle pietraie e alle lingue glaciali.
Attività da fare
Val Genova offre esperienze diverse a seconda della stagione e delle tue aspettative. Lungo il Sentiero delle Cascate puoi camminare da Ponte Verde fino a Malga Bedole seguendo il corso del Sarca: il percorso è lungo e richiede un minimo di allenamento, ma è possibile suddividerlo per tappe, sfruttando i collegamenti con la strada e il servizio navetta estivo.
Per famiglie con bambini i tratti più frequentati sono quelli tra Ponte Verde e le cascate Nardis o fra Nardis e Fontanabona, con sentieri ben segnalati, punti ristoro e aree dove sostare sui prati. Chi ama le escursioni più lunghe può proseguire verso Malga Genova, Casina Muta, Rifugio Stella Alpina e Malga Bedole, scegliendo anelli o traversate verso alcune valli laterali.
Gli escursionisti esperti trovano numerosi itinerari in quota verso rifugi alpini e ghiacciai dell’Adamello e della Presanella. Gli appassionati di arrampicata sportiva possono contare su varie falesie di granito distribuite lungo la valle, con vie mediamente impegnative e chiodatura curata. In alcune stagioni è possibile esplorare il fondovalle anche in bicicletta, valutando attentamente pendenze, regolamenti e convivenza con i mezzi di servizio.
Come arrivare
Val Genova si raggiunge dal fondovalle della Val Rendena, nei pressi di Carisolo.
In auto, provenendo da sud, si segue la direttrice che risale la Val Rendena fino a Carisolo. All’uscita dell’abitato una strada provinciale si inoltra in Val Genova per circa 17 chilometri, fino alla piana di Bedole. Nei mesi estivi l’accesso è regolamentato con pedaggi, fasce orarie e parcheggi numerati, suddivisi per tratto di valle. In inverno la strada può essere chiusa all’altezza delle cascate Nardis o in punti più bassi in caso di neve o rischio valanghe.
In autobus di linea puoi raggiungere Pinzolo o Carisolo e da qui proseguire a piedi o con i servizi dedicati attivi in alta stagione. Durante l’estate è previsto un servizio navetta interno alla valle, con corse regolari tra Ponte Verde e Malga Bedole e collegamenti da Pinzolo, soggetti a prenotazione e a tariffe specifiche.
In treno le stazioni di riferimento sono Trento o, più a sud, Rovereto. Da lì si prosegue in autobus verso la Val Rendena. Per chi arriva in aereo, gli aeroporti di Verona o Bergamo sono i più utilizzati, con successivo trasferimento su rotaia e bus.
Altre informazioni pratiche
La stagione più frequentata in Val Genova va da fine primavera all’autunno, quando la strada è aperta e le cascate hanno una portata regolare. Alle quote più basse il clima è mitigato dal bosco, ma lungo il fondovalle l’umidità può rendere l’aria fresca anche in estate. In alta valle le condizioni cambiano rapidamente: è consigliato un abbigliamento a strati, scarponcini da trekking e attenzione alle previsioni meteo.
I servizi per i visitatori comprendono parcheggi regolamentati, navette, punti informativi del parco, rifugi alpini e strutture di ristorazione distribuite lungo la strada principale. Alcuni rifugi e malghe sono aperti solo in estate; è utile verificare orari e aperture prima della partenza.
L’accessibilità del fondovalle varia a seconda dei tratti: i primi chilometri da Carisolo e le zone attorno alle cascate Nardis sono più agevoli, mentre altri segmenti del Sentiero delle Cascate presentano salite, gradini e fondo irregolare. Per chi ha esigenze specifiche è opportuno chiedere informazioni aggiornate agli uffici turistici locali o al Parco naturale Adamello Brenta.